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Una lista di film fantasy ingiustamente sottovalutati

Multimedia   04.04.24  

Spesso, i grandi classici del genere fantasy si fanno strada nella cultura popolare e vengono acclamati da milioni di spettatori. Tuttavia, ci sono alcuni film che, nonostante le loro qualità artistiche e narrative, sembrano non ricevere la giusta attenzione.
Questa classifica, preparata da WatchMojo">WatchMojo è un omaggio a quei film che hanno contribuito a plasmare il genere fantasy, ma che potrebbero essere stati trascurati dal grande pubblico.

Se siete appassionati di fantasy o state cercando qualcosa di nuovo da guardare, date una possibilità a questi film. Potreste scoprire delle gemme nascoste che vi trasporteranno in mondi fantastici e avventure indimenticabili che vi lasceranno incantati. Letteralmente.

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Panorami della Terra di Mezzo di Tolkien

Multimedia   25.03.24  

A partire dal 2003 ogni anno il 25 marzo si tiene il Tolkien Reading Day, un evento organizzato originariamente dalla Tolkien Society per incoraggiare i fan, le scuole, i musei, le biblioteche e i filologi a celebrare e promuovere la vita e le opere di J.R.R. Tolkien, leggendo passi tratti dai suoi testi.
La data ricalca il 25 marzo 3019 della Terza Era, il giorno che segna la distruzione dell'Unico Anello tra le fiamme del Monte Fato e con esso la caduta di Sauron e il crollo di Barad-dûr.

Il Tolkien Reading Day ha avuto inizio in seguito a una richiesta di Sean Kirst, editorialista del The Post-Standard, un giornale locale di Syracuse nello stato di New York.

I miei nonni erano pescatori di Buckie, nel nord della Scozia, portatori di vecchie storie e leggende, e la trilogia ha riempito un certo vuoto nella mia vita. Ho molti amici qui a New York che sono rimasti ugualmente commossi dal libro, riaccesi dal film, e tutti ci siamo chiesti: c'è qualche giorno dedicato informalmente alle letture della trilogia, nello stesso modo in cui Bloomsday è dedicato a Joyce?
L'idea piacque così tanto al comitato che scelsero il 25 marzo 2003 come primo Tolkien Reading Day, e il resto, come si suol dire, è storia!

Trovo che il montaggio di The Beauty Of, sui panorami della Terra di Mezzo immaginata nelle trilogie dirette da Peter Jackson legate allo Hobbit e al Signore degli Anelli, sia il perfetto sfondo per celebrare il tema di quest'anno: una riflessione sull'impegno al servizio e al sacrificio.

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Quando un anniversario e un viaggio nel tempo fecero apparire il capitano Kirk e l'Enterprise in un episodio di Star Trek: Deep Space Nine

Multimedia   24.03.24  

Il documentario The Making of Star Trek Deep Space Nine Trials And Tribble-ations, trasmesso sul canale Sci-Fi il 4 novembre 1996, offre uno sguardo approfondito al dietro le quinte della realizzazione di uno degli episodi più memorabili dell'intero franchise, in cui gli ufficiali di DS9 incontrano attraverso un viaggio temporale (e un perfetto uso della CGI) l'equipaggio originale dell'Enterprise alle prese con la doppia minaccia dei Klingon e dei triboli.

Attraverso interviste con il cast e la troupe otteniamo un'idea del processo creativo e delle sfide affrontate durante la realizzazione di questo ambizioso episodio girato per celebrare il 30° anniversario della serie.

Mentre si avvicinava il trentesimo anniversario di Star Trek, si stavano facendo dei piani. Il film Star Trek: Primo contatto stava entrando in produzione, era in programma uno speciale televisivo per celebrare il franchise e l'attore della serie originale George Takei era stato scelto per apparire nell'episodio di Star Trek: Voyager intitolato Flashback. Il produttore Ira Steven Behr ricordò in seguito di aver pensato che Deep Space Nine potesse non essere incluso, considerandola inferiore rispetto a VOY e TNG. Rick Berman contattò Behr e gli chiese se fosse interessato a fare qualcosa per celebrare l'anniversario. Behr accettò di discuterne con gli sceneggiatori dello show.

Ronald D. Moore aveva precedentemente riportato il personaggio della serie originale Montgomery Scott nell'episodio di Star Trek: The Next Generation intitolato Il naufrago del tempo, e poiché Takei appariva già in Voyager, decisero che sarebbe stato ripetitivo inserire in DS9 un membro del cast principale della serie originale. Moore allora considerò l'idea di far incontrare l'equipaggio di DS9 con gli Iotiani, precedentemente visti nella serie classica nell'episodio Chicago anni 20. René Echevarria suggerì invece un episodio legato al viaggio nel tempo, ma inizialmente venne considerato un'opzione troppo costosa. Echevarria insistette sull'idea. Moore suggerì di inserire l'equipaggio di DS9 nell'episodio Animalette pericolosi, affermando che avrebbe potuto risolvere la questione del perché il capitano Kirk continuasse a venire bersagliato da una caduta di triboli dopo esserne già stata sommerso.

Quando si discusse dell'inserimento dell'equipaggio di DS9 nella scena della rissa nel bar a Berman piacque l'idea, ma non era sicuro che potesse essere effettivamente realizzata. Il supervisore degli effetti visivi Gary Hutzel creò un montaggio di prova e lo proiettò a Behr e Moore, che pensarono semplicemente che fossero immagini dell'episodio originale. Una volta che Hutzel rivelò che un ufficiale di sicurezza aggiuntivo, interpretato dall'operatore di telecamera degli effetti visivi Jim Rider, era stato inserito senza soluzione di continuità nella sequenza, l'episodio fu approvato. Come ultima nota di colore, i nomi degli agenti temporali Dulmur e Lucsly erano in effetti anagrammi di Mulder e Scully, gli iconici agenti federali della serie X-Files.

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Come Jane Austen ha cambiato la narrativa

Multimedia   24.03.24  

I veri amanti dei libri leggono ogni tipo di letteratura e, nel tempo, riescono a riconoscere certi autori solo dal modo in cui mettono insieme le parole. Ma è necessaria la competenza di un esperto di letteratura o un linguista per vedere esattamente in che modo il linguaggio di un autore sia diverso da quello di un altro talentuoso scrittore e per spiegarlo al resto di noi.

Nerdwriter1 analizza lo stile di Jane Austen, quello che i linguisti chiamano discorso indiretto libero, una tecnica che connette il narratore con il personaggio e il lettore contemporaneamente pur separandoli abbastanza da consentire la libertà di criticare quel personaggio.
Anche se sei un fan di Jane Austen, potresti non esserti mai accorto di questo aspetto e di come questa tecnica ha cambiato il modo di scrivere una fiction. È uno dei numerosi strumenti che conferiscono a un autore una voce distintiva e una sensazione unica nel modo in cui racconta una storia.

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15 documentari che tutti dovrebbero guardare

Multimedia   23.03.24  

Il documentario ha vissuto una sorta di rinascimento pop negli ultimi decenni, a partire dal 1994 con Hoop Dreams di Steve James, vincitore di un premio Oscar. Esempi più recenti includono The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, in cui i partecipanti alla violenza politica di massa degli anni '60 in Indonesia ricordano la loro brutalità in dettaglio, e O.J.: Made in America, che ripercorre il processo del secolo così vicino eppure così lontano nella nostra memoria culturale.

American Movie, il documentario di Chris Smith e Sara Price su Mark Borchardt, un aspirante regista di film horror del Wisconsin, occupa giustamente il primo posto nella nuova video classifica di Cinema Cartography, che elenca i quindici migliori documentari di tutti i tempi.
La lista include opere ben note dei registi documentaristi più acclamati, come Titticut Follies di Frederick Wiseman, che registra uno spettacolo di talenti in un ospedale psichiatrico giudiziario, The Thin Blue Line di Errol Morris, che si è rivelato fondamentale per risolvere il caso di omicidio che esamina e Grizzly Man di Werner Herzog, che affronta in modo caratteristico l'ironico destino di un eccentrico appassionato di orsi.

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Raktajino il caffè Klingon

Multimedia   14.03.24  

Assumere il caffè Klingon, conosciuto come raktajino, è diventato un'abitudine quotidiana per il personale della Flotta Stellare durante gli episodi delle serie di Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager.
John DiMarco ha realizzato un montaggio che mostra vari personaggi gustare o parlare del raktajino nel corso di diverse stagioni.

La cultura Klingon è una parte affascinante dell'universo di Star Trek. Una razza guerriera, con una forte etica dell'onore e una propensione per il combattimento e la morte in battaglia. Ma nonostante la loro reputazione di barbari, i Klingon dimostrano anche di apprezzare i piccoli gesti quotidiani come sorseggiare una tazza di caffè.
Il raktajino è diventato un simbolo di questo connubio tra la cultura Klingon e gli equipaggi federali. Una bevanda audace e stimolante, che corrisponde alla personalità energica degli stessi Klingon.

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Fernando Pessoa lo scrittore dagli infiniti pseudonimi

Multimedia   10.03.24  

Molti autori pubblicano opere letterarie con uno pseudonimo per rendere il proprio nome più facile da pronunciare o ricordare, o per evitare di essere giudicati sulla base alle opere precedenti o semplicemente per mantenere separata la propria vita professionale da quella privata. Ma per lo scrittore Fernando Pessoa è stata tutta un'altra storia.

Pessoa non solo ha assunto diversi pseudonimi, ma li ha anche vissuti, scrivendo come se si trovasse davvero nel corpo del suo eteronomo.
Era un'abitudine che aveva acquisito da bambino, per liberare la sua creatività senza rivelare troppo di sé stesso.
La parte più strana della storia è che nessuno sapeva che questi diversi scrittori erano tutti la stessa persona fino alla morte di Pessoa.
Come racconta Ilan Stavans, su TED-Ed, i suoi scritti inediti sono stati scoperti dopo la morte avvenuta nel 1935, rivelando che Pessoa aveva creato oltre 70 autori diversi.

Fernando Pessoa è diventato famoso come uno dei più grandi innovatori della letteratura, ma la sua genialità risiedeva non solo nella sua abilità di scrivere, ma anche nella sua capacità di creare interi mondi letterari attraverso i suoi eteronimi. Ogni eteronimo aveva una personalità distinta, una storia di vita e una voce unica. Pessoa si immerse completamente in queste personalità, dando vita a una molteplicità di voci letterarie che si intrecciavano e si confrontavano tra loro.
Attraverso i suoi eteronimi, Pessoa esplorò una vasta gamma di stili letterari, generi e tematiche. Ogni eteronimo aveva il suo modo di scrivere, la sua prospettiva e il suo modo di relazionarsi al mondo. Alcuni erano poeti romantici, altri scrittori di prosa sperimentale, altri ancora filosofi profondi. Questa varietà di voci gli permise di esprimere liberamente le sue idee e le sue emozioni, senza essere vincolato a un'unica identità.
Il fatto che nessuno sapesse che tutti questi scrittori erano Pessoa stesso è un testimone della maestria con cui riuscì a creare e mantenere queste personalità separate. Nessuno avrebbe mai sospettato che dietro i nomi di Alberto Caeiro, Ricardo Reis, Álvaro de Campos e molti altri si nascondeva la stessa mente creativa.

La scoperta dei suoi scritti inediti dopo la sua morte ha aggiunto un ulteriore strato di mistero e fascino alla figura di Pessoa. Questi scritti ci permettono di approfondire la sua complessità e di apprezzare la vastità del suo genio letterario. Fernando Pessoa, con i suoi eteronimi, ci ha insegnato che la scrittura può essere un atto di esplorazione e di trasformazione, che ci permette di abbracciare una molteplicità di identità e di esprimere le nostre idee in modi unici.

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Le inquadrature più belle della storia del cinema

Multimedia   07.03.24  

La bellezza del cinema risiede in gran parte nelle immagini che crea, nelle emozioni che suscita e nelle storie che racconta. Attraverso l'uso magistrale delle immagini, il cinema ci permette di viaggiare in mondi fantastici, di esplorare le profondità dell'animo umano e di sperimentare emozioni intense.

Se sei anche solo minimamente appassionato di cinema, questa raccolta delle più belle inquadrature della storia, montata dalla Solomon Society, ti farà ripassare la tua vita davanti aglii occhi.
Ci sono classici intramontabili che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Ci sono pellicole con le loro fotografie vibranti e la narrazione coinvolgente e film che ci hanno regalato una visione cruda e potente della vita attraverso la maestria della regia e le interpretazioni indimenticabili.

Ogni inquadrature in questo video è un'opera d'arte, con la sua combinazione unica di luce, colore, movimento e composizione. Ogni film rappresenta una visione artistica e un punto di vista unico, che ci permette di vedere il mondo attraverso gli occhi dei registi e la recitazione degli attori. Queste scene ci offrono un assaggio dell'ampia gamma di emozioni e esperienze che il cinema può offrire: dalla gioia all'eccitazione, dalla tristezza alla paura, dall'amore alla speranza.
Il cinema ha il potere di connetterci, di farci riflettere e di spingerci a esplorare nuovi orizzonti. Questa raccolta ci ricorda che il cinema è un'arte autentica e influente, capace di lasciare un'impronta profonda nelle nostre vite. Attraverso queste inquadrature possiamo riscoprire l'importanza dell'estetica visiva, della narrativa coinvolgente e dell'impatto emotivo che il cinema può avere su di noi.

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Osservare i capolavori del cinema fotogramma per fotogramma

Multimedia   28.02.24  
Screenshot di Every Single Frame
Screenshot di Every Single Frame

Matt Brooks offre un'opportunità imperdibile per tutti i cinefili che desiderano esplorare il mondo del cinema in modo diverso e analitico.
Every Single Frame colleziona fotogrammi selezionati con cura per permetterci di immergerci nelle opere cinematografiche più celebrate e caratterizzate da una magnifica fotografia e un'estetica visiva unica.
Un'esperienza che ci invita a esplorare l'arte del cinema attraverso i suoi dettagli nascosti e a scoprire sempre nuovi aspetti delle opere che amiamo per apprezzare la loro bellezza e complessità.

L'ordine casuale dei fotogrammi ci regala un'esperienza sorprendente e imprevedibile. Possiamo trovarci di fronte a un'immagine iconica che è impressa nella nostra mente o scoprire una scena che ci era sfuggita. Questo approccio ci invita a esplorare film diversi e apprezzare ogni singolo fotogramma come una piccola opera d'arte.
Ogni fotogramma cattura l'attenzione con la sua composizione, i colori, la luce e l'atmosfera che trasmette e attraverso esso possiamo lasciarci ispirare dalla bellezza e dalla creatività espressa dai migliori registi e direttori della fotografia.

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L'evoluzione degli sfondi nel cinema

Multimedia   28.02.24  

Da Mary Poppins a Ben-Hur, da Gli uccelli a Star Wars, gli sfondi hanno trasformato il mondo del cinema per oltre cento anni e fatto sognare intere generazioni.
Con una tecnica chiamata matte painting, gli artisti dipingevano una scena su lastre in vetro, per poi porle al di sopra della pellicola. Combinando sfondi e riprese i registi erano in grado di far immergere il pubblico in paesaggi e luoghi altrimenti troppo costosi se non impossibili da ricostruire o raggiungere direttamente.

Tutto questo, ovviamente, è cambiato una volta che i computer sono entrati in gioco. Alla fine degli anni '90, gli sfondi cinematografici erano quasi interamente realizzati in digitale. Solo poche decadi dopo, la maggior parte di essi viene realizzata in 3D.
Con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, potrebbe essere all'orizzonte una nuova evoluzione. Vox analizza come l'IA potrebbe presto cambiare nuovamente l'arte degli sfondi e l'industria del cinema.

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