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Le parole del nuovo Papa

Res publica   20.04.05  

Le parole del nuovo Sommo Pontefice durante la sua prima messa:

"Del venerato predecessore ricordo la sua mano forte, i suoi occhi sorridenti e il suo invito a non avere paura. Mi sembra di ascoltare ancora le sue parole. Il pontificato di Giovanni Paolo II è stato uno straordinario tempo di grazia".

"Giovanni Paolo II lascia una chiesa più libera, più giovane, una chiesa che guarda con fiducia al futuro e con serenità al passato. Giustamente Papa Giovanni Paolo II aveva indicato come bussola per orientarsi nel terzo millennio il concilio Vaticano. Anch'io voglio affermare con forza che perseguirò nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II e nella fedeltà bimillenaria della chiesa".

"Scegliendomi quale vescovo di Roma, il Signore mi ha voluto suo vicario, mi ha voluto "pietra" su cui tutti possano poggiare con sicurezza. Chiedo a lui di supplire alla povertà delle mie forze, perchè sa coraggioso e fedele pastore del suo gregge, sempre docile alle ispirazioni del suo Spirito".

Il nuovo Papa considera la riconciliazione tra i cristiani suo "impegno primario" al quale lavorare "senza risparmio di energie". Benedetto XVI è convito che non bastino per questo "le manifestazioni di buoni sentimenti", ma servano "gesti concreti". E in questo non bastano "dialogo teologico" pur "necessario", o "approfondimento delle motivazioni storiche"; serve una "purificazione della memoria, tante volte evocata da Giovanni Paolo II".

"Col passare degli anni i documenti conciliari non hanno perso di attualità; i loro insegnamenti si rivelano anzi particolarmente pertinenti in rapporto alle nuove istanze della Chiesa e della presente società globalizzata".

"I giovani sono il futuro e la speranza dell'umanità. Sempre ascolterò le voste attese".

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