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La riforma sanitaria gode di ottima salute

Res publica   25.03.10  

Oggi Repubblica scriveva:

Usa, la riforma sanitaria tornerà alla Camera
Rinviata per "irregolarità procedurale"

Ovviamente non è così. Bastava il buon senso per capirlo o, sapendo un minimo d'inglese, bastava leggere la stampa statunitense per verificare la notizia.
Francesco Costa spiega in dettaglio cos'è accaduto e perché la riforma sanitaria non è in pericolo.

No, la riforma della sanità non "va rivotata", non è stata "rinviata", tantomeno è stata affondata. Non è stata "bloccata" da nessun "colpo di scena", non ha subito alcuno stop. La riforma della sanità è legge. Legge. E' stata approvata dal senato, è stata approvata dalla camera, è stata firmata dal presidente. Fine. L'unica ragione per cui la riforma può essere "affondata" è che venga abrogata, e per far questo serve un altro voto del senato, un altro voto della camera, la firma di un presidente. Servono, insomma, un altro congresso e soprattutto un altro presidente. Non se ne parla.

Quello di cui si parla oggi, invece, è l'emendamento migliorativo, il cosiddetto reconciliation bill approvato dalla camera durante la stessa seduta che ha portato all'approvazione finale della riforma. E' di fatto un'altra legge che contiene alcune misure migliorative della riforma, frutto di un accordo tra camera e senato, e che dopo l'approvazione alla camera sarebbe dovuta passare al senato con una pratica – chiamata appunto reconciliation – che può essere adottata solo per le misure relative al bilancio e che al senato permette di aggirare l'ostruzionismo attraverso un semplice voto di maggioranza (altrimenti, serve la famosa supermaggioranza di 60 senatori).

[19:07] Non è da meno il Corriere: "Due 'cavilli' fermano Obama. 'Va rivotata la riforma sulla sanità'".
Ogni discorso sulla crisi della carta stampata e il futuro del giornalismo è superfluo.

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