Molti dei miei amici sono gay
Trovo incredibile l'ultima battaglia di Andrew Sullivan, ripresa in Italia da Ivan Scalfarotto (si parva licet), raccontata da Luca Sofri sul Post e volgarmente sintetizzata da un titolo del Riformista "Un'amica (gay) alla Corte".
Dunque. Ci sono voci sull’orientamento sessuale di Elena Kagan, fresca di nomina alla Corte Suprema da parte di Obama, e i paladini del libertarismo omosessuale dei due mondi anziché indignarsi per la circolazione dei pettegolezzi, per la limitazione della libertà comportamentale degli individui – come se l'orientamento sessuale di Kagan fosse rilevante per la sua dottrina giuridica – chiedono a gran voce che la Kagan dica la verità, perché la gaiezza va esposta, manifestata, ostentata. Se questi sono i libertari, chi ha bisogno di despoti?Via Camillo.