Il Patito Democratico ha paura di vincere
Il gruppo dirigente fa quindi tutto quanto in suo potere per scongiurare l'evento.
Il Terzo polo una risposta ve l'ha già data. In caso di elezioni andranno da soli. Né Pd né Pdl. Perché volete sbattere di nuovo il grugno?
Vedo che il terzo polo è stato battezzato con una certa urgenza per respingere le sirene berlusconiane. Li capisco, il timore è fondato. Ma se puntano a un ruolo di condizionamento del centrodestra presto dovranno convincersi che è un'illusione. Berlusconi non tratta, compra. L'idea stessa di un Berlusconi condizionato è un ossimoro. Perciò facciamo maturare nel Terzo polo una riflessione. Sapendo che l'idea e il confronto che proponiamo vivrebbero in ogni caso.Se l'alleanza con Casini e l'UDC poteva portare buoni frutti al centro sinistra in caso di elezioni anticipate e la Liguria è lì a dimostrarlo, l'alleanza con il terzo polo allargata a Fini - che non sa più come dirvi di no - rispolvera quella voglia di fare la scelta sbagliata a tutti i costi che pervade la dirigenza del Partito democratico.
Siete consapevoli che per allearvi con il terzo polo dovrete rinunciare alle primarie?
In nome di una strategia che chiede a ogni forza politica di non peccare di egoismo e di dare qualcosa, siamo pronti a mettere in discussione anche i nostri strumenti. Ci interessa l'obiettivo. Poi c'è un problema che riguarda soprattutto noi: le primarie per le amministrative. Possono inibire rapporti più aperti e più larghi non solo con i partiti ma con la società civile. E possono portare elementi di dissociazione dentro il Pd che non fanno bene a nessuno. Bisogna dunque riformarle.Non è certo una novità che Bersani non abbia mai amato le primarie.
Rinunciare ad esse o svilirne l'efficacia in nome di sante alleanze che a Palazzo Chigi durerebbero lo spazio di un mattino è tuttavia mortale.