Berlusconi siamo noi
Res publica 25.10.12
Per amore dell'Italia si possono fare pazzie e cose sagge. Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza: ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d'amore che mi spinsero a muovermi allora.
Non ripresenterò la mia candidatura a premier, ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol. Ho ancora buoni muscoli e un po' di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività.Provare sollievo ascoltando le parole del mecenate della nipote di Mubarak mi mette a disagio. Come un odioso senso di déjà vu. Una premonizione di sfiducia che cambia le regole del gioco a destra come a sinistra a partita già iniziata.