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Dicembre 2007 archivio

TLUC Playlist [Onelist 12d-02]

Multimedia   31.12.07  

TLUC Playlist [Happylist 12c-02]

Multimedia   31.12.07  

Consigli multimediali sparsi.

Cinema e TV:

  1. Rain Man (film)
  2. Juno (film)
  3. Charlie Wilson's War (film)

Musica:

  1. I Can't Sleep (If the Ocean Gets Rough - Willy Mason)
  2. Chi siamo noi. Gli inediti di Viva Radio 2 (Chi siamo noi. Gli inediti di Viva Radio 2 - Fiorello, Marco Baldini)
  3. Teddy Picker (Teddy Picker - Arctic Monkeys)

Libri:

  1. Il giorno in più (Fabio Volo)
  2. Cattività (Marco Delogu)
  3. Economia della felicità. Dalla blogosfera al valore del dono e oltre (Luca De Biase)

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Non fiori, ma opere di bene

Res publica   30.12.07  

Scorrendo Xirr apprendo da Pandemia che un gruppo di volontari trascorrerà il Capodanno in Libano per educare all'uso dei media il popolo libanese.

Il campo vedrà i 19 volontari italiani, affiancati da operatori sociali locali, impegnati nella creazione di tre laboratori: un laboratorio fotografico, uno audio-video e un laboratorio di interviste. Luogo di azione saranno i cinque campi di aggregazione giovanile nei villaggi di: Ayta Ashaab, Dibil, Bint Jubayl, Srifa e del campo profughi Palestinese Burj Shamali.

Le attività prevedono la creazione di un blog per ogni centro di aggregazione, ognuno dei quali rispecchierà le varie confessioni religiose ed etnie presenti sul territorio libanese: sunniti, drusi, sciiti, cristiani e profughi palestinesi. Tutto il materiale creato dai ragazzi andrà a confluire all'interno di una Net-TV libanese on-line che darà una visione trasversale della situazione del paese, concorrendo a instaurare un dialogo basato sulla percezione delle diversità esistenti tra i gruppi di ragazzi.

Non nego che l'iniziativa mi lascia vagamente perplesso.

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TLUC Playlist [Xmaslist 12b-02]

Multimedia   25.12.07  

Consigli multimediali sparsi.

Cinema e TV:

  1. 1408 (film)
  2. The Dark Knight (film)
  3. I Am Legend (film)

Musica:

  1. The Wild Boys (The Wild Boys - Duran Duran)
  2. Shout (Shout - Tears for Fear)
  3. Dancing with tears in my eyes (Dancing with tears in my eyes - Ultravox)

Libri:

  1. Il glossario del brand. Termini, significati e usi (J. Swystun)
  2. Praticamente innocuo (Douglas Adams)
  3. Il piccolo libro che batte il mercato azionario (Joel Greenblatt)

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Prodotti tipici liguri (-1)

Wow   24.12.07  

Pecorino ligure di malga

Prodotto nell'Alta Valle Arroscia, nell'Alta Val Roja e nell'Alta Valle Impero, il pecorino ligure di malga è un formaggio dolce da tavola e stagionato di forma cilindrica a facce piane, con scalzo dritto alto di 10-13 centimetri o 6-10 centimetri nella versione dolce. Il suo diametro varia tra i 15 e i 20 centimetri.

Il pecorino ligure dolce presenta una crosta liscia sottile di colore bianco o paglierino tenue, una pasta bianca morbida compatta o con rada occhiatura. Ha un sapore dolce o leggermente acidulo.

La produzione stagionata presenta una crosta più consistente, di colore paglierino tendente al bruno con l'aumentare della stagionatura con una pasta bianca o paglierina, compatta o con rada occhiatura, tenera ed elastica nelle forme più giovani e poi sempre più dura, a volte con qualche granulosità. Il suo sapore è tendenzialmente piccante.

E' un formaggio prodotto con latte ovino intero, al quale viene addizionato caglio di vitello; la rottura del coagulo si protrae fino a che i grumi hanno raggiunto le dimensioni di una nocciola per la tipologia "dolce", o di un chicco di mais per la tipologia "stagionato".
Il procedimento di salatura, a secco o mediante immersione in salamoia, è uguale per le due tipologie, mentre varia il periodo di maturazione, che passa dai 20 ai 60 giorni per il pecorino dolce a diversi mesi (dai 2 ai 12) per quello stagionato.

Calendario dell'Avvento 2007: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23

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Prodotti tipici liguri (-2)

Wow   23.12.07  

Violetta di Villanova d'Albenga

La violetta di Villavona d'Albenga appartien alla famiglia delle violacee; è spontanea in Europa, Asia ed Africa Boreale.
Si tratta di una pianta erbacea, con grosso rizoma da cui partono numerosi stoloni aerei radicanti similmente alla fragola, che l'anno successivo al loro sviluppo originano nuovamente foglie e fiori.
I fiori sono doppi, odorosi, grandi e di caratteristico colore violetto.

E' un prodotto duraturo, con colore e profumo molto intensi.
Il terreno investito è di circa 2 ettari e la produzione si aggira intorno ai 150.000 - 200.000 mazzetti annui.
Al giorno d'oggi le violette sono ormai coltivate per la quasi totalità in serra. Nei tempi passati si soleva utilizzare canne palustri che venivano distese sui tralicci di legno per proteggere i cespi dal freddo. Il terreno veniva suddiviso in aiuole rettangolari della larghezza di due metri e di lunghezza variabile a seconda delle dimensioni del terreno. I cespi venivano posti ad una distanza di 25-30 centimetri.

I fiori vengono confezionati in mazzetti di 20 ognuno (in passato si arrivava a 24) e sono attorniati dalle foglie delle viole stesse lasciando gli steli abbastanza lunghi e legandoli tra loro con filo di cotone.
La raccolta inizia intorno al 20 ottobre e si conclude a fine marzo.

La massima estensione della produzione si ebbe intorno agli anni '20 e rimase tale fino agli anni '70. La commercializzazione del prodotto interessava l'Italia e le principali capitali europee, tra cui spiccavano Vienna e Parigi.
Attualmente la violetta viene esportate in Francia, Svizzera, Austria e Germania.

Dalle foglie delle violette vengono estratte le essenze utilizzate nella produzione di profumi.

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Prodotti tipici liguri (-3)

Wow   22.12.07  

Vino di mele

Prodotto nell'Alta Valle Scrivia è un vino a bassa gradazione alcolica ottenuta dalla fermentazione di varietà locali di mele.

La prima fase di lavorazione consiste nella frantumazione delle mele che, introdotte in un contenitore in legno di forma cilindrica, vengono battute ripetutamente con un pestello di legno fino a ridurle in poltiglia.
Si passa quindi alla torchiatura da cui si ottiene il primo succo, il quale, dopo essere stato filtrato, viene riposto in un recipiente in vetro e lì subisce una prima fermentazione che varia dai tre ai quattro giorni.
Il liquido ottenuto viene travasato e lasciato a fermentare, procedendo successivamente all'ultimo travaso.
L'imbottigliamento si esegue in bottiglie da spumante, con tappo a gabbia in quanto il prodotto risulta leggermente frizzante.

Il "Sidro da pomi" della Valle Scrivia deriva dalla lavorazione di varietà locali quali la Selvatica di Casella, la Gianchetta e la Garbuçinna tipica della Valbrevenna.

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