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Ottobre 2011 archivio

L'UNESCO e la Palestina

Res publica   31.10.11  

Tatticismi in vista del pronunciamento all'Assemblea Generale per il riconoscimento dello stato di Palestina hanno portato allo storico voto di oggi dell'UNESCO, a Parigi, che ha riconosciuto il ruolo del paese medio orientale come membro a pieno titolo dell'organismo culturale delle Nazioni Unite.

Contrari gli americani - che congeleranno per protesta la prossima tranche di finanziamenti all'UNESCO - e altri 13 stati, tra cui ovviamente Israele.
L'Europa si presenta divisa con la Francia a condurre il fronte del sì, la Germania a votare no e l'Italia che si astiene indebolendo la sua storica forte relazione con il Medio Oriente.

Un voto che regolarizza uno status quo in seno all'UNESCO, ma che complica e non poco il percorso di pace tra Israele e stato palestinese.

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Il nuovo Google Reader

Geek   31.10.11  

Screenshot di Google Reader

La nuova interfaccia grafica del feed reader di Google.
Tutto molto grigio. Perde la condivisione e diventa in tutto e per tutto un prodotto di Google+.

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Danger 5

Multimedia   31.10.11  

Dai creatori di Italian Spiderman arriva un'altra serie anni '60-style su una squadra di agenti che lottano contro il Terzo Reich.

L'imperdibile appuntamento con la comicità trash è per il 21 novembre.

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100 punti dove ne bastavano 10

Res publica   31.10.11  

Mi sono letto tutti e cento i punti del programma di Renzi. O se preferite le cento idee uscite dalla Leopolda.
La prima proposta naive arriva già al punto otto.

8 Azzerare i contributi alla stampa di partito.
Con internet, chiunque può produrre a costo zero il suo bollettino o il suo house organ. I contributi alla stampa di partito vanno aboliti.

E si chiude con una sciocchezza al punto 99 dopo aver strizzato l'occhio a tutto l'arco parlamentare, dal PdL ai grillini.

99 Servizio civile obbligatorio.
Un tempo di servizio agli altri coincidente con la maggiore età, della durata di 3 o 6 mesi. I contenuti ed i processi adeguati a gestirlo sono una responsabilità del terzo settore che deve inventarsi anche forme per sostenerlo e finanziarlo.

In mezzo ci si perde in una retorica qualunquista molto in voga ultimamente. Popolare in un clima di tensione sociale, ma difficilmente realizzabile, perché priva di concretezza. Ingenua in troppe sue parti.

Quello che avanza sono idee di buon senso, ma non nuove neppure alla dirigenza storica del PD.
Idee rimaste sinora lettera morta anche grazie all'ostruzionismo di soggetti con cui vogliamo a tutti i costi ricostruire un carrozzone sullo stile delle coalizioni di metà anni 2000.

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7 miliardi

Geek   31.10.11  

La popolazione mondiale raggiunge i 7 miliardi, ma l'esplosione demografica non continuerà all'infinito e a invertire la tendenza saranno proprio le donne dei paesi in via di sviluppo.

there is a good news story from the demographic data that is not often told. We -- or rather the poor women of the world -- are defusing the population bomb.
Women today are having half as many children as their mothers and grandmothers. The global average is now down to 2.5 children per woman, and it continues to fall.

This is not just a rich-world phenomenon. Much of Asia now has fertility rates below two, from Japan and Korea to China, with its one-child policy, through Taiwan, Vietnam, Burma, Singapore and much of southern India and parts of the Middle East. Behind the veil, the women of Iran have cut their fertility from eight to less than two in a generation.

[...] Falling fertility happens faster if countries get richer and if women are better educated. Similarly urbanization helps a lot.

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