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Agosto 2013 archivio

I quattro nuovi senatori a vita nominati dal presidente Napolitano

Res publica   30.08.13  

Lo speciale di Repubblica sulla nomina dei nuovi quattro senatori a vita decisa dal presidente Napolitano. Quattro figure di altissimo prestigio che danno nuovo lustro al Parlamento italiano

Claudio Abbado. "Nato nel 1933, si è diplomato al conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose istituzioni musicali del mondo come il teatro alla scala e i berliner philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica".

Elena Cattaneo. Nata nel 1962, si laurea in farmacia all'università di Milano, dove dal 2003 insegna come professore ordinario. "Ha operato come ricercatrice per tre anni al Mit di Boston - ricorda il comunicato del Quirinale - dove ha avviato studi su cellule staminali cerebrali. Rientrata in italia, ha fondato e dirige il laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell'università di Milano", e "da ottobre 2013, coordinerà il progetto neurostemcellrepair nell'ambito del 7° programma quadro della ricerca europa".

Renzo Piano. Nato nel 1937, si laurea al Politecnico di Milano nel 1964 e dal 1994 è ambasciatore di nuona volontà dell'Unesco per la città. Nel corso della sua carriera, "ha costruito spazi pubblici per le comunità, musei, università, sale per concerto, ospedali. Tra i suoi più importanti progetti il centro culturale Georges Pompidou a Parigi, l'aeroporto Kansai in giappone, l'auditorium Parco della musica a roma, il museo dell'Art Institute a Chicago, il nuovo campus della Columbia University a New York. Nel 2004 istituisce la fondazione renzo piano, con sede a genova, organizzazione no-profit dedicata al supporto dei giovani architetti, che accoglie a bottega".

Carlo Rubbia. E' nato nel 1934, si è laureato alla Normale di Pisa e ha svolto il suo dottorato alla Columbia University. Ricercatore al Cern di ginevra dal 1961, ne è stato direttore generale dal 1989 al 1993. Per diciotto anni ha svolto l'attività di professore di fisica ad Harvard. Nel 1984 ottiene il premio nobel insieme a Simon Van Der Meer per la scoperta dei particelle w e z, responsabili delle interazioni deboli. "Membro delle più prestigiose accademie scientifiche - conclude il Quirinale - detiene 32 lauree honoris causa. Attualmente svolge le sue attività di ricerca fondamentale al Cern e ai laboratori nazionali del Gran Sasso.

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I Monty Python di Lego

Wow   30.08.13  

Monty Python e il Sacro Graal

In attesa di vedere quello dedicato a Brian di Nazareth ecco il set di mattoncini Lego non ufficiale a tema Monty Python e il Sacro Graal. Epico!

Io ti comando, come Re dei Bretoni, di levarti di là!

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La questione siriana in nove domande

Res publica   30.08.13  

Max Fisher sul Washington Post prova a spiegare in parole semplici il pantano in Siria. Una lettura utile anche agli innumerevoli esperti nostrani di questioni siriane.

2. Why are people in Syria killing each other?

The killing started in April 2011, when peaceful protests inspired by earlier revolutions in Egypt and Tunisia rose up to challenge the dictatorship running the country. The government responded, there is no getting around this, like monsters. First security forces quietly killed activists. Then they started kidnapping, raping, torturing and killing activists and their family members, including a lot of children, dumping their mutilated bodies by the sides of roads. Then military troops began simply opening fire on protests. Eventually, civilians started shooting back.

Fighting escalated from there until it was a civil war. Armed civilians organized into rebel groups. The army deployed across the country, shelling and bombing whole neighborhoods and towns, trying to terrorize people into submission. They've also allegedly used chemical weapons, which is a big deal for reasons I’ll address below. Volunteers from other countries joined the rebels, either because they wanted freedom and democracy for Syria or, more likely, because they are jihadists who hate Syria's secular government. The rebels were gaining ground for a while and now it looks like Assad is coming back. There is no end in sight.

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Abbiamo di nuovo un ministro degli esteri

Res publica   30.08.13  

L'intervista rilasciata in inglese alla CNN dal ministro Emma Bonino sulla posizione dell'Italia riguardo al rifiuto di intervenire nel conflitto siriano senza l'egida dell'ONU riappacifica con la figura del ministro degli esteri dopo le parentesi di Franco Frattini e Giuliomaria Terzi di Sant'Agata.

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La solitudine di Obama

Multimedia   29.08.13  

La copertina di Time su Obama e il conflitto in Siria

La copertina di Time sull'intervento in nuce degli Stati Uniti nel conflitto siriano esprime più delle parole la situazione di estremo isolamento interno ed estero del presidente Obama di fronte a quella opzione interventista sempre osteggiata in campagna elettorale.

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Il destino dell'ex fidanzata di Kim Jong-un

Res publica   29.08.13  

Si chiamava Hyon Song-wol. Era la ex, e secondo alcune voci l'amante almeno per un periodo, del dittatore nordcoreano.
La cantante è stata fucilata a colpi di mitragliatrice in pubblico assieme ad altri 12 membri della Unhasu Orchestra - la stessa orchestra in cui cantava anche Ri Sol-ju, attuale moglie di Kim Jong-un - e della Wangjaesan Light Music Band con l'accusa di aver violato le leggi del paese in materia di pornografia ed essere in possesso di alcune Bibbie.
Hyon Song-wol, sposata ad un soldato dell'esercito, era stata lasciata quasi dieci anni fa dall'allora delfino Kim Jong-un dopo le pressioni ricevute da suo padre, il caro leader Kim Jong-il.

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Cameron sulla via di Damasco

Res publica   29.08.13  

I Commons hanno respinto la mozione della maggioranza conservatrice sull'intervento militare britannico in Siria con 285 voti a 272.
Un colpo inatteso che fa vacillare la leadership di Cameron e che allontana la partecipazione del Regno Unito dall'ancora incerto intervento contro il regime di Damasco.

Una vittoria del Labour e del suo leader Ed Miliband, ma soprattuto una sconfitta per il premier David Cameron impallinato dagli alleati liberal democratici e dai falchi conservatori. Una leadership sotto scacco che mostra tutta la debolezza di un'alleanza basata su di un mero calcolo elettorale in quello che secondo Steve Richards, columnist dell'Independent, è stato uno dei voti più significativi della House of Commons negli ultimi anni.

Gli storici britannici al momento stanno discutendo sulla data dell'ultima volta in cui un premier del Regno Unito è uscito sconfitto su un voto in materia di guerra e pace. Era il 1782 o il 1855. Molto, molto tempo fa.

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