tizianocavigliablog

Marzo 2015 archivio

Landini il reazionario

Res publica   30.03.15  

L'intervista a Francesco Piccolo su Maurizio Landini, la coalizione sociale e la sinistra massimalista è un gioco, partita, incontro.

Oggi Landini è in strada, Renzi a Palazzo Chigi: due sinistre armate l'una contro l'altra. È uno scontro che si apre ogni volta che la sinistra si fa concreta, diventa di governo, e deve mettere in atto le cose. Di fronte a questo appuntamento, in cui ci si espone alla fragilità del non farcela, c'è sempre nella sinistra un risveglio di purezza. Contrapporre alla fragilità della concretezza la purezza degli ideali è una strada seducente, irresistibile. Stavolta tocca a Landini incarnarla. L'anno scorso è toccato a Tsipras. Prima era stato Bertinotti. Il fatto è che c'è una sinistra che ogni volta che si è di fronte alla realtà insorge e dice: "Vedete? Appena ci mettiamo a far cose concrete perdiamo verità, coerenza, forza. Torniamo alle origini!".

Sta dicendo che intestandosi questo richiamo della foresta Landini sta diventando reazionario?
Non c'è dubbio che lui sia un reazionario. Ma non è questo il punto: il punto è che Landini si inscrive in una storia, la storia della sinistra dalle idee inermi. Attenzione: sono idee non solo rispettabili ma anche condivisibili. Ma sono inermi, perché non si misurano mai con la loro realizzazione. Anzi, è proprio nell'opporsi alla concretezza che trovano vigore. È come fermarsi a dormire in una casa sicura anziché rischiare condizioni precarie per raggiungere una casa migliore.

[...] Ancora in epoca berlusconiana lei disse: "Il governo, per la sinistra, è come diventare adulti". Pensa che con Renzi la sinistra stia crescendo?
Diventare adulti vuol dire tante cose. Questo governo -- rispetto alla sinistra dei giusti che non si mettono mai in gioco -- mette le mani nei fatti. In questo senso sì: è il governo del diventare adulti.

Sia più chiaro.
L'altro giorno alla radio discutevano la riforma del codice stradale. Un esperto ha commentato: "È un passo avanti, ma è insufficiente". Ecco cos'è un governo riformista: un governo che fa dei passi avanti, probabilmente insufficienti. È così che sono progrediti tutti i paesi democratici europei. L'Italia invece no. Perché qui c'è gente che dice: "Questa legge elettorale non è perfetta". Dunque meglio non fare nulla. Mentre un paese riformista è un paese che fa un sacco di cose insufficienti, anziché un paese che non fa niente perché tutto è insufficiente.

[...] Anche il suo è un pensiero mitico. Contesta chi dice "prima andava tutto meglio", affermando che "domani andrà tutto meglio". Cosa cambia spostare il bene prima o dopo nel tempo? Rimane un atto di fede.
Cambia molto invece. Perché se devo avere un mito preferisco avere il mito del futuro a quello del passato. Perché il mito del passato mi fa sedere. Il mito del futuro mi fa alzare e camminare.

LEGGI ALTRO...

L'Apple Watch e le previsioni del tempo

Geek   30.03.15  

L'interesse dei meteorologi per un sensore presente nello smartwatch di Apple (e negli iPhone 6), il barometro.

Apple's new watch will come with a suite of health-centric sensors--including, perhaps surprisingly, a barometer intended to track elevation changes during a workout and whether it's outdoors or within a building. But for meteorologists, the advent of widespread wearable barometers is a game-changer when it comes to weather forecasting.

LEGGI ALTRO...

Breve storia degli ATM (gli sportelli Bancomat)

Geek   30.03.15  

The Atlantic racconta la storia degli ATM. Come sono nati, come si sono sviluppati, quanto sono diventati parte integrante del nostro ambiente urbano, in che modo hanno trasformato le abitudini di pagamento e il sistema bancario e quali sono le prospettive per il futuro a partire dai paesi in via di sviluppo.
Lettura interessante anche per chi, 50 anni dopo, ancora confonde le carte di debito con gli sportelli automatici di prelievo, usando lo stesso improprio termine per definire entrambe le cose.

The cash dispenser was born almost 50 years ago, in 1967. For many, this was the first tangible evidence that retail banking was changing; the introduction of the ATM marked the dawn of contemporary digital banking. Several lay claim to the invention of the cashpoint, including John Shepherd-Barron and James Goodfellow in the U.K.; Don Wetzel and Luther Simjian in the U.S.; and even engineering companies like De La Rue, Speytec-Burroughs, Asea-Metior, and Omron Tateisi. But the ATM is a complex technology. There was no single eureka moment that marked its arrival.

The ATM finds its origins in the 1950s and 1960s, when self-service gas stations, supermarkets, automated public-transportation ticketing, and candy dispensers were popularized. The first cash machine seems to have been deployed in Japan in the mid-1960s, according to a Pacific Stars and Stripes account at the time, but little has been published about it since. The most successful early deployments took place in Europe, where bankers responded to increasing unionization and rising labor costs by soliciting engineers to develop a solution for after-hours cash distribution. This resulted in three independent efforts, each of which entered use in 1967: the Bankomat in Sweden, and the Barclaycash and Chubb MD2 in the U.K.

LEGGI ALTRO...

La storia di Android, da startup a gigante

Geek   29.03.15  

Se oggi Google può permettersi di essere leader del mercato dei sistemi operativi mobili con Android, lo deve ad Andy Rubin e all'aver scelto un modello di business, che a differenza di Apple, è progettato per attrarre le compagnie telefoniche invece di concentrarsi sul rapporto diretto con il cliente.

[...] the iPhone contributed to Android's success in a strange way.

The iPhone was released as an exclusive to AT&T, and the buzz around its launch alone was enough to convince the world that this was going to be big.

By 2009 the growing success of the iPhone had become a problem for Verizon, one former Google employee on the Android team said. The company had no real smartphone option that could compete with the iPhone just yet.

The iPhone pushed phone manufacturers and carriers to side with Android.

Carriers viewed the iPhone as the biggest threat to their business models. With the iPhone, Apple owned the relationship with the customer -- not AT&T. And customers were switching from other carriers to AT&T to get their hands on the iPhone.

So when the iPhone was announced, it was much easier for Android to sign on with carrier partners.

Compared to the iPhone, Android was a much more appealing opportunity for carriers. Rubin and his team pitched it as a platform for developers, not consumers, which made carriers and phone manufacturers feel more comfortable.

"At the time, the strategy was to counter," one source who previously worked in Google’s Android division said. "Look at what Android brings as a way for them to actually fight the iPhone from kicking [carriers] out of relevance... Let's find terms that carriers would be happy with that will help them in their crusade against the iPhone."

Carriers could modify the phones and add their branding, which gave them some control over the product.

LEGGI ALTRO...
Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...