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Giugno 2018 archivio

La magia di collezionare figurine Panini

Wow   25.06.18  

Great Big Story ha intervistato Gianni Bellini, il più famoso collezionista di figurine di calciatori al mondo, per raccontare la storia di Panini che in 50 anni ha saputo esportare in tutto il mondo la passione per gli album di figurine.
Dal Campionato mondiale di calcio Messico 1970 a oggi, allargando infine l'orizzonte degli album da collezionare ad altri temi e sport, tra cui il Giro d'Italia.

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La ricetta del funazushi

Wow   25.06.18  

Nella città di Takashima, la diciottesima generazione della famiglia Kitamura manda avanti il proprio ristorante mantenendo viva una ricetta, gelosamente custodita, che risale a oltre 400 anni.

Il funazushi, che in giapponese significa sushi di carassio (o funa), è un particolare tipo di sushi decomposto tipico dell'area intorno al lago Biwa sull'isola di Honshu.
Il carassio, pescato rigorosamente dalle sole acque del lago, viene prima svuotate delle interiora, lasciando soltante le uova quindi viene posto in barili ricoperti di riso e messo a fermentare per una durata che varia dai 3 ai 4 anni. Ogni anno viene cambiato il riso.
In seguito il carassio viene tolto dal riso e messo ad essiccare per una giornata e infine messo sotto sale per altri 4 anni.

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Il fotografo ipovedente che usa il Mac e la fotografia per vedere

Geek   24.06.18  

Bruce Hall, celebre fotografo ipovedente, è testimonial della nuova campagna Dietro il Mac di Apple.
Hall, che riesce a distinguere le forme solo da molto vicino e a cui il mondo gli appare come in una rappresentazione impressionista, racconta come le macchine fotografiche, tra cui la Fujifilm X100S, e i Mac lo aiutino a vedere grazie all'alta risoluzione e alle soluzioni studiate da Apple per favorire l'accessibilità come VoiceOver.

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Una Hasselblad di mattoncini Lego

Wow   14.06.18  

Helen Sham ha montato con i mattoncini Lego una perfetta riproduzione dell'iconica fotocamera a pellicola medio formato Hasselblad 503 CX, con la speranza con un giorno possa diventare un set ufficiale grazie a Lego Ideas.

I Lego-designed this camera because I am also a photographer and this camera has been one of my favorites.
I love the manual mechanisms of this particular camera very much.
This Lego-designed camera, just like the real camera is true to form with the interior parts as well.
I added a glass piece to the lens, so that you can see through the viewfinder.
A spring was added to the shutter button to add a realistic feel to the camera.
The number display for the film counter has also been added.
My next step want to install digital micro-lens can be directly transferred to the mobile phone hope to be successful.

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Le 25 migliori rapine viste al cinema

Multimedia   12.06.18  

Facile entrare. Facile uscire.

Vulture ha stilato una classica dei 25 film che la cui sceneggiatura è incentrata attorno a una rapina.
Dai thriller alle commedie; tutti hanno un solo obiettivo pianificare il crimine perfetto che li renderà ricchi, ma inevitabilmente le cose si complicheranno.

A priceless haul. A crack team of thieves. A plan that can't fail. Welcome to the world of heist films, a genre with a familiar setup but the infinite pleasures of watching smooth criminals try to beat the odds and avoid getting caught.

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Budapest in tre bicchieri

Wow   08.06.18  

Great Big Story racconta Budapest attraverso tre drink famosi.
La Palinka un distillato di frutta, comunemente di prugna, pera, albicocca, pesca, mela cotogna, ciliegia o frutti di bosco, a elevata gradazione alcolica che può arrivare, e a volte superare, il 50%.
L'Unicum, l'amaro a base di piante medicinali, consumato come aperitivo o digestivo. È conosciuto anche come Zwack, dal cognome del suo inventore che nel 1790, secondo la leggenda, sarebbe stato servito all'imperatore Giuseppe II d'Austria che dichiarò "Das ist ein Unikum!", ovvero "Questo è una specialità!".
E la Soda, acqua di sorgente addizionata con anidride carbonica.

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Spielberg e l'effetto Kuleshov

Multimedia   06.06.18  

Si attribuisce al regista Lev Kuleshov, all'inizio degli anni '20, l'esperimento volto a confermare l'importanza del montaggio e l'influenza che ha sull'inconscio dello spettatore nella comprensione di ciò che si svolge sullo schermo, noto come effetto Kuleshov.
L'esperimento prevedeva di riprendere una sequenza con primo piano del viso inespressivo di un attore e mostrarla combinata con altre tre scene: un piatto di zuppa su di un tavolo, una donna in una bara e una bambina intenta a giocare con un orsacchiotto. Il pubblico che assisteva al film aveva la sensazione che di fronte alla zuppa il viso dell'attore esprimesse appetito, tristezza di fronte alla bara e gioia alla vista della bambina, nonostante l'immutabilità espressiva dell'attore.

StudioBinder analizza come Spielberg sia maestro nel gestire l'effetto Kuleshov, costruendo sui primi piani e il montaggio una narrativa capace di stimolare la percezione dello spettatore.

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