La fine dei Giochi Olimpici antichi non ha segnato l'abbandono dei grandi eventi sportivi, anzi, al contrario di quanto comunemente si ritiene, nel corso del Medioevo hanno continuato a esistere ed evolversi, come raccontato dallo Smithsonian Magazine.
Nell'Impero bizantino, gli eventi come le gare di bighe rimasero popolari e parte della vita civica a Costantinopoli (e altrove) almeno fino al XI secolo. Questo è stato uno sport immensamente popolare nell'Impero romano d'Oriente, con vere e proprie squadre in competizione tra loro. I fan delle squadre riempivano gli stadi, le bancarelle di fast food, e tifavano con entusiasmo i loro campioni, che spesso provenivano da popolazioni rese schiave dall'altra parte del Mediterraneo. Sebbene molti siano morti durante il corso delle gare, alcuni [...] riuscirono a diventare favolosamente famosi e ricchi.
[...] Un altro esempio viene menzionato da Jean Froissart, un cronista del tardo XIV secolo, che grazie al patrocinio del Regno d'Inghilterra poté viaggiare ampiamente durante la guerra di cento anni. Il cronista racconta una particolare giostra tenuta a St. Inglevere (vicino a Calais, in Francia). Durante una pausa nelle ostilità tra i re dell'Inghilterra e dalla Francia, tre cavalieri francesi annunciarono un torneo che attirò partecipanti e pubblico da ogni dove. L'eccitazione crebbe particolarmente in Inghilterra, dove un gran numero di nobili voleva sfidare questi cavalieri francesi. Il torneo durò 30 giorni e i tre cavalieri francesi si alternarono nelle giostre con decine di sfidanti, uno alla volta, fino a quando ognuno ebbe avuto la sua occasione. Alla fine, tutti erano soddisfatti e gli inglesi e i francesi si elogiarono a vicenda e si salutarono in un modo amichevole.
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