tizianocavigliablog

Giugno 2023 archivio

Il mimetismo del calamaro di vetro

Geek   30.06.23  

Il Monterey Bay Aquarium Research Institute racconta come il calamaro di vetro, che vive a grandi profondità, utilizzi un mantello invisibile che cambia colore per nascondersi alla vista dei possibili predatori. Come altri cefalopodi, il calamaro di vetro possiede dei cromatofori che gli permettono di mimetizzarsi nell'oscurità della zona crepuscolare dell'oceano.
Ma questa non è la sua unica difesa; quando la sua copertura salta e il pericolo è imminente, il calamaro di vetro può emettere un getto d'inchiostro nell'acqua che gli consentirà di guadagnare ulteriore tempo per fuggire.

LEGGI ALTRO...

L'utilizzo delle miniature nel cinema di Wes Anderson

Multimedia   30.06.23  

Vox racconta come alcuni dei registi più quotati degli ultimi anni abbiano contribuito a far rivivere l'arte dei modelli in miniatura per i loro film; discutendo con lo scenografo veterano Simon Weisse di come Wes Anderson li abbia utilizzati nei suoi lungometraggi come ad esempio Grand Budapest Hotel, French Dispatch e Asteroid City.

I modelli in miniatura nei film sono molto più comuni di quanto si possa pensare.
Se è vero che film più vecchi, come Star Wars uscito nel 1977, si affidavano alle miniature a causa dei vincoli tecnologici, alcuni registi continuano a sfruttare questa tecnica integrandola con i più moderni vantaggi partati dal CGI. Il tutto per ottenere un tipico realismo che finisce per diventare una vera e propria cifra stilistica.

LEGGI ALTRO...

La curiosa storia della toponomastica marziana

Geek   26.06.23  

Le mappe marziane sono piene di nomi che riconducono a luoghi sulla Terra, esploratori e persino personaggi dei cartoni animati.
Il rover Perseverance della NASA sta attualmente investigando affioramenti rocciosi lungo il bordo della Belva Crater di Marte. A circa 3.700 chilometri di distanza, l'altro rover della NASA, Curiosity, ha recentemente prelevato un campione in una località chiamata "Ubajara". Il cratere ha un nome ufficiale, mentre la posizione della perforazione è identificata da un soprannome, quindi indicato tra virgolette.
Entrambi i nomi fanno parte delle migliaia applicati dalle missioni NASA non solo a crateri e colline, ma anche ad ogni masso, ciottolo e superficie rocciosa che viene studiato per aiutare i team a tenere traccia di ciò che scoprono ogni giorno.

Ma come vengono scelti questi nomi dagli scienziati?
La NASA spiega come la differenza tra un nome ufficiale su Marte e uno non ufficiale è apparentemente semplice: i nomi ufficiali sono stati approvati dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU). L'IAU stabilisce gli standard per la denominazione delle caratteristiche planetarie e registra i nomi nel Gazetteer of Planetary Nomenclature.
Ad esempio, i crateri più grandi di 60 chilometri vengono denominati in onore di famosi scienziati o autori di fantascienza; i crateri più piccoli prendono il nome da città con una popolazione inferiore a 100.000 persone. La Jezero Crater, che Perseverance sta esplorando, condivide il nome con una città bosniaca; Belva, un cratere da impatto all'interno di Jezero, prende il nome da una città della Virginia Occidentale che a sua volta prende il nome da Belva Lockwood, la suffragista candidata alla presidenza nel 1884 e nel 1888.

Più di 2.000 luoghi su Marte hanno nomi ufficiali, ma ancora più soprannomi non ufficiali puntellano la mappa marziana.
Le prime missioni su Marte a volte utilizzavano soprannomi curiosi, come per esempio i nomi di personaggi dei cartoni animati. "Yogi Rock", "Casper" e "Scooby-Doo" erano tra i nomi non ufficiali applicati dal team che seguiva il primo rover della NASA, il Sojourner, alla fine degli anni '90.
La filosofia è cambiata con i rover Spirit e Opportunity, i cui team hanno iniziato a utilizzare nomi più razionali. Ad esempio, il team Opportunity ha soprannominato un cratere "Endurance" in onore della nave che portò l'infelice spedizione dell'esploratore Ernest Shackleton in Antartide. I nomi dei luoghi in cui sono atterrati Curiosity e Perseverance onorano rispettivamente i narratori di fantascienza Ray Bradbury e Octavia E. Butler. Il team InSight ha chiamato una roccia che era stata scossa dai retrorazzi del lander durante l'atterraggio "Rolling Stones Rock", in onore della band. E il team di Curiosity ha chiamato una collina marziana in onore del loro collega Rafael Navarro-González, morto per complicazioni da COVID-19.
Tuttavia, le missioni Curiosity e Perseverance si attengono ai soprannomi basati su luoghi terrestri. Prima che Curiosity atterrasse nel 2012, il team del rover creò una mappa geologica dell'area di atterraggio. Iniziarono disegnando una griglia, creando quadranti equivalenti a circa 1,2 chilometri su ciascun lato, ognuno con un nome riferito a un sito di rilevanza geologica sulla Terra.
Una volta scelto un tema, vengono compilati centinaia di nomi che si adattano a quel tema. Ne sono necessari molti perché i nomi disponibili possono scarseggiare rapidamente, considerando che Curiosity potrebbe rimanere in un quadrante per diversi mesi.
Per Perseverance, gli scienziati hanno scelto di optare per i temi dei parchi nazionali. Il rover sta ora esplorando il quadrante delle Montagne Rocciose e ha recentemente perforato le rocce in una posizione che porta il soprannome di "Powell Peak" del Rocky Mountain National Park.

LEGGI ALTRO...

Quei meravigliosi sfondi dei Looney Tunes

Multimedia   23.06.23  

The Gaze sottolinea lo sforzo artistico dietro ogni sfondo prodotto per i Looney Tunes.
Quando i personaggi vengono rimossi ciò che resta è uno sfondo elegante e silenzioso. Uno spazio di transizione che ha abbandonato lo stile realistico utilizzato spesso da Disney, preferendo invece una scelta artistica capace di adattarsi allo stile dei personaggi del cartone animato. Se i protagonisti vengono rappresentati con linee e colori piatti, lo stesso sarà fatto con gli sfondi. Mentre se i personaggi sono delle caricature, anche gli sfondi assumeranno una nature caricaturale, come imperfezioni esagerate o prospettive allungate e distorte.

Viene inoltre suggerito come molte opere d'arte abbiano ispirato i vignettisti che, attraverso questi sfondi, richiamano i dipinti di Edward Hopper, De Chirico, Rockwell Kent, Salvador Dalí e David Hockney.
Sfondi che sono a loro volta delle vere e proprie opere d'arte che non necessitano dei personaggi dei Looney Tunes o della colonna sonora per essere apprezzati.

LEGGI ALTRO...

Il making of Asteroid City

Multimedia   20.06.23  

Kodak alza il sipario sul making of dell'atteso nuovo lungometraggio di Wes Anderson, Asteroid City.

Ignari dei fatti che stanno per accadere, i ragazzi e i loro genitori partecipano all'annuale convention di astronomia dei Junior Stargazer che si tiene nell'omonima e immaginaria città nel deserto, Asteroid City.
Un evento straordinario cambierà però per sempre la vita di tutti i partecipanti, sconvolgendo completamente la programmazione della convention degli aspiranti astronomi e dei loro genitori.

LEGGI ALTRO...

La sconvolgente potenza dei quasar

Geek   16.06.23  

Kurzgesagt esplora i quasar, contrazione di QUASi-stellAR radio source (radiosorgente quasi stellare), ovvero potenti sorgenti radio emesse da nuclei galattici attivi che osserviamo come estremamente luminosi, probabilmente a causa dall'attrito causato da gas e polveri che vengono attratti da un buco nero supermassiccio.
Gli astronomi suppongono che l'origine dei quasar sia riconducibile a collisioni tra galassie.

Sono stati rilevati oltre un milione di quasar, il più vicino a noi conosciuto si trova a circa 600 milioni di anni luce dalla Terra.

[...] Le ricerche sui quasar hanno dimostrato che la loro attività era più comune nel lontano passato; l'epoca di picco risale a circa 10 miliardi di anni fa. Le concentrazioni di quasar multipli attratti gravitazionalmente sono conosciute col nome di ammassi di quasar e costituiscono alcune tra le più grandi strutture conosciute nell'universo, note come filamenti galattici.

LEGGI ALTRO...

Computer d'epoca in miniatura

Wow   11.06.23  

Il designer Nicolas Temese, crea dettagliati modelli in scala e repliche di computer e mainframe d'epoca, sia reali sia immaginari.

Alcuni suoi diorami, del progetto Miniatua, includono il computer War Operations Plan Response (WOPR) del film del 1983 WarGames, il rivoluzionario IBM Personal Computer 5150 del 1981, l'IBM 704 il primo computer prodotto in serie in grado di eseguire calcoli in virgola mobile e l'IBM 1401 del 1959.

LEGGI ALTRO...

Apple Lisa un fallimento di successo

Multimedia   11.06.23  

Nel documentario Lisa: Steve Jobs' sabotage and Apple's secret burial, The Verge racconta la storia della nascita e della fine ingloriosa dell'Apple Lisa.

La storia del Lisa è una storia di innovazione, di sfide e di insuccessi. Lo sviluppo del Lisa ha richiesto molti anni di lavoro e un investimento enorme da parte di Apple e Steve Jobs, che in uno primo momento sostenne il progetto prima di voltargli le spalle.
Apple Lisa ha incontrato molte difficoltà sul mercato e non ha avuto il successo sperato per limitazioni tecniche e prezzi eccessivi. Questo ha portato Apple a chiudere la produzione del Lisa e a smantellare gli stock rimanenti, poi sepolti in una discarica nello Utah.
Tuttavia questo catastrofico fallimento ha rappresentato una grande fonte di ispirazione per il successivo rivoluzionario Macintosh.

Senza il Lisa forse oggi non saremmo qui a parlare ancora di Apple.

LEGGI ALTRO...

Il ritorno della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans

Res publica   11.06.23  

Nell'edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans, la Ferrari ha fatto un ritorno trionfale vincendo la categoria Hypercar, dopo un'assenza dalla competizione durata 50 anni.
Il team 51, composto da Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, a bordo della 499P ha interrotto il lungo dominio Toyota, portando a Maranello il decimo titolo. L'ultimo era stato vinto nell'edizione del 1965.

LEGGI ALTRO...

Il processo di realizzazione delle maschere del teatro No

Wow   08.06.23  

Il No è una forma d'arte teatrale giapponese che comprende la danza drammatica e che viene rappresentata sin dal XIV secolo. Ma non sono solo le esibizioni a essere degne di nota: anche la realizzazione delle maschere utilizzate dai personaggi è a sua volta una forma d'arte.
Process X mostra un esperto artigiano creare una maschera No partendo da un singolo blocco di cipresso, per poi dipingerla con pigmenti ottenuti dalla lavorazione delle conchiglie.

LEGGI ALTRO...
Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...