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Come è stato progettato il rover lunare per il programma Apollo

Geek   17.04.23  

Negli anni '60, la NASA iniziò a lavorare sui rover lunari: dal sistema logistico lunare (LLS) al laboratorio mobile geologico (MOLAB), dal modulo di indagine scientifica lunare (LSSM) al Mobility Test Article (MTA).
Tutti accomunati dall'essere grandi laboratori mobili e addirittura con ambienti pressurizzati. Inizialmente il programma Apollo prevedeva infatti il lancio simultaneo di due Saturn V, uno per l'equipaggio e il secondo per inviare un grande rover completo di attrezzature e forniture. Il ripensamento di questo piano costrinse a riprogettare da zero il rover.

Smithsonian Channel racconta come i Lunar Roving Vehicle (LRV) furono progettati in soli 17 mesi, dimostrandosi dei veicoli di esplorazione lunare affidabili, sicuri e flessibili.
Inviati a bordo dei LEM con le missioni Apollo 15, 16 e 17, questi rover erano dotati di quattro ruote motrici, ognuna con un motore elettrico indipendente che garantivano un'autonomia di circa 100 km. A loro volta le ruote, prive di pneumatici di gomma, era costruite con una particolare rete d'acciaio e tasselli di titanio per favorire flessibilità e resistenza. La velocità massima era di circa 13 km/h, anche se Eugene Cernan raggiunse i 18 km/h. Dotati di cinture di sicurezza per evitare in numerosi sobbalzi dovuti alla bassa gravità e allo sterrato e di parafanghi per limitare la polvere lunare estremamente abrasiva, gli LRV avevano particolari sedili per ospitare comodamente due astronauti con le loro tute e gli zaini portatili di sopravvivenza.
Il primo rover lunare fu impiegato il 31 luglio 1971 nella rima di Hadley.

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I confini dell'universo conosciuto osservati dal telescopio spaziale James Webb

Geek   15.04.23  

La NASA ha condiviso le prime cinque immagini dal telescopio spaziale James Webb lo scorso luglio e da allora gli astronomi sono stati impegnati nell'utilizzo del telescopio per studiare l'universo e scoprire nuove informazioni sull'origine del cosmo. Scott Pelley ha esplorato in dettaglio il JWST e le sue immagini in questo episodio di 60 Minutes.
Insieme all'astrofisico Brant Robertson hanno discusso dell'immagine scattata dal telescopio spaziale che evidenzia la regione di studio denominata JWST Advanced Deep Extragalactic Survey (JADES) e che raccoglie circa 130.000 galassie, la metà delle quali non era mai stata vista prima.
Tra questa miriade di galassie è visibile anche la galassia più lontana dell'universo conosciuto; un piccolo punto rosso chiamato HD1 distante dalla Terra oltre 13,7 miliardi di anni e quindi posteriore al Big Bang di soli 324 milioni di anni.

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Cosa rende così speciale l'alta velocità italiana

Geek   12.04.23  

Railways Explained propone una panoramica completa del sistema ferroviario italiano ad alta velocità. Uno dei più efficienti, complessi e tecnologicamente avanzati al mondo. Esplorando le linee attualmente in esercizio, quelle in costruzione e presentando fatti e cifre sul trasporto passeggeri e merci.

Costruirla è stata un'impresa straordinaria in tutti i sensi, tuttavia l'alta velocità si è rivelata essere un pilastro essenziale della mobilità del paese. Con la sua rete efficiente e moderna, l'Italia ha dimostrato di essere un leader nel settore dei trasporti su rotaia.
Il successo dell'alta velocità può essere attribuito a vari fattori, come l'ottimo rapporto qualità-prezzo, la competitività del mercato, ma anche la disposizione geografica del paese che, a dispetto delle sfide ingegneristiche per superare Appennini e Alpi, è influenzata significativamente da un asse nord-sud, con la maggior parte delle città più popolose del paese situate in un allineamento quasi perfetto lungo questa dorsale.

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Comprendere quanto rapidamente si sta evolvendo l'umanità

Geek   12.04.23  

Negli ultimi 3.000 anni molte popolazioni si sono evolute sviluppando adattamenti genetici ai loro ambienti locali. Le persone che vivono in Siberia e nel circolo polare artico si sono adattate unicamente a sopravvivere al freddo estremo. I Bajau, invece, sono in grado di immergersi fino a 70 metri di profondità e rimanere sott'acqua per quasi 15 minuti. Ma quali sono gli altri cambiamenti recenti? E come influenzeranno le nostre innovazioni tecnologiche la nostra evoluzione?

La nostra specie ha sempre avuto la capacità di adattarsi all'ambiente circostante, e questo ha portato a una grande diversità genetica tra le popolazioni umane. Tuttavia, con l'avanzare della tecnologia, si sta aprendo un nuovo capitolo nella nostra evoluzione.
Ad esempio, l'uso sempre più diffuso di antibiotici ha portato alla selezione di batteri resistenti, che rappresentano una minaccia per la salute umana. Inoltre, la tecnologia medica ci consente di superare limiti biologici, come la cecità o la sordità, attraverso interventi chirurgici o protesi. Ciò può portare a una diminuzione della pressione selettiva sulla vista o sull'udito, che potrebbe influire sulla nostra evoluzione futura.
La ricerca sulle nanotecnologie potrebbe portare alla creazione di tessuti e organi artificiali che funzionano meglio dei nostri attuali organi biologici. Ciò potrebbe alla fine portare a una maggiore resistenza a malattie o a un aumento della longevità.

L'evoluzione è un processo lento e graduale che richiede molte generazioni per produrre cambiamenti significativi. Molti degli adattamenti che abbiamo visto finora sono il risultato di migliaia di anni di selezione naturale, ma il rapido sviluppo della tecnologia potrebbe produrre cambiamenti più rapidi e drastici alla nostra evoluzione.

Laurence Hurst, su TED-Ed, indaga sugli effetti a lungo termine delle nostre scelte e dei nostri comportamenti per cercare di delineare il futuro dell'evoluzione della specie umana.

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La vera storia dell'estinzione del dodo

Geek   12.04.23  

PBS Eons racconta la storia del dodo o meglio la storia della sua estinzione e dei miti che sono nati a tal riguardo.
Per lungo tempo si è pensato che questo curioso uccello si fosse estinto a causa della sua incapacità di adattarsi e alla caccia spietata, ma queste sono solo leggende.
In realtà il dodo non era poi così saporito ed era sufficientemente intelligente da avere la capacità di adattarsi al proprio habitat naturale sull'isola di Mauritius.
Si è scoperto che la sua estinzione è stata sì causata principalmente dall'intervento dell'uomo, ma non per una diretta volontà, quanto per una serie di cause come il disboscamento dell'isola e l'introduzione specie animali antagoniste come maiali, ratti, cani, gatti e scimmie contro cui i dodo erano impotenti nel difendere la loro prole a causa della nidificazione a terra e della loro scarsa mobilità.

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L'eliminazione selettiva delle zanzare è possibile, ma dovremmo farlo?

Geek   24.03.23  

La zanzara è uno degli animal più letali al mondo per la specie umana.
Oggi abbiamo la tecnologia per portare le specie di zanzare più pericolose per l'uomo all'estinzione senza colpire indiscriminatamente l'intero habitat. Una soluzione a basso impatto.
Finora, la ricerca dimostra che se le specie di zanzare portatrici di malattie fossero eliminate, ci sarebbero comunque molte altre zanzare benigne che, ad esempio, alimenterebbero i pipistrelli. Quindi dovremmo farlo?

Talya Hackett, su TED-Ed, analizza queste possibilità, gli effetti imprevisti sulla catena alimentare e sulla biodiversità e il dilemma etico che ne consegue.
Dobbiamo chiederci se abbiamo il diritto di scegliere quale specie debba vivere o morire sulla base della sua utilità per gli esseri umani. Inoltre, la tecnologia potrebbe essere utilizzata per scopi non etici, come la creazione di specie geneticamente modificate per motivi commerciali o militari.
L'umanità dovrà trovare un equilibrio tra la tutela della salute e la salvaguardia della biodiversità e dell'etica animale.

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Le curiose mappe medievali del mondo

Geek   21.03.23  

La Mappa di Hereford e le altre mappae mundi sono rappresentazioni del mondo dall'aspetto davvero curioso, in un periodo in cui la forma della Terra era già nota. Quindi perché esistono?
In questo video ShuBack descrive l'importanza culturale di queste mappe per la loro epoca e per l'evoluzione del pensiero geografico medievale. Disegnate da monaci e artisti, il loro scopo principale era quello di rappresentare il mondo in modo da poter visualizzare le principali città, le principali rotte commerciali e le principali leggende e storie dell'epoca.
Inoltre queste mappe erano anche utilizzate per scopi religiosi. Molte rappresentavano anche il Paradiso e l'Inferno, oltre alle principali figure religiose del tempo. Erano quindi utilizzate come strumento di evangelizzazione e insegnamento della religione cristiana.

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La pianta ormai estinta in natura che sopravvive solo negli orti botanici

Geek   13.03.23  

Nascosta in un angolo dei Kew Gardens di Londra si trova una pianta molto particolare. A un primo sguardo può sembrare una normale palma, ma questo esemplare è antico e incredibilmente raro. In realtà, è l'ultimo esemplare rimasto al mondo del suo genere.
Encephalartos woodii è un tipo di pianta che un tempo dominava il pianeta durante il periodo Giurassico. Nel corso dei millenni, l'era delle cicadi è giunta al termine.

Great Big Story analizza il ruolo dei giardini botanici quali centri di conservazione della biodiversità, dove gli scienziati lavorano per proteggere le piante e promuoverne la riproduzione.
La storia di Encephalartos Woodii è una testimonianza della bellezza e della fragilità della natura. Quest'albero solitario è un monito a prendersi cura del nostro pianeta e delle specie che lo abitano. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile per noi e per le generazioni future.

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La creazione di Linux

Geek   05.03.23  

GNU/Linux è stato il primo sistema operativo completamente open source e libero.
Forrest Knight ripercorre lo sviluppo di Linux: una straordinaria storia di collaborazione, innovazione e filosofia del software libero.

Si potrebbe dire che tutto è iniziato nel 1991 quando Linus Torvalds, uno studente di informatica all'Università di Helsinki, ha iniziato a lavorare sul sistema operativo per hobby. Era frustrato dalla natura proprietaria dei sistemi operativi esistenti e voleva creare un'alternativa gratuita e open source che chiunque potesse utilizzare e a cui chiunque potesse contribuire. Un kernel che potesse essere indipendente da qualsiasi sistema operativo ed essere utilizzato sul suo hardware, il nuovo microprocessore Intel 80386. Ma la storia è più complessa di così ed è necessario risalire a qualche decennio prima. Questa è la genesi dello sviluppo del kernel Linux e del sistema operativo GNU/Linux.

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Lo street view della guerra in Ucraina

Geek   02.03.23  
Screenshot di The Undeniable street view
Screenshot di The Undeniable street view

The Undeniable street view è il sito realizzato per ricordare il terrore e i crimini di guerra compiuti dalla Russia nel primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina.
Sarà possibile percorrere le strade di sei città e regioni ucraine, da Iprin a Kyiv, da Sumy a Kharkiv, che si sono trovate in prima linea e osservare gli effetti dell'aggressione russa contro le infrastrutture civili.

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