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Marzo 2009 archivio

Lucida follia

Res publica   29.03.09  

Il ministro Carfagna

Il presidente è a vita e rappresenta il partito, ne dirige il funzionamento e la linea politica e programmatica. Sceglie i 34 membri dell'ufficio di presidenza, sottoposti al voto del Cogresso ma con una lista unica senza nomi alternativi. Convoca e presiede lo stesso ufficio di presidenza, la direzione e il consiglio nazionale. Ne stabilisce l'ordine del giorno, procede alle nomine degli organi del partito e assume le definitive decisioni.

Questo è lo Statuto del neonato Pdl: palesemente ispirato a quello del partito comunista nordcoreano, e del resto approvato con 99,99 per cento (cinque no su oltre cinquemila votanti).

La totale assenza di democrazia, il cesarismo carismatico, il culto della personalità: forse sono un illuso, ma fortemente credo che un giorno anche gli italiani si renderanno conto di quello che hanno fatto.

Via Piovono rane.

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Loghi europei

Res publica   28.03.09  

Riguardo al potenziale simbolo del PD per le europee di cui si era parlato, è uscita questa notizia.

PD: UFFICIO STAMPA, PER EUROPEE RESTA SIMBOLO DEL PARTITO
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Nessun nuovo logo per il Partito democratico. Il documento grafico che si trova sul sito internet del Pd è stato utilizzato a febbraio per una campagna di comunicazione legata all'Europa. Sulla scheda elettorale per le elezioni europee resta il simbolo del Pd. Lo afferma una nota dell'Ufficio stampa del Partito democratico. (ANSA).

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L'accesso ad internet è un diritto fondamentale

Geek   27.03.09  

Ennesima importante dichiarazione sull'importanza dell'accesso ad internet come diritto fondamentale del cittadino digitale. La raccomandazione presentata al Parlamento europeo dal socialista Stavros Lambrinidis (Grecia) sul "rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet" è stata approvata con una schiacciante maggioranza di 481 contro 25 (21 gli astenuti). Nel testo viene indicato chiaramente che:
1) Internet "dà pieno significato alla definizione di libertà di espressione";
2) "può rappresentare una straordinaria possibilità per rafforzare la cittadinanza attiva";
3) il monitoraggio del traffico web "non può essere giustificato dalla lotta al crimine";
4) l'accesso a internet "non dovrebbe essere rifiutato come sanzione dai governi o dalle società private" e
5) le ricerche in remoto, dove previste dalla legislazione nazionale, devono essere condotte "sulla base di un valido mandato delle autorità giudiziarie competenti" e devono sempre preferirsi le ricerche in diretta a quelle in remoto visto che queste ultime "violano il principio di legalità e il diritto alla riservatezza".

Via Corriere della Sera.

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