La gestione delle risorse idriche rappresenta una sfida cruciale per molte regioni del mondo, specialmente per quelle che soffrono di carenze idriche e problemi di accesso all'acqua potabile. Tuttavia, grazie a recenti progressi nella tecnologia, il riciclaggio delle acque reflue sta emergendo come una soluzione promettente per affrontare questa problematica.
Francis de los Reyes, su TED-Ed analizza un esempio di successo in questo campo, Singapore. La città stato che ha adottato un processo innovativo per affrontare la scarsità di acqua potabile.
Nel 2003, l'ente nazionale per le acque di Singapore ha lanciato un programma senza precedenti per riciclare le acque reflue e fornire più del 50% dell'approvvigionamento idrico nazionale. Questo programma, pianificato per decenni, ha garantito che l'isola non si trovasse mai senza acqua potabile.
Il processo adottato da Singapore, chiamato riuso diretto, ha suscitato l'interesse di ricercatori di tutto il mondo che cercano modi innovativi per fornire acqua potabile a regioni che ne hanno maggiormente bisogno.
Uno dei processi di questo metodo prevede l'utilizzo di microfiltrazione. Membrane con pori un milionesimo di metro filtrano piccole particelle e microorganismi più grandi. Successivamente, l'acqua passa attraverso una membrana a osmosi inversa ancora più sottile. In questa fase, lampade a raggi ultravioletti vengono immerse nell'acqua, emettendo radiazioni che danneggiano in modo permanente il materiale genetico di eventuali organismi residui. Questo processo assicura che l'acqua trattata sia sicura da bere e adatta al consumo umano.
Tuttavia, i ricercatori stanno anche esaminando tecnologie su scala più piccola per riciclare le acque reflue direttamente sul luogo di utilizzo. Questo approccio consentirebbe di ridurre la dipendenza da sistemi centralizzati di trattamento delle acque reflue e potrebbe essere particolarmente vantaggioso per comunità che affrontano gravi problemi di igiene e depurazione dell'acqua.
La maggior parte dei sistemi attuali adotta invece il riuso indiretto, che richiede un collegamento a un sistema fognario. In questo caso, le acque reflue trattate vengono scaricate in un serbatoio ambientale come un lago, una palude o una falda acquifera. Successivamente, l'acqua può essere estratta e immessa nella rete di approvvigionamento dell'acqua potabile. Tuttavia, questo sistema è fattibile solo in luoghi dotati di infrastrutture di fognatura centralizzate e di sistemi di pompaggio per portare l'acqua nelle abitazioni delle persone. Di conseguenza, non può aiutare le comunità che affrontano i problemi di igiene più gravi, dove l'accesso all'acqua pulita è una lotta quotidiana.
Affrontare la sfida dell'approvvigionamento idrico richiede un approccio che combini entrambe le strategie di riuso diretto e indiretto. Il riciclaggio delle acque reflue può svolgere un ruolo fondamentale nel garantire una fornitura sostenibile di acqua potabile, riducendo la dipendenza da fonti di acqua tradizionali e proteggendo l'ambiente. Tuttavia, è cruciale adottare metodi specifici in base alle esigenze e alle risorse disponibili in ciascuna regione.
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