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I post con tag "Acqua" archivio

La natura dell'acqua

Geek   13.11.24  

Per migliaia di anni, si è creduto che l'acqua fosse un elemento. Questo fino a quando alcuni dei più grandi chimici del mondo sono riusciti a svelarne la composizione.
La prima scomposizione dell'acqua in idrogeno e ossigeno mediante il processo di elettrolisi fu eseguita nel 1800 dal chimico inglese William Nicholson. In seguito alla formulazione della teoria atomica da parte di John Dalton, Amedeo Avogadro fu il primo a suggerire che l'acqua fosse composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.

Come racconta MinuteEarth, la scoperta della vera natura dell'acqua ha rivoluzionato la nostra comprensione della sua struttura e ha aperto la strada a nuove scoperte nel campo della chimica.
Questo fondamentale cambiamento concettuale ha contribuito a gettare le basi per lo sviluppo di teorie e applicazioni scientifiche che hanno plasmato il mondo moderno. La capacità degli scienziati di mettere in discussione e riconsiderare anche le convinzioni più radicate ha dimostrato quanto sia importante la ricerca e la sperimentazione nel progresso della conoscenza umana.

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Riciclare l'acqua per superare la crisi idrica

Geek   23.11.23  

La gestione delle risorse idriche rappresenta una sfida cruciale per molte regioni del mondo, specialmente per quelle che soffrono di carenze idriche e problemi di accesso all'acqua potabile. Tuttavia, grazie a recenti progressi nella tecnologia, il riciclaggio delle acque reflue sta emergendo come una soluzione promettente per affrontare questa problematica.

Francis de los Reyes, su TED-Ed analizza un esempio di successo in questo campo, Singapore. La città stato che ha adottato un processo innovativo per affrontare la scarsità di acqua potabile.
Nel 2003, l'ente nazionale per le acque di Singapore ha lanciato un programma senza precedenti per riciclare le acque reflue e fornire più del 50% dell'approvvigionamento idrico nazionale. Questo programma, pianificato per decenni, ha garantito che l'isola non si trovasse mai senza acqua potabile.

Il processo adottato da Singapore, chiamato riuso diretto, ha suscitato l'interesse di ricercatori di tutto il mondo che cercano modi innovativi per fornire acqua potabile a regioni che ne hanno maggiormente bisogno.
Uno dei processi di questo metodo prevede l'utilizzo di microfiltrazione. Membrane con pori un milionesimo di metro filtrano piccole particelle e microorganismi più grandi. Successivamente, l'acqua passa attraverso una membrana a osmosi inversa ancora più sottile. In questa fase, lampade a raggi ultravioletti vengono immerse nell'acqua, emettendo radiazioni che danneggiano in modo permanente il materiale genetico di eventuali organismi residui. Questo processo assicura che l'acqua trattata sia sicura da bere e adatta al consumo umano.
Tuttavia, i ricercatori stanno anche esaminando tecnologie su scala più piccola per riciclare le acque reflue direttamente sul luogo di utilizzo. Questo approccio consentirebbe di ridurre la dipendenza da sistemi centralizzati di trattamento delle acque reflue e potrebbe essere particolarmente vantaggioso per comunità che affrontano gravi problemi di igiene e depurazione dell'acqua.

La maggior parte dei sistemi attuali adotta invece il riuso indiretto, che richiede un collegamento a un sistema fognario. In questo caso, le acque reflue trattate vengono scaricate in un serbatoio ambientale come un lago, una palude o una falda acquifera. Successivamente, l'acqua può essere estratta e immessa nella rete di approvvigionamento dell'acqua potabile. Tuttavia, questo sistema è fattibile solo in luoghi dotati di infrastrutture di fognatura centralizzate e di sistemi di pompaggio per portare l'acqua nelle abitazioni delle persone. Di conseguenza, non può aiutare le comunità che affrontano i problemi di igiene più gravi, dove l'accesso all'acqua pulita è una lotta quotidiana.

Affrontare la sfida dell'approvvigionamento idrico richiede un approccio che combini entrambe le strategie di riuso diretto e indiretto. Il riciclaggio delle acque reflue può svolgere un ruolo fondamentale nel garantire una fornitura sostenibile di acqua potabile, riducendo la dipendenza da fonti di acqua tradizionali e proteggendo l'ambiente. Tuttavia, è cruciale adottare metodi specifici in base alle esigenze e alle risorse disponibili in ciascuna regione.

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Il problema dell'India con l'acqua

Res publica   21.03.15  

Decenni di crescita demografica e urbanizzazione incontrollata hanno creato una crisi idrica in India. Si prevede che l'approvvigionamento di acqua sarà il 50% inferiore alla domanda entro il 2030 e le mafie stanno annusando l'affare per creare un mercato nero dell'acqua potabile, mentre il governo non ha ancora presentato un piano concreto per far fronte all'emergenza.

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L'oceano in un algoritmo

Geek   05.03.15  

Generare al computer un effetto visivo che riproducesse l'acqua è stata un'autentica sfida per anni che ha richiesto milioni di euro e altrettante ore di sviluppo.
Oggi, con appena 185 righe di codice WebGL JavaScript, si può ottenere su qualunque browser una simulazione realistica in 3D, renderizzata a 60 fps, del moto ondoso di un oceano.

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La corsa all'acqua lunare

Geek   20.11.12  

25 squadre e aziende sostenute da finanziamenti privati si contendono la ricerca, attraverso sonde e rover, di giacimenti di acqua sulla Luna e i 30 milioni di dollari del premio messo in palio da Google con il suo progetto Lunar X Prize.
Una vera e propria corsa all'acqua che potrebbe portare all'inizio della colonizzazione del nostro satellite naturale.

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Più acqua del previsto

Geek   21.04.12  

Secondo alcuni studi l'Africa galleggerebbe su un gigantesco serbatoio sotterraneo di acqua dolce.
Il volume totale presente nelle falde sarebbe 100 volte la quantità presente in superficie.

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Perdersi in un bicchier d'acqua

Res publica   21.11.09  

Carlo Scarpa cerca di fare chiarezza sulla riforma dei servizi pubblici locali e la tanto contestata "privatizzazione dell'acqua".

E' triste che qualcuno chiami tutto questo "la privatizzazione dell'acqua". E' cattiva informazione, ai limiti della mala fede.
Quello che si vuole è la messa a gara dei servizi. Se uno poi vuole mantenere la proprietà pubblica delle imprese lo può fare, ma queste devono dimostrare sul campo di valere almeno quanto quelle private. Si noti bene: le imprese pubbliche "brave" non avranno problemi, e in Italia per fortuna ne abbiamo diverse.
Il timore di qualcuno è che la presenza dei privati aumenti i prezzi, in particolare dell'acqua. No, a questa obiezione la risposta è semplice: se non si vogliono i privati allora si faccia una gara, e se l'impresa interamente pubblica farà veramente prezzi più bassi, allora il privato non passerà. Avremo una gestione privata solo se sarà il privato ad avere prezzi più bassi, ma allora il problema non esiste. Resta poi un’altra questione, che prescinde dalla proprietà pubblica o privata. Ovvero, il fatto che il settore idrico ha bisogno di investimenti immensi (decine di miliardi di euro già oggi previsti) e che i costi dovranno essere coperti da prezzi più alti. Ma questo resterà vero anche se il gestore è pubblico, ed è cosa nota da almeno quindici anni: la legge Galli è del 1994, quando al governo c'era Carlo Azeglio Ciampi; il provvedimento per l'adeguamento dei prezzi data al 1996, firmato da Antonio Di Pietro nel primo governo Prodi.

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