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I post con tag "Archeologia" archivio

Cosa c'è scritto sulla stele di Rosetta

Geek   09.12.22  

Tutti conoscono la stele di Rosetta e la sua fondamentale importanza per comprendere la lingua egizia, ma non tutti sanno qual era la sua funzione originale.
Ilona Regulski, curatrice della cultura scritta egiziana al British Museum di Londra, descrive le tre incisioni in demotico, geroglifico e greco e analizza il testo di questo decreto emesso nel 196 a.C. in onore del faraone Tolomeo V Epifane in occasione del primo anniversario della sua incoronazione.

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Visitare la Grande Piramide di Giza

Geek   30.11.22  
Necropoli di Giza
Necropoli di Giza

Inside the Great Pyramid regala un affascinante tour virtuale delle camere interne della Piramide di Cheope a Giza, tra cui la Camera del Re, la Camera della Regina e la camera inferiore che è posta nella roccia sotto la piramide stessa.

La tomba del faraone Cheope è la più antica delle sette meraviglie del mondo antico ed è stata l'edificio più alto del mondo per oltre 3.800 anni.
Il tour inizia con l'ingresso nella piramide attraverso un tunnel scavato nell'820 a.C dagli operai del califfo al-Ma Mun per esplorare l'interno del monumento, e presenta due opzioni di esplorazione.
La visita guidata utilizza immagini panoramiche a 360° per condurci all'interno della piramide e nelle tre camere. Questa visita include annotazioni che illustrano i passaggi e le stanze.
L'opzione esplorazione libera consente invece di adddentrarsi nella piramide e visitarla a piacimento.

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Le città perdute dell'Amazzonia

Geek   25.07.22  

Quando i primi esploratori europei arrivarono in Amazzonia nel XVI secolo, restarono affascinati dalle voci su una città d'oro nascosta da qualche parte nella foresta pluviale. La loro ricerca di El Dorado è durata oltre un secolo, ma ha portato solo a rovina e morte.
Per molto tempo gli esperti hanno pensato che l'Amazzonia fosse incapace di ospitare una civilità evoluta, ma a partire dalla fine del XX secolo gli archeologi hanno iniziato a studiare più da vicino il suolo della foresta. Scaando e mappando lunghi fossati e tumuli hanno potuto accertare che questi erano i segni di grandi insediamenti.
Da allora le scoperte di mura, fossati, piazze e strade che si collegavano ad altri insediamenti si sono succedute in tutta l'Amazzonia.

Questa è la storia delle città perdute dell'Amazzonia, raccontata da Vox.

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Breve guida agli acquedotti romani

Geek   20.04.22  

Vitruvio nel De architectura e Sesto Giulio Frontino nel De Aquaeducto Urbis Romae, descrivono i metodi di costruzione e manutenzione degli acquedotti, nonché i problemi, gli usi e gli abusi della rete idrica pubblica nella Roma dal I secolo a.C. al periodo imperiale.

Il primo acquedotto conosciuto di Roma riforniva una fontana situata nel mercato del bestiame della città, ma già nel III secolo a.C. l'urbe disponeva di undici acquedotti capace di sostenere una popolazione di oltre un milione di persone e fonti primarie dei numerosi bagni pubblici della metropoli.

Gli acquedotti romani spostavano l'acqua della gravità sia con canali e tubazioni sotterranee sia lungo le iconiche strutture ad arcate, assieme a una capillare rete di infrastrutture collegate, come vasche di sedimentazione, paratoie e serbatoi di distribuzione per regolare la fornitura secondo le necessità.

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Una rete neurale artificiale per comprendere le lingue antiche

Geek   05.04.22  

Le origini delle antiche iscrizioni sono spesso avvolte nel mistero. La scrittura scolpita nella pietra millenni fa può essere difficile da leggere e spesso mancano intere sezioni del testo.
Ora, grazie al machine learning, una rete neurale artificiale è stata addestrata a comprendere migliaia di iscrizioni esistenti per aiutare storici e archeologi a capire quando e da dove proviene uno testo, oltre a formulare ipotesi per riempire gli spazi mancanti con numeri e parole.

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I droni di Pompei

Geek   02.04.22  

Il Parco archeologico di Pompei ha iniziato a usare droni per ispezionare i resti della città in modo che i conservazionisti possano rilevare eventuali problemi occorsi alle fragili strutture e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori delle aree oggetto di recupero e restauro per gestire al meglio la sicurezza del personale del sito archeologico.

In questa prima fase di sperimentazione sono stati utilizzati il Leica BLK2FLY, il primo laser scanner volante in grado di effettuare scansioni 3D in autonomia, e SPOT di Boston Dynamics, il robot quadrupede che con agilità e autonomia si muove su diversi tipi di terreni, consentendo di automatizzare le attività di ispezione di routine e l'acquisizione dei dati in modo sicuro. SPOT è stato equipaggiato in due modalità rispettivamente con Leica BLKARC e con il sensore Spot CAM+.

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Il più antico trattato di pace conosciuto

Geek   21.03.22  
Tavolette del Trattato di Kadesh
Tavolette del Trattato di Kadesh

Sulle pareti del tempio di Karnak vicino a Luxor, in Egitto, e nel tempio del faraone Ramesse II a Tebe, ci sono incisioni che descrivono una grande battaglia contro il "Gran re di Khatti" e un trattato di pace stipulato con questo popolo. I geroglifici, conosciuti fin dall'antichità, furono tradotti per la prima volta da Jean-François Champollion all'inizio del XIX secolo, suscitando un rinnovato interesse nell'Antico Egitto in Occidente.
Nel 1858 gli archeologi scoprirono che il termine "Khatti" si riferiva agli Ittiti, antico popolo anatolico stanziato nella parte centrale dell'Asia Minore.
Nel 1906 l'archeologo Hugo Winckler, durante gli scavi tra le rovine fortificate di Bo?azkale in Turchia, scoprì i resti della capitale ittita, Hattusa. Tra le rovine del palazzo più grande furono ritrovate 10.000 tavolette di argilla scritte in cuneiforme che documentano molte delle attività diplomatiche degli Ittiti, tra cui anche le tavolette su cui era inciso un trattato il cui testo corrispondeva a quelli trovati sulle pareti dei templi egizi. Il più antico trattato di pace conosciuto, il Trattato di Kadesh, era tornato alla luce.

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Camminare come un diplodocus

Geek   11.03.22  

Un nuovo metodo di analisi delle impronte dei dinosauri ha cambiato il punto di vista degli archeologi su come camminavano i sauropodi.
In origine si ipotizzava che questi dinosauri dal lungo collo, come i brachiosauri, i diplodochi, gli apatosaurus, i brontosauri e i dreadnoughtus, camminassero come elefanti, in realtà i nuovi studi mostrano un'andatura più simile a quella degli ippopotami.

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La più antica mappa del cielo conosciuta

Geek   22.02.22  
Disco di Nebra
Disco di Nebra

Oggetto di culto e proto osservatorio astronomico risalente all'età del bronzo tra il 1700 a.C. e il 2100 a.C., il Disco di Nebra continua a suscitare interesse e curiosità.
Rinvenuto nel 1999 da alcuni tombaroli sul monte Mittelberg, vicino alla città di Nebra, in Germania, il disco mostra una rappresentazione della volta celeste, la più antica ritrovata.
Nei suoi 2 kg e 32 centimetri di diametro presenta una luna piena, le Pleiadi, una luna crescente, la barca solare, due archi che rappresentano aurora e tramonto e altre decorazioni.

Le interpretazioni di questo oggetto non sono univoche; il disco infatti potrebbe fungere sia da calendario per l'anno solare, dato che una volta posizionato sul Mittelberg si allinea perfettamente ai solstizi, alle fasi lunari e all'immaginario percorso notturno del Sole, tutte utili informazioni per stabilire i periodi più adatti ai lavori agricoli, sia a un manufatto intrinsecamente religioso che rappresenta un pantheon di simboli dal profondo valore spirituale.

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