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I post con tag "Bahrein" archivio

La via della riforma costituzionale

Res publica   16.01.12  

In Bahrein re Hamad tenta la strada della riforma costituzionale per placare i movimenti di protesta nel paese a quasi un anno dall'inizio dei primi moti.
Gli emendamenti proposti consegnerebbero più poteri al parlamento che avrebbe così la possibilità di controllare governo e finanze, introducendo un elemento inedito di democrazia rappresentativa nel paese arabo.

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I militari sauditi entrano in Bahrein

Res publica   14.03.11  

La dinastia sunnita dei Khalifa in Bahrein si trova da settimane in difficoltà in seguito alle manifestazioni in favore di una maggiore democrazia che hanno agitato la capitale Manama.
Ora a sostegno del regno intervengo direttamente centinaia di soldati sauditi e forze armate degli Emirati Arabi Uniti, sotto l'egida del Consiglio di Cooperazione del Golfo, per contribuire all'ordine pubblico e preservare gli obiettivi sensibili.

L'intervento, richiesto dagli stessi reali bahreniti, è stato definito dall'opposizione sciita un atto di guerra.

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Niente GP in Bahrein

Res publica   21.02.11  

La decisione è stata presa dal principe Salman bin Hamad bin Isa Al Khalifa che detiene i diritti del gran premio.
La cancellazione della prima gara del mondiale di Formula 1, in programma il 13 marzo, in seguito alle tensioni in atto nel paese manda in fumo milioni di euro già spesi da organizzatori, squadre e sponsor con buona pace di Bernie Ecclestone.

E' il rischio che si corre quando si sostituiscono gran premi storici per cercare nuovi opulenti lidi in paesi retti da regimi dittatoriali.

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Effetto domino

Res publica   17.02.11  

Manifestanti yemeniti a San'a

Manifestanti yemeniti a San'a

Carri armati presidiano le strade di Manama

Donne protestano contro il regime del Bahrein

Dottori a Manama protestano contro le violenze

Manifestanti libici contro Gheddafi

Gheddafi ha usato il pugno di ferro c'era da aspettarselo. L'amico fraterno del premier italiano ha represso nel sangue le manifestazioni contro il regime.
Sarebbero 15 i morti a Al Baida, centinaia i feriti e gli arresti in tutta la Libia.
La Giornata della collera si è trasformata nel giorno del massacro.
Un silenzio assordante giunge dal ministro Frattini e dal governo Berlusconi.

Una giornata di sangue iniziata con quattro morti a Pearl Square. La rotonda più famosa della penisola arabica è stata presa d'assalto dalla polizia disperdendo i contestatori. Le strade di Manama continua ad essere pattugliate da mezzi corazzati, mentre anche i medici protestano contro le violenze.

Si intensifica la protesta nello Yemen. San'a e Aden si sono nuovamente svegliate sotto fitte sassaiole e un nuovo carico di morti.

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Il massacro di Pearl Square

Res publica   17.02.11  

Un manifestante ferito negli scontri di Pearl Square

Precipita la situazione in Bahrein dove tra i manifestanti di Pearl Square si contano già quattro morti dopo l'assalto della polizia.
Intanto lunghe file di mezzi corazzati e carri armati si spostano per le strade di Manama.

Il Guardian segue la rivolta liveblogging, in attesa di capire come evolveranno gli eventi anche a Tripoli e in tutta la Libia, dove per oggi è stata convocata la Giornata della collera che segue le drammatiche avvisaglie di ieri a Bengasi.

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Da Teheran al Bahrein

Res publica   15.02.11  

Ieri altre manifestazioni popolari hanno sconvolto il mondo arabo.

Due i morti a Manama, capitale del Bahrein. Da anni la maggioranza sciita del piccolo arcipelago nel Golfo Persico mal sopporto la dinastia sunnita al potere.

A Teheran le opposizioni tornano a scendere compatte in piazza Enghelab dopo le imponenti manifestazioni del 2009.
La protesta, non autorizzata dal regime iraniano e ispirata ancora dai leader Mousavi e Karroubi, si è scontrata con la determinazione della polizia.
Le strade della capitale, ma non solo, si sono trasformate in un ennesimo teatro di battaglia. Alla fine della giornata si registrava un morto e 250 persone arrestate.
Oggi dai banchi parlamentari la maggioranza conservatrice ha invocato la forca per i responsabili degli scontri.

Intanto nello Yemen, il paese più povero della penisola arabica, cresce il malcontento verso il regime di Saleh e si prosegue a manifestare da San'a ad Aden.

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