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I post con tag "Biologia" archivio

La difficile discesa alpina di una rana per riprodursi

Geek   03.12.23  

Nelle Alpi, un maschio di rana comune esce dall'ibernazione, single e pronto a socializzare. Ma tutti sappiamo che il corso dell'amore non è mai tranquillo e questo è particolarmente vero quando devi combattere contro predatori, pendii ghiacciati e molta concorrenza.
In questo divertente filmato tratto dalla serie Planet Earth III, della BBC, David Attenborough racconta la precipitosa discesa di questa rana insieme ad altri maschi verso la pozza di riproduzione, dove le femmine della specie lo attendono dopo l'ibernazione invernale. Sfortunatamente, il nostro eroe incappa in qualche imprevisto ghiacciato e devia molto dalla sua traiettoria. Arriva in ritardo e sta per rinunciare quando vede un'ultima femmina ritardataria. È amore a prima vista.

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L'evoluzione della Terra in 4 miliardi e mezzo di anni

Geek   13.11.23  

Kurzgesagt ha ripercorso gli ultimi 4 miliardi e mezzo di anni di evoluzione del nostro pianeta.
Ogni secondo nel video rappresenta un milione di anni e in un'ora l'animazione abbraccia ciascuno dei quattro eoni geologici della Terra, Hadeano, Archeano, Proterozoico e Fanerozoico.

L'inizio della storia della Terra è segnato dall'eone Hadeano, che rappresenta un periodo estremamente violento e caotico, in cui il nostro pianeta era ancora in formazione. Successivamente, l'eone Archeano ci mostra il fiorire delle prime forme di vita, organismi unicellulari che hanno iniziato a popolare l'oceano primordiale. È un'immagine affascinante del nostro passato lontano, quando la vita era ancora nelle sue fasi iniziali.
Il Proterozoico è un eone che ci offre uno sguardo sullo sviluppo di organismi più complessi, come le prime piante e gli invertebrati marini. Questo periodo è caratterizzato da cambiamenti significativi nell'atmosfera e nell'ambiente terrestre, che hanno aperto la strada all'evoluzione di forme di vita sempre più sofisticate.
Infine, l'eone Fanerozoico ci porta ai giorni nostri, mostrandoci la diversità e la complessità della vita sulla Terra. Le varie ere, periodi, epoche ed età in questo eone sono testimoni di eventi importanti come l'estinzione dei dinosauri, l'evoluzione dei mammiferi e, infine, l'avvento dell'umanità.

Attraverso questa straordinaria animazione, Kurzgesagt ci offre un'occasione unica per riflettere sulla scala dei tempi geologici e sulla complessità dei processi che hanno portato alla formazione del nostro pianeta e alla diversità della vita che ospita.

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Gli xenobot e il futuro della medicina rigenerativa

Geek   01.10.23  

Il biologo Michael Levin propone un approccio alternativo alla medicina rigenerativa che coinvolge la comunicazione con le cellule per innescare associazioni specifiche e indurre cambiamenti nei tessuti, immaginando un futuro in cui la biomedicina si basi meno sulla chimica e assomigli di più alla scienza comportamentale.

Sfruttando le competenze innate delle cellule, Levin ritiene che i ricercatori possano ottenere risultati complessi senza microgestione e dimostra ciò attraverso la rigenerazione delle zampe di rana semplicemente spingendo le cellule verso lo stato rigenerativo.
Big Think descrive gli xenobot, bio-robot semi-sintetici formati da cellule della pelle di rana che si auto-assemblano. Questi xenobot sono fondamentali per la medicina rigenerativa del futuro, con il potenziale per creare soluzioni a difetti congeniti, riprogrammare i tumori e persino creare nuovi organi.

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Il processo evolutivo dei colibrì

Geek   10.09.23  

Moth Light Media ripercorre l'evoluzione dei colibrì raccontando come questi straordinari piccoli uccelli siano arrivati a essere le creature affascinanti e insolite che conosciamo oggi.
La storia dell'evoluzione dei colibrì riguarda il modo in cui essi hanno sfruttato i vantaggi di bere una bevanda energetica naturale e successivamente si sono evoluti dotandosi di caratteristiche peculiari per combattere gli svantaggi che li caratterizzano.

Oggigiorno i colibrì si trovano solo nel continente americano, ma un fossile di oltre 30 milioni di anni è stato scoperto nel sud della Germania ed è il più antico fossile di colibrì conosciuto.
Questo reperto fossile ci offre un'importante finestra sul passato, permettendoci di comprendere meglio il percorso evolutivo.
I colibrì sono noti per le loro abilità di volo straordinarie, con ali che battono così rapidamente da essere quasi invisibili a occhio nudo. Questa caratteristica è stata fondamentale per la loro sopravvivenza, poiché consente loro di nutrirsi del nettare dei fiori, che rappresenta una fonte di energia essenziale per questi piccoli uccelli. La loro dipendenza da questa risorsa ha portato a un'evoluzione specializzata delle loro lingue, permettendo loro di estrarre il nettare in modo efficiente.
Ma l'evoluzione delle caratteristiche dei colibrì non si è limitata solo alle ali e alla lingua. Essi hanno sviluppato corpi compatti e leggeri, adattati per il volo agile e veloce. Inoltre, hanno un metabolismo incredibilmente elevato per sostenere il loro stile di vita energico, che richiede un consumo costante di cibo.

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L'evoluzione dei cani da slitta nell'Artico

Res publica   04.09.23  

Il biologo Shane Campbell-Staton, su PBS Terra, esamina l'incredibile atletismo dei cani da slitta, la loro perfetta adattabilità all'ambiente freddo e l'incredibile legame che hanno con gli esseri umani.
Sopravvivere attraversando i paesaggi artici non è solo una questione di forza muscolare, ma anche di intelligenza. Il legame tra gli esseri umani e i cani da slitta va oltre la forza fisica.
È una testimonianza della nostra intelligenza condivisa e delle potenzialità del lavoro di squadra. È la storia dell'evoluzione dei cani da slitta e degli inuit attraverso i millenni.

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L'evoluzione degli elefanti influenzata dalla caccia

Geek   25.08.23  

Il biologo evoluzionista Shane Campbell-Staton esplora su PBS Terra l'impatto della caccia sull'evoluzione degli elefanti.
La ricerca ci mostra come la caccia abbia avuto un impatto significativo sulla genetica di questi grandi mammiferi, mettendo in evidenza come le azione di una specie possano influenzare direttamente la diversità biologica e l'evoluzione di altre specie.

In un'epoca in cui la sostenibilità e la conservazione sono temi fondamentali, questo video ci spinge a considerare il nostro impatto come individui e come società. Ci invita a esplorare i modi in cui possiamo contribuire a un futuro più equilibrato e sostenibile per tutte le forme di vita sulla Terra.

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L'estinzione del megalodonte

Geek   06.07.23  

Il megalodonte è stato uno dei più grandi predatori marini di tutti i tempi, con una lunghezza massima di circa 15 metri, vissuto dal Miocene al Pliocene tra 13,6 e 4,2 milioni di anni fa. I suoi denti erano grandi come la mano di un uomo adulto e potevano facilmente tranciare la carcassa di una balena, capaci di esercitare una pressione mascellare di 500 kg/cm.
Nonostante la sua impressionante taglia, il megalodonte si estinse circa 3,5 milioni di anni fa. Quella che resta della sua presenza è rappresentato in massima parte dai suoi denti perché, come gli squali, tendeva a cambiarli durante tutto l'arco della vita, lasciandoci dunque un grande quantità di fossili.

Come raccontano Jack Cooper e Catalina Pimiento, su TED-Ed, la scomparsa del megalodonte ha avuto un impatto significativo sull'ecosistema marino. Con il suo predatore principale scomparso, le altre specie di squali e mammiferi marini hanno avuto l'opportunità di crescere e prosperare.
Questo ha portato a una maggiore diversità di predatori marini e a una competizione più intensa per le risorse alimentari disponibili.

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Anche i polpi sognano

Geek   06.07.23  

Nature riporta che gli scienziati hanno scoperto la capacità dei polpi di sognare.
Sono stati infatti osservati dei particolari schemi di cromatofori che si muovono sulla loro pallida pelle mentre dormono. I ricercatori si sono soffermati anche sull'attività REM, il movimento rapido degli occhi durante il sonno, e hanno rilevato l'attività neurale attraverso registrazioni cerebrali, notando somiglianze con lo stato di sonno umano.

Questo è un risultato davvero sorprendente, poiché questo cefalopodi appartengono a una classe di animali molto diversa dai mammiferi. Tuttavia, nonostante milioni di anni di evoluzione separino i due gruppi, gli scienziati hanno trovato notevoli somiglianze tra il sonno dei polpi e quello degli esseri umani e degli altri vertebrati.

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Il mimetismo del calamaro di vetro

Geek   30.06.23  

Il Monterey Bay Aquarium Research Institute racconta come il calamaro di vetro, che vive a grandi profondità, utilizzi un mantello invisibile che cambia colore per nascondersi alla vista dei possibili predatori. Come altri cefalopodi, il calamaro di vetro possiede dei cromatofori che gli permettono di mimetizzarsi nell'oscurità della zona crepuscolare dell'oceano.
Ma questa non è la sua unica difesa; quando la sua copertura salta e il pericolo è imminente, il calamaro di vetro può emettere un getto d'inchiostro nell'acqua che gli consentirà di guadagnare ulteriore tempo per fuggire.

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Da dove vengono le creature leggendarie

Wow   29.05.23  

Anche le leggende più stravaganti sui criptidi possono essere ricondotte a esperienze reali che hanno fatto da base per una buona storia, in qualche luogo e in qualche momento. E come ogni buona storia tenderà a diventare sempre più grande e dettagliata a ogni nuova narrazione.
Abbiamo una certa familiarità con gli artisti medievali che cercavano di rappresentare animali esotici senza averli mai visti, basandosi solo su testimonianze di seconda mano. Questo stesso processo potrebbe essere alla base di molte creature leggendarie.
In fondo una serie di narratori poco affidabili può facilmente trasformare un fenomeno naturale in una fantastica fiaba.

Weird History analizza una serie di creature mitologiche, dai ciclopi ai vampiri e agli unicorni, collegandoli a spiegazioni plausibili, mostrando quanto si facile lascirsi trasportare dal mondo reale e quello immaginario e viceversa.
Ad esempio, la leggenda del cyclope potrebbe essere stata tratta da osservazioni di scheletri di elefanti o di altri animali giganteschi, che in epoca antica erano molto più rari e misteriosi di oggi. Invece, la figura del vampiro potrebbe essere stata ispirata da malattie come la tubercolosi, che causavano sintomi come pallore, magrezza e sensibilità alla luce. In entrambi i casi, la leggenda ha amplificato e trasformato l'esperienza reale in qualcosa di straordinario e fantastico.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che le leggende non sono solo il prodotto di malintesi o fraintendimenti. Spesso, nascono dalla necessità di dare un senso al mondo che ci circonda, di spiegare ciò che non riusciamo a comprendere razionalmente. In questo senso, le leggende possono essere considerate come una sorta di metafora della realtà, che ci permette di affrontare le sfide e le incertezze della vita in modo più profondo e significativo.
Per esempio, la figura dell'unicorno potrebbe essere stata creata per rappresentare la purezza e la bellezza dell'anima umana, o per simboleggiare la speranza e la ricerca della felicità. In questo caso, la leggenda non si limita a riferirsi a un evento reale, ma diventa un modo per esprimere un valore o un'idea più profonda.

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