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I post con tag "Costituzione Europea" archivio

Costituzione Europea il sì del Psf

Res publica   02.12.04  

Il sondaggio interno al Partito socialista francese ha conseguito il 59% di voti favorevoli alla rattifica della Carta costituzionale europea.

Il segretario socialista, Francois Hollande, grazie questa vittoria diventa l'uomo forte del partito, contro Laurent Fabius, che sosteneva il fronte del no.

Hollande ha poi chiesto a Chirac di indire un referendum nazionale per evitare strumentalizzazioni politiche.

Il presidente della Commissione Ue, Barroso, ritiene il voto "un buon segnale" in vista della ratifica del Trattato costituzionale europeo in Francia.

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Istituzioni, ruoli e regole nella nuova UE

Res publica   29.10.04  

L'EuroparlamentoPARLAMENTO EUROPEO Esercita, insieme al Consiglio, le funzioni legislative e di bilancio. Elegge il presidente della Commissione e ratifica la nomina del ministro degli esteri e dei commissari. Vede aumentati i suoi poteri di co-decisione ed ha l'ultima parola su tutte le spese dell'Unione. E' composto da un massimo di 750 membri. Gli stati, in base alla popolazione, avranno un minimo di sei deputati ed un massimo di 96.

CONSIGLIO EUROPEO Tale organismo viene ora istituzionalizzato. Ha l'incarico di dare all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e definire orientamenti e priorità politiche generali. Non esercita alcuna funzione legislativa. E' composto dai capi di stato e di governo degli stati membri, dal suo presidente e da quello della Commissione. Il ministro degli esteri partecipa ai lavori.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO Novità introdotta dalla Costituzione: presiede i lavori del Consiglio europeo, ne assicura preparazione e continuità. Ha la rappresentanza esterna dell'Unione "senza pregiudizio delle responsabilità del ministro degli esteri". E' eletto dal Consiglio europeo per un mandato di 30 mesi, rinnovabile una volta. Può far parte di altre istituzioni europee, non può avere mandati nazionali.

CONSIGLIO DEI MINISTRI Insieme all'Europarlamento svolge funzioni legislative e di bilancio. E' composto da un rappresentante di ogni stato membro a livello ministeriale per ciascuna delle sue formazioni. Ad eccezione di quello Esteri la presidenza di ogni consiglio viene fatta a rotazione ugualitaria da un gruppo di tre paesi per diciotto mesi.

COMMISSIONE EUROPEA Promuove l'interesse generale europeo e prende le iniziative appropriate a tale fine. Verifica il rispetto della Costituzione e l'applicazione del diritto dell'Unione sotto il controllo della Corte di giustizia. Promuove ogni atto legislativo salvo quelli per cui la Costituzione dispone altrimenti. Assicura la rappresentanza esterna dell'Unione tranne su politica estera e difesa comune, promuove la programmazione annuale e pluriennale. E' composta da un commissario per ogni stato membro fino alla seconda legislatura dopo l'approvazione della Costituzione. Successivamente (presumibilmente dal 2014) i suoi componenti saranno ridotti ai due terzi degli stati membri, salvo diversa decisione presa all'unanimità dal Consiglio europeo.

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE Definisce gli orientamenti nel quadro in cui la Commissione esercita la sua missione, sceglie i commissari, può nominare dei vicepresidenti della Commissione. E' eletto dall'Europarlamento su proposta del Consiglio europeo.

MINISTRO DEGLI ESTERI Contribuisce all'elaborazione di una politica estera, di sicurezza e di difesa comune. Presiede il Consiglio affari esteri. E' vicepresidente della Commissione. Viene eletto dal Consiglio europeo d'accordo con il presidente della Commissione e con ratifica dell'Europarlamento.

PROCEDURE LEGISLATIVE La Costituzione provvede ad una drastica riduzione. Erano oltre venti sono state limitate ad un terzo.

CORTE DI GIUSTIZIA Assicura il rispetto dei diritti nell'interpretazione e l'applicazione della Costituzione. Comprende anche il tribunale di grande istanza ed i tribunali speciali. E' formata da un giudice per ogni stato membro.

MAGGIORANZA QUALIFICATA A partire dal 2009 sara' basata sul 55 per cento degli stati membri, con un minimo transitorio di quindici che rappresentino almeno il 65 per cento della popolazione complessiva. Quando le decisioni riguardano provvedimenti che non sono proposti dalla Commissione o dal ministro degli esteri, per la maggioranza occorrono il 72 per cento degli stati, pari ad almeno il 65 per cento della popolazione. Resta il diritto di veto in tema di fiscalità e ci sono formule di maggioranza diverse per la cooperazione giudiziaria, la politica sociale sociale e quella estera. Sono facilitate, in alcuni settori, le cooperazioni rafforzate.

GOVERNANCE ECONOMICA La Costituzione attribuisce più poteri alla Commissione nella sorveglianza dei conti pubblici nella sola fase di verifica di deficit eccessivo, ma non in quella sulle misure per ridurlo. Ai paesi dell'eurozona è attribuito il potere di valutare l'ingresso di nuovi membri in Eurolandia. Viene allegata una dichiarazione in cui si riafferma l'impegno a rispettare il dettato del Patto di stabilità.

DIRITTO DI INIZIATIVA POPOLARE Se un milione di cittadini europei, suddivisi su un numero di paesi ancora da determinare, lo richiede, la Commissione sarà invitata ad adottare un' iniziativa legislativa.

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Preambolo della Costituzione Europea

Res publica   29.10.04  

Il libro delle firmeISPIRANDOSI alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, e dello Stato di diritto;

CONVINTI che l'Europa, ormai riunificata dopo esperienze dolorose, intende avanzare sulla via della civiltà, del progresso e della prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;

PERSUASI che i popoli d'Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;

CERTI che, "Unita nella diversità", l'Europa offre ai suoi popoli le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;

RISOLUTI a proseguire l'opera compiuta nel quadro dei trattati che istituiscono le Comunità europee e del trattato sull'Unione Europea, assicurando la continuità dell'acquis comunitario;

RICONOSCENTI ai membri della Convenzione europea di aver elaborato il progetto della presente Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d'Europa,

(segue elenco dei firmatari)

I QUALI, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono.

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Firmata a Roma la Costituzione Europea

Res publica   29.10.04  

Sala degli Orazi e Curiazi in CampidoglioAlle 11:58 in punto, con due minuti di anticipo rispetto al programma, nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio (dove nel 1957 fu firmato il Trattato di Roma), i rappresentanti dei 25 Paesi dell'Unione hanno firmato la nuova Costituzione Europea.

Il primo Stato membro a firmare è stato il Belgio, l'ultimo il Regno Unito. Anche Bulgaria, Romania e Turchia hanno apposto la loro firma, ma non sulla Costituzione, bensì solo sull'Atto finale.

La cerimonia si è chiusa con le note dell'inno europeo, l'"Inno alla Gioia".

Molti dei discorsi si sono soffermati sul futuro iter del processo di integrazione europea: per il premier olandese Jan Peter Balkanende "questa nostra firma non è una conclusione, è una nuova partenza". E Romano Prodi, presidente uscente della Commissione europea, ha rilevato come la firma non sia un punto di arrivo.

"Nei prossimi mesi i governi dovranno impegnarsi per ottenere la ratifica del nuovo trattato da parte dei parlamenti o dei popoli: sono decisioni che non possiamo dare per scontate".

Parole trionfanti anche dal presidente dell'Europarlamento, lo spagnolo Josep Borrell: "Torniamo a Roma dopo aver scritto la storia di un successo: la riunificazione del continente, la pace tra le nostre nazioni, l'integrazione delle loro economie la solidarietà con le regioni e i paesi piu' arretrati".

E guardando al futuro, il presidente designato della Commissione Josè Manuel Durao ha rilanciato la palla ai governi: "Adesso tocca a loro ottenere la ratifica del trattato costituzionale" e "non si tratta di una decisione che si possa dare per scontata", dunque l'auspicio è che "i governanti e i popoli d'Europa" siano ora "all'altezza delle sfide cui noi tutti ci troviamo di fronte".

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