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I post con tag "Crimea" archivio

Approfondire la crisi ucraina

Res publica   04.09.14  

Dalle proteste che hanno rovesciato il presidente Yanukovych all'annessione russa della Crimea, fino all'intervento delle truppe di Mosca in supporto ai ribelli secessionisti filo-russi. La crisi ucraina su Vox, in 25 pagine.

This all began as an internal Ukrainian crisis in November 2013, when President Viktor Yanukovych rejected a deal for greater integration with the European Union (here's why this was such a big deal), sparking mass protests, which Yanukovych attempted to put down violently. Russia backed Yanukovych in the crisis, while the US and Europe supported the protesters.

Since then, several big things have happened. In February, anti-government protests toppled the government and ran Yanukovych out of the country. Russia, trying to salvage its lost influence in Ukraine, invaded and annexed Crimea the next month. In April, pro-Russia separatist rebels began seizing territory in eastern Ukraine. The rebels shot down Malaysian Airlines flight 17 on July 17, killing 298 people, probably accidentally. Fighting between the rebels and the Ukrainian military intensified, the rebels started losing, and, in August, the Russian army overtly invaded eastern Ukraine to support the rebels. This has all brought the relationship between Russia and the West to its lowest point since the Cold War. Sanctions are pushing the Russian economy to the brink of recession, and more than 2,500 Ukrainians have been killed.

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Salutiamo gli amici della Novorossiya (volevo dire Ucraina orientale)

Res publica   17.04.14  

Ovviamente ci siamo assicurati che il referendum si svolgesse in maniera onesta. Quindi sì, le nostre truppe erano dietro alle milizie di autodifesa in Crimea.

Putin, intervistato da Itar Tass, tra le altre provocazioni rivolte all'Ucraina ha ammesso per la prima volta l'intervento delle forze armate russe in Crimea.
Ricordate? Quegli uomini a volto coperto, equipaggiati con armi e divise dell'esercito russo erano... guarda caso... soldati russi.

Il primo caso al mondo di un referendum per la annessione autodeterminazione di una regione tenuto sotto la minaccia protezione di milizie di un esercito straniero da quella volta in Ostmark Austria.

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Perché la Crimea non è il Kosovo (secondo il Kosovo)

Res publica   16.04.14  

La perfetta sintesi di Enver Hoxhaj, ministro degli Esteri del Kosovo intervistato da La Stampa, sulla crisi ucraina, sul perché la Crimea non è paragonabile alla soluzione Kosovo (se ne parlava qui) e sul futuro del paese nell'Unione Europea insieme alla Serbia.

Ciò che accade in Crimea è nient'altro che occupazione e aggressione nei confronti di un territorio indipendente di un altro Paese, l'Ucraina. [...] C’è una lunga lista di argomenti che mostrano come il Kosovo e la Crimea non siano paragonabili: nella Yugoslavia il Kosovo era uno stato come la Grecia, la Slovenia, il Montenegro, la Bosnia, la Macedonia, e come tutti questi Stati aspirava a un'autonomia. L'Ucraina è uno Stato, la Yugoslavia era una federazione, in Kosovo sono stati commessi crimini di guerra, e solo per questo la Nato decise di intervenire senza l'autorizzazione del Consiglio di Sicurezza. Ma a parte questi eventi tragici, il Kosovo è stato posto sotto la giurisdizione delle Nazioni Unite. Noi abbiamo avuto la nostra indipendenza in conformità con la corte di Giustizia internazionale e con il diritto internazionale.

[...] Bisogna avere la forza di guardare oltre le crisi, ogni paese del Mondo, dall'Asia all'Africa, attraversa crisi più o meno gravi e profonde. Ma l'Europa deve tenere alti i suoi valori, e in particolare una "cultura della speranza". E' la speranza che fa sì che le cose cambino, che le leadership si strutturino. L'Europa è il più importante potere di riferimento per indicare la strada alla modernizzazione degli Stati. Non è quello che sta facendo la Russia ora, per intenderci.

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Il contro-referendum dei tatari in Crimea

Res publica   30.03.14  

Congresso della comunità tatara in Crimea

La comunità dei tatari di Crimea vuole indire un referendum per l'autonomia dopo l'annessione della penisola ucraina alla Russia.

Durante la seconda guerra mondiale, l'intera popolazione tatara della Crimea fu vittima della politica di oppressione staliniana. Nel 1944 furono infatti accusati di collaborazionismo coi nazisti e furono deportati in massa nelle regioni dell'Asia centrale e in altre parti dell'Unione Sovietica. Un gran numero morì per malattia e malnutrizione, solo in pochi riuscirono ad adattarsi alle nuove condizioni di vita. Anche se un decreto sovietico del 1967 si premurò di far cessare l'esilio forzato dei Tatari il governo non fece nulla per facilitare il loro ristanziamento in Crimea e per risarcirli delle proprietà perse.

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La telefonata bipolare di Putin

Res publica   28.03.14  

Il comunicato della Casa Bianca sulla telefonata tra Putin e Obama

Il comunicato del Cremlino sulla telefonata tra Putin e Obama

Putin ha telefonato al presidente Obama per cercare una soluzione diplomatica alla crisi in Crimea segno delle sanzioni e dell'isolamento internazionale, ma sul comunicato rilasciato sul sito del Cremlino si legge una differente interpretazione con tanto di accenno colonialista verso la Transnistria, la striscia di territorio filo-russa della Moldavia e de facto indipendente sebbene non riconosciuta da nessun membro delle Nazioni Unite.

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Le Nazioni Unite condannano l'annessione della Crimea

Res publica   27.03.14  

La votazione sulla Crimea alle Nazioni Unite

Con 100 voti a favore, 11 contrari e 58 astenuti l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione non vincolante nella quale si condanna il referendum in Crimea e l'annessione russa della penisola.
Tra i dieci sostenitori della Russia si annoverano alcune tra le più acclamate dittature e oligarchie mondiali: Siria, Corea del Nord, Venezuela, Bielorussia, Cuba, Bolivia, Armenia, Sudan, Nicaragua e Zimbabwe. Il club Putin.

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