Il primo giorno della Croazia in Europa
I numeri della Croazia, ventottesimo stato ad entrare a far parte dell'Unione Europea, in infografica.
I numeri della Croazia, ventottesimo stato ad entrare a far parte dell'Unione Europea, in infografica.
Emozioni, sorprese, sensazioni, squadre materasso, glorie senza età nella prima giornata della fase a gironi di Euro 2012.
Il 22 gennaio i croati voteranno per confermare l'adesione all'Unione Europea che scatterà da luglio di quest'anno.
La crisi finanziaria non ha smorzato l'entusiasmo degli elettori di quello che sarà il 28esimo stato dell'Unione.
I sondaggi non prevedono sorprese. Sia Kukuriku, la coalizione di centrosinistra al governo, sia HDZ e la Chiesa cattolica condividono la campagna per sostenere il fronte del sì.
La Croazia firma il trattato di adesione all'Unione Europea. A luglio del 2013 ne diverrà il 28esimo stato, il secondo dei Balcani.
La vittoria del centro sinistra di Zoran Milanovic, a quattro giorni dalla firma del trattato di adesione all'Unione Europea, segna per la Croazia la consapevolezza che un disegno fortemente europeista è imprescindibile nonostante la crisi e i dubbi che essa solleva.
L'Unione resta un approdo naturale e prioritario per chi ha a cuore la costruzione di un continente basato su valori e interessi comuni.
La Commissione Europea ha dato il via libera all'ingresso dela Croazia nell'Unione Europea.
Il paese dal primo luglio 2013 diverrà il 28esimo membro e la seconda nazione dell'ex Jugoslavia a entrare nella comune casa europea.
In Slovenia hanno vinto i favorevoli al referendum che permette l'accordo con la Croazia per aprire un arbitrato internazionale che possa trovare una soluzione al contenzioso marittimo che divide i due paesi balcanici.
Il popolo sloveno ha voluto dare la sua risposta definitiva su una controversia che si protrae da molto prima dello scoppio della guerra jugoslava nella metà degli anni novanta.
Ora la Croazia è ad un passo dall'Unione Europea.
Entrambi i paesi hanno dimostrato di saper andare oltre i propri egoistici interessi nazionali per il bene comune e nell'interesse della casa europea.