Il Costa Rica ripensa la sua strategia di disarmo
Qualche mese fa truppe del Nicaragua hanno sconfinato nel territorio del Costa Rica attraverso il fiume San Juan. I cinquanta militari si sono accampati sull'isola Calero al centro di controversie territoriali.
L'episodio causò una crisi diplomatica che investì tutto il centro America.
Il Nicaragua di Ortega diede la colpa a errori cartografici imputabili a Google Maps durante una normale missione contro il narcotraffico.
Secondo gli analisti la verità è da ricercare nel tentativo di Ortega di polarizzare l'attenzione del suo paese a un anno dalle elezioni presidenziali, alle quali è ricandidato per un nuovo mandato nonostante il divieto costituzionale.
Ora in Costa Rica - smilitarizzata da sessantadue e per questo da molti definita la "Svizzera del centro America" - si discute se non sia il caso di dotarsi nuovamente di un esercito per proteggere i propri confini.
Una decisione che potrebbe rivelassi catastrofica per la stabilità regionale e per la filosofia del disarmo.