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La notte magica del "divano mondiale"

Res publica   10.07.06  

L'Italia Campione del Mondo per la quarta voltaMancono 22 minuti e la finale mondiale di Roma è a un passo...
Ma Olarticoechea scende sulla fascia, crossa. Zenga esce a farfalle e Caniggia insacca facendo svanire la gioia di un bambino davanti ad una tv più grande di lui.
Nei supplementari l'espulsione di Giusti e poi quel cartellino che darebbe la via degli spogliatoi anche per Dezotti, ma poi il signor Vautrot ci ripenserà...
Non successe niente di più a parte gli otto minuti di recupero del primo tempo supplementare.
Poi Pizzul annunciò quel "è la lotteria dei rigori..."

L'avventura di quell'estate italiana finì tra i piedi di Serena e le mani di Goycochea, consegnando all'Italia solo lo spettro dei calci di rigore che per ancora troppi anni ci avrebbe negato sogni di vittoria.

A diciassette anni da quel maledetto 3 Luglio, in casa di chi aveva vinto Italia '90, si deve sfatare la sorte e quell'avversario che pare imbattibile dal '98.

Si parte male, Materazzi atterrà Malouda e Zidane si piazza a pochi metri dal dischetto.
Zizou prova il cucchiaio, Buffon è già a terra e la palla si stampa sulla traversa, ma ricadendo oltrepassa di poco la linea.
La Francia è in vantaggio.

Il "divano" tiene. Non possiamo perdere, non così. Non è giusto, non di nuovo.
Bastano dodici minuti, Pirlo batte un calcio d'angolo e Materazzi salta più in alto di tutti buttandola alle spalle di Barthez.
L'antieroe corre inseguito dai compagni con quelle bracce in alto a ritagliarsi una fetta di cielo.

Da lì in poi è solo Francia, Zidane, Henry, Malouda, Ribery, Vieira. Da noi solo Toni si distingue in due occasioni traversa e gol negato per fuorigioco di De Rossi.

Anche questa volta non bastano 90 minuti.
Il "divano mondiale" freme, spera, s'incazza contro il non gioco dell'Italia e quel maledetto destino che sembra avverso anche nello splendore dell'Olympiastadion.

104' Zizou gran colpo di testa e Buffon ci mette la mano. Per oggi basta goal.
Pochi minuti dopo si scatena la follia. Il "divano mondiale" (allargato a Franco, tifoso brasiliano) ha appena concluso una discussione sulla grandezza del giocatore berbero.
Le telecamere inquadrano Materazzi a terra, tutti i giocatori si avvicinano, non si capisce cosa stia succedendo.
Guardalinee e terzo uomo confabulano, poi dalla regia arriva il filamato che ci lascia senza parole.
Materazzi e Zidane si allontanano dall'area dopo l'ultima azione, parlano. Zinedine si volta, si avvicina all'azzurro e gli sferra una testa in pieno sterno.
Il signor Helizondo non ha scelta, torna verso il francese ed estrae il rosso. Inqualificabile il gesto di un campione pulito, intelligente, ma che ogni tanto si lascia andare. Un gesto che macchierà tutta la sua straordinaria carriera.

Si riparte contro dieci, ma non basta gli italiani non hanno più benzina.
Ed è di nuovo "lotteria".

I nostri rigoristi sono: Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso.
Il giudizio su De Rossi è unanime, non doveva giocare e non doveva tirare dal dischetto. Irrilevante la sua trasformazione dagli undici metri.
Segna per primo Pirlo.
Tocca a Wiltord, vi ricordate il 2000? Segna. E' 2 - 2.
Materazzi a fil di palo e l'Italia di nuovo davanti.
Trezeguet dal dischetto. Pingo: "Lo sbaglia." Bomba, traversa, la palla rimbalza appena prima della linea di porta.
De Rossi... Goal! Pirlo abbraccia Cannavaro. Siamo 4 - 2.
Abidal, quello che non si vede mai, ma che al momento giusto c'è. Non si fa pregare, Buffon da una parte la palla dall'altra. 4 - 3.
Del Piero. Mezzo "divano" è con lui, l'altra metà non guarda. Destro potente, 5 - 3! Ci siamo maledizione, ci siamo! Ora non possiamo più permetterci di sbagliare.
E' la volta di Sagnol. Non fallisce. 5 - 4.
Il "divano" trattiene il respiro. Grosso, la palla tra le mani. "Fai la cosa giusta!" Sinistro incrociato di piatto nell'angolo, Barthez piange.

E allora capiamo. I campioni siamo noi, non c'è posto per i perdenti.
Il "divano mondiale" scioglie in un abbraccio la follia e negli occhi solo la voglia di vincere. La Coppa è nostra.

Grazie Gianna, grazie Edo! Ci abbiamo messo un po', ma alla fine...

Forse non sarà una canzone
a cambiare le regole del gioco
ma voglio viverla cosi quest'avventura
senza frontiere e con il cuore in gola

E il mondo in una giostra di colori
e il vento accarezza le bandiere
arriva un brivido e ti trascina via
e sciogli in un abbraccio la follia

notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana

e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più

Quel sogno che comincia da bambino
e che ti porta sempre più lontano
non è una favola e dagli spogliatoi
escono i ragazzi e siamo noi

notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana

e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più

notti magiche
inseguendo un goal (inseguendo un goal)
sotto il cielo
di un'estate italiana... na... na... na....

e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
un'avventura

un'avventura in più
un'avventura gooooooooaaaaaallllllll!

I campioni del mondo:

Allenatore

  • LIPPI Marcello

Portieri

  • 01 BUFFON Gianluigi
  • 12 PERUZZI Angelo
  • 14 AMELIA Marco

Difensori

  • 02 ZACCARDO Cristian
  • 03 GROSSO Fabio
  • 05 CANNAVARO Fabio
  • 06 BARZAGLI Andrea
  • 13 NESTA Alessandro
  • 19 ZAMBROTTA Gianluca
  • 22 ODDO Massimo
  • 23 MATERAZZI Marco

Centrocampisti

  • 04 DE ROSSI Daniele
  • 08 GATTUSO Gennaro
  • 10 TOTTI Francesco
  • 16 CAMORANESI Mauro
  • 17 BARONE Simone
  • 20 PERROTTA Simone
  • 21 PIRLO Andrea

Attaccanti

  • 07 DEL PIERO Alessandro
  • 09 TONI Luca
  • 11 GILARDINO Alberto
  • 15 IAQUINTA Vincenzo
  • 18 INZAGHI Filippo

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La semifinale vista dal "divano mondiale"

Res publica   05.07.06  

Ieri sera, come da tradizione, partita vista con gli amici.
E sempre da tradizione un arrivo a casa di Rossy a inni già iniziati.
Ve lo dico subito, per fugare ogni dubbio. Per noi del "divano mondiale" essere arrivati in semifinale era già un successo, dato che si era pronosticato un'uscita ai quarti in tempi non sospetti.
In strada quell'atmosfera strana da day after, nessuno in giro, silenzio irreale interrotto da un lieve brusio che esce dalle tante finestre aperte in una afosa sera di inizio Luglio.

Appena seduti sul "divano mondiale" e mentre Archundia fischia l'inizio arriva il primo lapidario commento dell'incontro: "Stasera si soffre...".
I minuti passano la tensione sale, finalmente arrivano anche Chiara e Pingo a completare la nostra formazione.
Passa un minuto, è il sedicesimo, Totti pesca Perrotta solo davanti a Lehmann, ma si allunga troppo la palla e l'azione sfuma, tra mani nei capelli e imprecazioni.

Ale non si trattiene più e inizia con il suo mantra: "Non ce la faccio già più!".
Il "divano mondiale" è teso, al trentesimo arriva un'altra fiammata azzurra. Grosso sulla sinistra mette al centro per Toni che gira a rete, ma Metzelder ci mette una pezza.
La parte femminile del divano salta in piedi gesticolando invero con molta poca femmilità, diversa la rezaione di noi maschietti (in minoranza) che premiamo il gesto atletico del tedesco.

Al trentaquattresimo il "divano mondiale" è tutto d'accordo, Schneider grazia l'Italia da solo di fronte a Buffon.
Si va all'intervallo con il brutto presentimento che la partita si chiuderà solo grazie alla lotteria dei rigori.

Quindici minuti appena di pausa e l'atmosfera cambia.
Decidiamo di spegnere le luci, cosa che andrà a discapito del tappeto, bagnato ripetutamente da una tramante mano della Rossy.
Trascorrono appena cinque minuti e proprio mentre Ale mi chiede della finale di USA '94, Klose salta Cannavaro e Gattuso, ma Buffon è una saracinesca e io perdo un paio di battiti.

Poi arriva Podolski, ma la nostra porta è sbarrata.
Archundia ad un certo punto sembra vedere un'altra partita, l'arbitraggio diventa casuale come la punizione al 36'.
L'azione si svolge tutta nell'area azzurra, il messicano fischia e concede una punizione dal limite per la Germania.
A casa di Rossy si ironizza sul fatto che forse stia assistendo alla semifinale del 70, ma si torna subito a soffrire. Ballack sulla palla, ma Ale, in piedi, urla un no e la sfera s'impenna altissima.

Il novantesimo si avvicina, lo spettro dei supplementari è dietro l'angolo.
Sono forse i minuti più sofferti dal "divano mondiale", ormai ogni tiro può essere paragonato ad un golden gol.
Il fischio di Archundia arriva come una benedizione.

Si va ai supplementari con Iaquinta al posto di Camoranesi. Un bravo a Gattuso, che già diffidato entra sempre duro, ma pulito.
Unica pecca dell'Italia i calci d'angolo. Totti non ne indovina nessuno.
Lippi rischia e rinforza l'attacco, ormai a tre punte con il giocatore dell'Udinese, er pupone e Gilardino.

Si riparte e io rischio l'infarto. Prima il palo di Gilardino e poi una traversa clamorosa di Zambrotta.
Cala la preoccupazione, Pingo mi ricorda la regola del calcio...
Regola che sembra realizzarsi allo scadere del primo tempo supplementare, la locomotiva Odonkor crossa sulla testa di Podolski, ma non c'è niente fare la palla sfila a lato.

Entra anche Del Piero, anche noi possiamo pemetterci di giocare con il quadrato magico.
L'ultimo brivido per l'Italia arriva nei primi minuti del secondo tempo supplementare Podolski ancora una volta fermato da un incredibile Buffon.
Sul "divano mondiale" si stà pensando ai rigori, quando Grosso in area si inventa una magia e la palla è alle spalle di Lehmann. Per poco non viene giù il palazzo.
Manca un minuto, salvo recupero.
Non abbiamo ancora smesso di esultare quando Cannavaro recupera un pallone, sposta Pirlo e lancia Del Piero.
Lo juventino si fa ottanta metri di corsa, entra in area e di piatto infila Lehmann nel sette. Un gol davvero spettacolare. Il palazzo rischia di crollare di nuovo e di sicuro altre bevande finiscono sull'ormai martoriato tappeto.
Noi del "divano mondiale" ci accorgiamo del termine della partita dieci minuti dopo, ma va bene così.

E adesso andiamoci krauti...

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