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La premiazione del Festival di Cannes 2011 in diretta

Multimedia   22.05.11  

Il liveblogging del Guardian e i desiderata per la giornata conclusiva del Festival di Cannes.

Palma d'Oro: The Tree of Life.
Gran Premio della Giuria: Le Havre.
Premio della Giuria: The Artist.
Miglior regista: Nicolas Winding Refn, Drive.
Miglior sceneggiatura: Footnote.
Miglior attore: Jean Dujardin, The Artist.
Miglior attrice: Kirsten Dunst, Melancholia.

[20:16] Previsioni in massima parte azzeccate.

Palma d'Oro: The Tree of Life.
Gran Premio della Giuria: Le Gamin aux Velo, Once Upon a Time in Anatolia. Ad ex aequo.
Premio della Giuria: Polisse.
Miglior regista: Nicolas Winding Refn, Drive.
Miglior sceneggiatura: Joseph Cedar per Footnote.
Miglior attore: Jean Dujardin, The Artist.
Miglior attrice: Kirsten Dust, Melancholia.

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E la Palma d'Oro va a

Multimedia   18.05.10  

Il desiderata per la Palma d'Oro di quest'anno è Route Irish di Ken Loach, tra l'altro entrato all'ultimo minuto come diciannovesimo film in concorso.

Sulla via tracciata dagli Oscar lo sfondo della guerra al terrorismo, con i dubbi e le paure che solleva, dovrebbe portare bene anche al regista inglese.

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Cannes in mezzo al festival

Wow   18.05.09  
Cannes

Arrivare a Cannes a metà Maggio è come entrare in un parco dei divertimenti.
La tranquilla cittadina della Côte d'Azure muta, si trasfroma in una ville lumière internazionale e multiculturale.
Il normale turismo estivo lascia il posto a frenesia e flash.

Per capire il circo della pellicola basta sedersi in un bistro e mettersi ad osservare questa strana umanità che non vede l'ora di mettersi in mostra.

E' un grande gioco delle parti.
Molto lontano da quell'idea di "castità" tanto cara a von Trier.

Una fiumana che non smette mai di fare la spola tra il Carlton e il Palazzo dei Congressi, concedendosi giusto il tempo per una passerella sulla Croisette.

Vanità e glamour. E nonostante (a parole) si pianga la crisi, la sobrietà in questa piccola parte di mondo è ridotta all'osso.

Ci i sono i controlli, l'accredito stampa e gli occhialini 3D, che fanno tanto vintage e ti lasciano strane sensazioni alla bocca dello stomaco.

Musica, caos, celebrità, proiezioni e cartelloni si alternano senza discontinuità.

I primi giorni sono travolgenti. C'è giusto il tempo per imbucarsi nel primo party improvvisato, sulla spiaggia.

Poi scopri che dietro questa facciata c'è un'altra Cannes. La vera Cannes. Placida, provenzale, mediterranea. Calda.
E la scopri dall'alto del Suquet, al chiaro di luna. In una sera che non vuole concludersi mai.

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