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I post con tag "Inquinamento" archivio

Come abbiamo salvato l'ozonosfera

Geek   27.11.21  

L'ozonosfera, situata tra i 15 e i 35 km di altitudine, è lo strato dell'atmosfera in cui si concentra la maggior parte dell'ozono, un gas serra capace di assorbire e trattenere le radiazioni UV solari nocive per la vita.

Nei primi anni '80 gli scienziati scoprirono un consistente assottigliamento dello strato di ozono sopra all'Antartide. Senza interventi, le proiezioni stimavano un collasso globale entro il 2050. Una situazione insostenibile che avrebbe minacciato la vita sul pianeta aumentando l'incidenza dei tumori della pelle, alterando in modo significativo la catena alimentare marina e creando irreparabili danni ai raccolti.
Uno scenario apocalittico che tuttavia abbiamo scongiurato grazie alla ricerca scientifica.

La dottoressa Susan Solomon, una tra gli altri scienziati che hanno contribuito alla scoperta di cosa stava impoverendo lo strato di ozono e consigliato soluzioni su come salvarlo, ci riporta alla sua spedizione in Antartide per spiegare come siamo riusciti ad affrontare e risolvere questa enorme sfida ambientale e come questo successo possa essere replicato per scongiurare le nuove minacce poste dal cambiamento climatico.

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L'enzima artificiale che digerisce la plastica

Geek   17.04.18  

Gli scienziati della Portsmouth University del Regno Unito e del National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti hanno incidentalmente modificato un enzima scoprendo che la nuova variante è in grado di digerire più efficacemente il polietilene tereftalato rispetto al suo omologo naturale.
La scoperta è frutto di una ricerca compiuta esaminando la struttura di un enzima naturale trovato in un centro di riciclaggio dei rifiuti in Giappone. La nuova versione della proteina è stata ribattezzata Ideonella sakaiensis 201-F6.

Scientists have created a mutant enzyme that breaks down plastic drinks bottles – by accident. The breakthrough could help solve the global plastic pollution crisis by enabling for the first time the full recycling of bottles.

The new research was spurred by the discovery in 2016 of the first bacterium that had naturally evolved to eat plastic, at a waste dump in Japan. Scientists have now revealed the detailed structure of the crucial enzyme produced by the bug.

The international team then tweaked the enzyme to see how it had evolved, but tests showed they had inadvertently made the molecule even better at breaking down the PET (polyethylene terephthalate) plastic used for soft drink bottles. "What actually turned out was we improved the enzyme, which was a bit of a shock," said Prof John McGeehan, at the University of Portsmouth, UK, who led the research. "It's great and a real finding."

The mutant enzyme takes a few days to start breaking down the plastic – far faster than the centuries it takes in the oceans. But the researchers are optimistic this can be speeded up even further and become a viable large-scale process.

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Un tramonto virtuale a Pechino

Res publica   20.01.14  

Megaschermo a Pechino mostra il tramonto per pubblicità

Gli abitanti di Pechino soffocati dalla frequente cappa di smog vengono costantemente privati della bellezza dei tramonti, ma l'installazione di uno schermo gigante che trasmette un tramonto virtuale non è frutto dell'attenta pianificazione del Partito volta alla felicità collettiva, quanto un più banale messaggio pubblicitario.

La foto comunque è stata scattata il 16 gennaio, una giornata in cui il livello di PM2,5 (le polveri sottili) ha raggiunto i 671 microgrammi per metro cubo, dove il limite stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è fissato a 25.

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