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I post con tag "Italia" archivio

L'idea che ha salvato la Torre di Pisa

Geek   13.03.24  

Milioni di turisti si sono fatti immortalare mentre fingono di sorreggere la Torre di Pisa. A partire dal 1990 qualcuno lo ha fatto davvero.
Nel corso dei suoi circa sei secoli l'iconica inclinazione della torre in piazza del Duomo continuò ad aumentare fino a quando, nel 1990, la torre fu chiusa al pubblico per timore che fosse vicina al collasso. Il governo italiano nominò una commissione di ingegneri, architetti ed esperti di restauro conservativo per decidere come riparare definitivamente la struttura.
Grady Hillhouse, di Practical Engineering, analizza come un team di ingegneri perseveranti ed estremamente creativi utilizzarono tutto ciò che avevano a disposizione per mantenere la torre in piedi, riducendone l'inclinazione.

Tre idee si erano alternate su come preservare la Torre di Pisa.
La prima consisteva nel pompare l'acqua sotterranea dalla sabbia sotto il lato nord della torre, ma questa soluzione rischiava di peggiorare ancora di più la situazione.
La seconda ipotesi prendeva in esame l'elettrosmosi, ma si scoprì che il terreno era troppo conduttivo e tutti gli altri effetti della combinazione di elettricità e terreno saturo rendevano il processo praticamente inutile.
La commissione si trovò dunque concorde su una terza possibilità: lo scavo sotto la torre. Se non riuscivano a far consolidare il terreno sotto la torre, potevano semplicemente rimuoverne una parte. Alla fine, l'idea dello scavo sotto la torre funzionò bene e le tecniche innovative sono utilizzate ancora oggi. L'intento non era quello di raddrizzare perfettamente la torre, ma di evitare che si inclinasse così tanto da diventare pericolosa per il pubblico e di preservarne la sua caratteristica almeno per tre secoli a venire.

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I segreti della preparazione della focaccia genovese

Wow   19.12.23  

La focaccia calda, con la sua crosta dorata e croccante, la mollica soffice, il suo sapore sapido e ricco di olio d'oliva è uno dei prodotti culinari più iconici di Genova. In Liguria la focaccia viene consumata praticamente a qualsiasi ora del giorno: a colazione, come antipasto, piatto principale, spuntino e persino come dessert.
Nonostante sia un cibo veloce da mangiare, preparare la focaccia è tutt'altro che un processo rapido. Richiede diverse fasi e tempi di lievitazione lunghi che possono arrivare anche a durare molte ore.

Insider Food ci porta in uno dei panifici più antichi di Genova, l'Antico Forno della Casana nel cuore del centro storico più esteso d'Europa, dove l'esperto panettiere Ivan Sacchi ha condiviso i suoi consigli per preparare la perfetta focaccia genovese.

Uno dei segreti per ottenere una focaccia perfetta è la pazienza. Ivan Sacchi sottolinea l'importanza di lasciare lievitare l'impasto a lungo, consentendo ai lieviti di fare il loro lavoro e sviluppare i sapori distintivi della focaccia genovese. Questo processo di lievitazione lenta conferisce alla focaccia una consistenza leggera e alveolata, che si scioglie in bocca.
Un altro elemento fondamentale nella preparazione della focaccia è la distribuzione uniforme dell'olio d'oliva sulla superficie. Sacchi consiglia di versare l'olio sull'impasto durante la fase di stesura, facendo attenzione a coprire tutti gli angoli. Questo passaggio contribuisce a creare quella caratteristica crosta dorata e croccante che rende la focaccia irresistibile.
La focaccia genovese può essere arricchita con vari ingredienti, come olive, cipolle, rosmarino o sale grosso. Tuttavia Sacchi sottolinea l'importanza di non esagerare con gli ingredienti aggiunti, in modo da non coprire il sapore delicato dell'impasto. La semplicità è la chiave per apprezzare appieno la bontà della focaccia genovese.

E no, non si può chiamare pizza bianca.

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Cosa rende così speciale l'alta velocità italiana

Geek   12.04.23  

Railways Explained propone una panoramica completa del sistema ferroviario italiano ad alta velocità. Uno dei più efficienti, complessi e tecnologicamente avanzati al mondo. Esplorando le linee attualmente in esercizio, quelle in costruzione e presentando fatti e cifre sul trasporto passeggeri e merci.

Costruirla è stata un'impresa straordinaria in tutti i sensi, tuttavia l'alta velocità si è rivelata essere un pilastro essenziale della mobilità del paese. Con la sua rete efficiente e moderna, l'Italia ha dimostrato di essere un leader nel settore dei trasporti su rotaia.
Il successo dell'alta velocità può essere attribuito a vari fattori, come l'ottimo rapporto qualità-prezzo, la competitività del mercato, ma anche la disposizione geografica del paese che, a dispetto delle sfide ingegneristiche per superare Appennini e Alpi, è influenzata significativamente da un asse nord-sud, con la maggior parte delle città più popolose del paese situate in un allineamento quasi perfetto lungo questa dorsale.

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Sorvolare il Cervino

Wow   06.03.23  

Joshua Turner ha pilotato un drone fino sulla vetta del monte Cervino per catturare una ripresa mozzafiato in 5K.

Ho lanciato il drone dal Rifugio Hörnli e sono stato in grado di farlo volare per i restanti 4.000 piedi (1.200 m) di verticale e 1 miglio (1,6 km) di distanza fino alla cima e poi sorvolare in discesa lungo la cresta.

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Passeggiare tra le meraviglie di Genova

Res publica   27.04.22  

BookingHunterTV ha visitato in lungo e in largo Genova, capoluogo della Liguria e uno dei porti più importanti del Mediterraneo.
In un'ora e mezza questo tour esplorerà il centro storico più esteso d'Europa e Patrimonio Mondiale UNESCO, sin dal 2006, i luoghi, le attrazioni e i siti storici più interessanti della città in un itinerario lungo oltre 5 km.

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Storia del Tricolore

Geek   07.01.22  

La storia della nascita della bandiera d'Italia nel giorno della Festa del Tricolore, istituita per celebrare la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale.

Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.

E anche i reparti militari "italiani", costituiti all'epoca per affiancare l'esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi.

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