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I post con tag "Luna" archivio

Quando la NASA creò una replica della superficie della Luna sulla Terra

Geek   26.01.24  

Prima che gli astronauti potessero raggiungere la Luna avevano bisogno di un luogo per esercitarsi qui sulla Terra.
Primal Space racconta come gli scienziati della NASA hanno mappato una porzione dei crateri del nostro satellite naturale per poi creato una replica esatta della superficie lunare a Cinder Lake, in Arizona.
Scelto per la sua ghiaia vulcanica porosa, analoga al terreno lunare presente nel Mare della Tranquillità, Cinder Lake ha dovuto essere trasformato utilizzando centinaia di chili di dinamite, in una serie di esplosioni attentamente ordinate, per creare le repliche esatte dei crateri. Una volta costruito il campo lunare simulato, gli astronauti erano liberi di provare i loro rover lunari e altre attrezzature nella gravità terrestre.

I resti dei crateri sono ancora visibili oggi, anche se molti di essi sono stati riempiti e ammorbiditi dall'erosione naturale e dalle attività umane.

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Il viaggio verso la Luna di Artemis I

Geek   18.11.23  

Il 16 novembre 2022 la nave spaziale Orion della NASA è stata lanciata con razzo SLS dallo storico Launch Pad 39B presso il Kennedy Space Center.
Nel corso di 25 giorni e mezzo, Orion ha effettuato due sorvoli lunari, arrivando a soli 129 chilometri dalla superficie del nostro satellite naturale, e nel suo percorso ha raggiunto una distanza massima dalla Terra di 435.000 chilometri. L'11 dicembre ha completato con successo l'ammaraggio assistito da paracadute nell'oceano Pacifico.

A un anno di distanza, la NASA ripercorre i traguardi della missione Artemis I, che ha stabilito nuovi record di prestazioni, superato le aspettative di efficienza e posto nuovi standard di sicurezza per i viaggi di esseri umani nello spazio profondo.
Preludio al ritorno dell'umanità sulla Luna, questa volta per lasciare una presenza permanente, e all'esplorazione di Marte e di altre destinazioni nel sistema solare.

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Restaurare il computer di bordo delle missioni Apollo

Geek   11.11.23  

Nel 1976, in un magazzino in Texas, Jimmie Locke acquistò due tonnellate di attrezzature dismesse della NASA. Anni dopo si rese conto che tra queste vi era un computer proveniente da un modulo lunare Apollo, simile a quello utilizzato per guidare il lander sulla superficie della Luna durante la missione Apollo 11.
Il Wall Street Journal ripercorre gli sfordi di un gruppo di ingegneri, esperti di restauro informatico guidati da Mike Stewart, per rimetterlo in funzione.

Il processo di restauro ha richiesto un'attenta analisi delle componenti hardware e software del computer. Gli esperti hanno dovuto studiare i vecchi schemi e documenti per comprendere appieno il funzionamento del sistema e identificare eventuali parti mancanti o danneggiate.

Oltre alla sfida tecnica affrontato, il restauro dell'Apollo Guidance Computer ha un valore simbolico significativo. Rappresenta la volontà di preservare e celebrare il patrimonio storico dell'esplorazione spaziale e fa rivivere l'entusiasmo e la meraviglia dell'umanità nell'esplorare l'ignoto e realizzare imprese straordinarie.

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Come è stato progettato il rover lunare per il programma Apollo

Geek   17.04.23  

Negli anni '60, la NASA iniziò a lavorare sui rover lunari: dal sistema logistico lunare (LLS) al laboratorio mobile geologico (MOLAB), dal modulo di indagine scientifica lunare (LSSM) al Mobility Test Article (MTA).
Tutti accomunati dall'essere grandi laboratori mobili e addirittura con ambienti pressurizzati. Inizialmente il programma Apollo prevedeva infatti il lancio simultaneo di due Saturn V, uno per l'equipaggio e il secondo per inviare un grande rover completo di attrezzature e forniture. Il ripensamento di questo piano costrinse a riprogettare da zero il rover.

Smithsonian Channel racconta come i Lunar Roving Vehicle (LRV) furono progettati in soli 17 mesi, dimostrandosi dei veicoli di esplorazione lunare affidabili, sicuri e flessibili.
Inviati a bordo dei LEM con le missioni Apollo 15, 16 e 17, questi rover erano dotati di quattro ruote motrici, ognuna con un motore elettrico indipendente che garantivano un'autonomia di circa 100 km. A loro volta le ruote, prive di pneumatici di gomma, era costruite con una particolare rete d'acciaio e tasselli di titanio per favorire flessibilità e resistenza. La velocità massima era di circa 13 km/h, anche se Eugene Cernan raggiunse i 18 km/h. Dotati di cinture di sicurezza per evitare in numerosi sobbalzi dovuti alla bassa gravità e allo sterrato e di parafanghi per limitare la polvere lunare estremamente abrasiva, gli LRV avevano particolari sedili per ospitare comodamente due astronauti con le loro tute e gli zaini portatili di sopravvivenza.
Il primo rover lunare fu impiegato il 31 luglio 1971 nella rima di Hadley.

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Che ore sono sulla Luna?

Geek   29.01.23  
Superficie lunare
Superficie lunare

Con l'aumento delle missioni lunari e i piani per stabilire basi permanenti sulla Luna, le agenzie spaziali in tutto il mondo stanno lavorando per rispondere a una domanda fondamentale: che ore sono sulla Luna?
Attualmente la Luna non ha un fuso orario e ogni missione utilizza un proprio fuso orario conforme al relativo sulla Terra. Tuttavia, questo metodo è relativamente impreciso e i rover e le sonde che esplorano la Luna non sono sincronizzati.

Con l'aumento delle missioni, sarà necessario stabilire un tempo universale per la Luna, che potrebbe essere basato su un sistema di orologi sincronizzati con l'UTC oppure uno del tutto indipendente dal tempo terrestre.

Definire il tempo lunare non è semplice. Anche se la definizione del secondo è la stessa ovunque, la teoria speciale della relatività impone che gli orologi ticchettano più lentamente nei campi gravitazionali più forti. L'attrazione gravitazionale della Luna è più debole di quella della Terra, il che significa che, per un osservatore sulla Terra, un orologio lunare funzionerebbe più velocemente di quello terrestre. Si stima che un orologio lunare guadagnerebbe circa 56 microsecondi in 24 ore. Rispetto a uno sulla Terra, anche la velocità di un orologio cambierebbe sottilmente a seconda della sua posizione sulla superficie lunare, a causa della rotazione della Luna. [...]

La definizione di uno standard lunare, con cui vengono confrontati tutti gli orologi, comporterà l'installazione di almeno tre orologi master e controllati da un algoritmo per generare un orologio virtuale più accurato [...]

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La grande bufala sugli abitanti della Luna

Multimedia   19.01.23  

Nella prima metà del XIX secolo, come racconta la BBC, si sviluppò un movimento per cercare di conciliare le credenze religiose con le nuove scoperte scientifiche. Era anche un periodo in cui molti giornali appena nati avrebbero fatto di tutto per aumentare le vendite, a volte anche calpestando l'etica giornalistica.
In questo ambiente, Richard Adams Locke scrisse nel 1835 una serie di articoli satirici prendendo in giro alcune delle teorie astronomiche più stravaganti. Il Sun (che nulla ha a che fare con l'attuale tabloid britannico), per cui Locke lavorava, pubblicò sei articoli "dimenticando" però di etichettarli come satira e lanciando la Great Moon Hoax, la grande bufala lunare, in cui il nostro satellite naturale veniva descritto come ricco di vita animale e vegetale con tanto di uomini pipistrello senzienti, unicorni e castori bipedi. Inutile aggiungere che il Sun decise di non stampare mai una ritrattazione.

Una storia terribilmente attuale.

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La via per la colonizzazione dello spazio

Geek   03.09.22  

Robert Curbeam, intervistato da Big Think, esamina come la colonizzazione della Luna e di Marte, e nel futuro dello spazio, passi attraverso la capacità di rendere questi avamposti autosufficienti.
Avere l'intenzione di fondare colonie permanenti nel sistema Solare significa imparare a utilizzare al meglio le risorse che troveremo liberandoci il più possibile dal cordone ombelicale che ci lega alla Terra. Una transizione non soltanto tecnologica.

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Artemis III verso il Polo Sud lunare

Geek   19.08.22  

La NASA ha identificato le regioni candidate per lo sbarco dei prossimi astronauti sulla Luna.
Ogni regione candidata per l'atterraggio della missione di Artemis III ha un'area di circa 15 per 15 chilometri e tutte si trovano entro sei gradi di latitudine dal Polo Sud della Luna.
La scelta di così tanti diti garantisce una completa flessibilità per ogni finestra di lancio durante l'anno I siti di atterraggio specifici sono strettamente legati alla tempistica della finestra di lancio, oltre a garantire aree per un atterraggio sicuro, condizioni di illuminazione, potenzialità scientifiche e capacità di gettare le basi per soggiorni a lungo termine.

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