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I post con tag "Mark Rothko" archivio

Il dialogo concettuale tra Mark Rothko e Hiroshi Sugimoto

Wow   28.06.24  

Mark Rothko e Hiroshi Sugimoto mostrano una sorprendente affinità concettuale. Entrambi gli artisti si immergono profondamente nell'astrazione e nell'esplorazione della percezione, creando opere che trascendono la loro forma fisica e possono suscitare negli spettatori profonde risposte emotive e filosofiche.
Rothko è famoso per le sue tele di grandi dimensioni ricoperte da campiture, mentre Sugimoto realizza fotografie apparentemente minimaliste che catturano la quiete dell'ambiente circostante.

Ted Forbes, di The Art of Photography, analizza come le pennellate di colore di Rothko e i paesaggi di Sugimoto, pur diversi nell'esecuzione, trascendono il mondo materiale per focalizzarsi sull'esperienza dell'osservatore.
L'approccio minimalista impiegato nelle loro opere dimostra una convinzione condivisa nel potere della semplicità di trasmettere idee ed emozioni complesse.

Insieme, Rothko e Sugimoto illustrano l'eterna ricerca nell'arte di suscitare un'esperienza emotiva nello spettatore. La loro eredità è definita dalla capacità di evocare il sublime attraverso la semplicità, incoraggiando gli osservatori a guardare oltre la superficie e ad aprirsi a una percezione più profonda.

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I Seagram Murals di Mark Rothko

Wow   29.03.22  

I Seagram Murals sono una serie di dipinti realizzati da Mark Rothko, originariamente commissionati per il ristorante Four Seasons, ospitato nell'edificio Seagram a New York. Queste tavole (ne dipinse una trentina) sono state il suo primo tentativo sperimentale con tonalità scure.
Tuttavia dopo aver fatto visita al ristorante decise di cancellare l'ordine e restituì la commissione, affermando che chiunque mangiava quel tipo di cibo e a quei prezzi non avrebbe mai potuto vedere le sue opere.

Il 25 febbraio 1970 la Tate Modern di Londra ricevette nove tele donate dallo stesso artista. Poche ore dopo, Rothko sarebbe stato ritrovato morto suicida nel suo studio sulla East 69th Street a Manhattan. Moriva così un dei più influenti artisti dell'espressionismo astratto a cui, per sua stessa ammissione, interessava solo esprimere le più umane e basilari tra le emozioni, la tragedia, l'estasi, il destino e così via.

La storia di questi capolavori raccontata da Great Art Explained.

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Restaurare un Rothko

Wow   13.07.21  

Diciotto mesi di lavoro. Tanto è occorso per restaurare Black on Maroon, l'opera d'arte dipinta nel 1958 da Mark Rothko e vandalizzata nel 2012 dall'artista russo Vladimir Umanats.

Questo restauro è stato uno tra i più importanti e impegnativi mai realizzato della Tate Modern e fortunatamente anche uno di quelli di maggior successo.
A causa della tecnica a strati utilizzata da Rothko, la superficie del dipinto è infatti estremamente delicata e i restauratori hanno scoperto che la maggior parte dei solventi impiegati nei normali restauri avrebbero potuto dissolvere lo strato di colore rischiando di danneggiare irrimediabilmente il quadro.

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