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I post con tag "Marte" archivio

Mars Express 20 anni dopo

Geek   31.12.23  
La missione Mars Express dell'ESA
La missione Mars Express dell'ESA

L'ESA celebra l'anniversario della sonda Mars Express, lanciata nel 2003.
In questi decenni Mars Express ha mappato la superficie di Marte, identificando i suoi minerali, analizzando la composizione e la circolazione della sua sottile atmosfera, ha esplorato il suo sottosuolo e studiato come diversi fenomeni interagiscono nell'ambiente marziano.

La fotocamera principale della sonda, l'HRSC, ha rivelato moltissime caratteristiche diverse presenti sulla superficie marziana. Le sue immagini mostrano creste e solchi scolpiti dal vento, voragini sulle pendici di imponenti vulcani, crateri d'impatto, faglie tettoniche, canali fluviali e antiche pozze di lava.
Questa missione è stata incredibilmente produttiva nel corso dei suoi due decenni di attività, fornendo una comprensione molto più completa e accurata del nostro vicino planetario rispetto a quanto mai raggiunto in precedenza.

In principio si prevedeva che la missione durasse un solo anno marziano, ovvero circa 687 giorni terrestri, ma ha continuato a soddisfare e superare i suoi obiettivi. Poiché la missione è stata estesa fino almeno alla fine del 2026, possiamo aspettarci molte altre sorprese nei prossimi anni.

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Il cratere Aram Chaos su Marte

Geek   16.08.23  

L'Aram Chaos è uno dei numerosi crateri presenti sulla superficie di Marte, ma ciò che lo rende particolarmente affascinante è la sua topografia unica e la storia geologica che cela.
Le immagini, riprese dalla telecamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter ed elaborate attraverso bande cromatiche per evidenziare meglio la struttura e la geologia rispetto ai colori naturali, ci mostrano un paesaggio accidentato, segnato da creste e depressioni profonde, che testimoniano l'antico impatto che ha dato origine a questo cratere.

Attraverso questi filtro di colore, possiamo percepire i differenti tipi di rocce presenti nell'area circostante. Il blu intenso, che spesso compare nel video, indica la presenza di basalto, una roccia vulcanica ricca di minerali come il ferro e il magnesio. Questo suggerisce che la zona circostante ad Aram Chaos potrebbe essere stata influenzata da attività vulcanica passata.
Strumenti di questo tipo offrono l'opportunità ai ricercatori di esplorare la superficie di Marte in modo più dettagliato per comprendere la storia geologica del pianeta rosso e per cercare eventuali tracce di vita passata.

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La curiosa storia della toponomastica marziana

Geek   26.06.23  

Le mappe marziane sono piene di nomi che riconducono a luoghi sulla Terra, esploratori e persino personaggi dei cartoni animati.
Il rover Perseverance della NASA sta attualmente investigando affioramenti rocciosi lungo il bordo della Belva Crater di Marte. A circa 3.700 chilometri di distanza, l'altro rover della NASA, Curiosity, ha recentemente prelevato un campione in una località chiamata "Ubajara". Il cratere ha un nome ufficiale, mentre la posizione della perforazione è identificata da un soprannome, quindi indicato tra virgolette.
Entrambi i nomi fanno parte delle migliaia applicati dalle missioni NASA non solo a crateri e colline, ma anche ad ogni masso, ciottolo e superficie rocciosa che viene studiato per aiutare i team a tenere traccia di ciò che scoprono ogni giorno.

Ma come vengono scelti questi nomi dagli scienziati?
La NASA spiega come la differenza tra un nome ufficiale su Marte e uno non ufficiale è apparentemente semplice: i nomi ufficiali sono stati approvati dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU). L'IAU stabilisce gli standard per la denominazione delle caratteristiche planetarie e registra i nomi nel Gazetteer of Planetary Nomenclature.
Ad esempio, i crateri più grandi di 60 chilometri vengono denominati in onore di famosi scienziati o autori di fantascienza; i crateri più piccoli prendono il nome da città con una popolazione inferiore a 100.000 persone. La Jezero Crater, che Perseverance sta esplorando, condivide il nome con una città bosniaca; Belva, un cratere da impatto all'interno di Jezero, prende il nome da una città della Virginia Occidentale che a sua volta prende il nome da Belva Lockwood, la suffragista candidata alla presidenza nel 1884 e nel 1888.

Più di 2.000 luoghi su Marte hanno nomi ufficiali, ma ancora più soprannomi non ufficiali puntellano la mappa marziana.
Le prime missioni su Marte a volte utilizzavano soprannomi curiosi, come per esempio i nomi di personaggi dei cartoni animati. "Yogi Rock", "Casper" e "Scooby-Doo" erano tra i nomi non ufficiali applicati dal team che seguiva il primo rover della NASA, il Sojourner, alla fine degli anni '90.
La filosofia è cambiata con i rover Spirit e Opportunity, i cui team hanno iniziato a utilizzare nomi più razionali. Ad esempio, il team Opportunity ha soprannominato un cratere "Endurance" in onore della nave che portò l'infelice spedizione dell'esploratore Ernest Shackleton in Antartide. I nomi dei luoghi in cui sono atterrati Curiosity e Perseverance onorano rispettivamente i narratori di fantascienza Ray Bradbury e Octavia E. Butler. Il team InSight ha chiamato una roccia che era stata scossa dai retrorazzi del lander durante l'atterraggio "Rolling Stones Rock", in onore della band. E il team di Curiosity ha chiamato una collina marziana in onore del loro collega Rafael Navarro-González, morto per complicazioni da COVID-19.
Tuttavia, le missioni Curiosity e Perseverance si attengono ai soprannomi basati su luoghi terrestri. Prima che Curiosity atterrasse nel 2012, il team del rover creò una mappa geologica dell'area di atterraggio. Iniziarono disegnando una griglia, creando quadranti equivalenti a circa 1,2 chilometri su ciascun lato, ognuno con un nome riferito a un sito di rilevanza geologica sulla Terra.
Una volta scelto un tema, vengono compilati centinaia di nomi che si adattano a quel tema. Ne sono necessari molti perché i nomi disponibili possono scarseggiare rapidamente, considerando che Curiosity potrebbe rimanere in un quadrante per diversi mesi.
Per Perseverance, gli scienziati hanno scelto di optare per i temi dei parchi nazionali. Il rover sta ora esplorando il quadrante delle Montagne Rocciose e ha recentemente perforato le rocce in una posizione che porta il soprannome di "Powell Peak" del Rocky Mountain National Park.

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L'esplorazione di un antico delta fluviale marziano

Geek   17.09.22  

Il rover Perseverance della NASA sta esplorando l'area chiamata cratere Jezero su Marte, dove miliardi di anni fa scorreva un imponente fiume, un luogo ideale per ricostruire con precisione la geocronologia della regione e rivelare la presenza di molecole organiche per potenziali firme biologiche di antiche forme di vita.

Rachel Kronyak, un membro del team delle operazioni scientifiche di Perseverance, guida lo spettatore attraverso questo panorama marziano e le sue intriganti rocce sedimentarie. È la vista più dettagliata mai restituita dalla superficie marziana, composta da 2,5 miliardi di pixel e generata da 1.118 singole immagini Mastcam-Z. Quelle immagini sono state acquisite il 12, 13, 16, 17 e 20 giugno 2022 (il 466°, 467°, 470°, 471° e 474° giorno marziano, o sol, della missione di Perseverance).

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La via per la colonizzazione dello spazio

Geek   03.09.22  

Robert Curbeam, intervistato da Big Think, esamina come la colonizzazione della Luna e di Marte, e nel futuro dello spazio, passi attraverso la capacità di rendere questi avamposti autosufficienti.
Avere l'intenzione di fondare colonie permanenti nel sistema Solare significa imparare a utilizzare al meglio le risorse che troveremo liberandoci il più possibile dal cordone ombelicale che ci lega alla Terra. Una transizione non soltanto tecnologica.

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Dune ghiacciate su Marte

Geek   28.04.22  

Queste dune ghiacciate sulla superficie marziana, nel montaggio video di Seán Doran, sono state riprese dalla fotocamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter, la sonda progettata dalla NASA per studiare la geologia e il clima di Marte, fornire un'accurata ricognizione per futuri siti di atterraggio, attraverso immagini stereoscopiche e informazioni topografiche, e trasmettere i dati delle missioni presenti in superficie sulla Terra.
HiRISE dispone di tre diversi sensori CCD per scattare immagini nelle bande del rosso, del verde e del blu e dell'infrarosso. Le immagini in falsi colori sono estremamente preziose perché esaltano le differenze nella composizione geologica della superficie.

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Un'eclissi solare su Marte

Geek   24.04.22  

Il rover Perseverance della NASA ha registrato il veloce transito (appena 40 secondi) di Phobos davanti al Sole, avvenuto il 2 aprile.
Sebbene i rover marziani siano in grado di immortalare eclissi sino dal 2004, questo è il primo con un'alta risoluzione e a colori.

Phobos è il più grande e il più interno dei due satelliti naturali di Marte, con un diametro di circa 22 km; sorge a ovest e tramonta a est.
Orbita a meno di 6.000 km dalla superficie in appena 7 ore e 39 minuti. Questa particolarità lo rende il satellite naturale più vicino al proprio pianeta nel sistema Solare. La sua orbita è così rapida che ne completa tre nel tempo che Marte impiega a ruotare su sé stesso.

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Il suono dell'ambiente marziano

Geek   20.10.21  

Il rover Perseverance della NASA trasporta due microfoni, di cui uno sul drone elicottero Ingenuity, che registrano i suoni ambientali di Marte.
Justin Maki, del Jet Propulsion Laboratory della NASA e Nina Lanza, del Los Alamos National Laboratory, spiegano come sono state effettuate le registrazioni e come la differenza tra le atmosfere di Marte e della Terra influenzano il modo in cui si sente il suono.

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