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I post con tag "Mubarak" archivio

Mubarak ultimo atto

Res publica   02.06.12  

Sostenitori di Mubarak

L'ex raiss è stato riconoscuito colpevole della morte di 850 manifestanti durante la primavera araba e condannato all'ergastolo.
L'Egitto cerca di mettersi alle spalle 30 anni di regime con un processo che è un unicum nel mondo arabo a campagna elettorale per le presidenziali tuttora aperta.

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Il processo a Mubarak

Res publica   03.08.11  

Al Cairo inizia il processo contro l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, i suoi figli Alaa e Gamal, l'ex ministro dell’interno Habib al Adly e altri sei funzionari.
Le accuse contro Mubarak - responsabilità diretta delle 800 persone morte durante le proteste di gennaio e corruzione - potrebbero costargli la pena di morte.

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Ora cosa succede in Egitto?

Res publica   13.02.11  

Dopo la cacciata di Mubarak l'Egitto entra nella sua fase di transizione.
I militari si faranno garanti del processo lasciando intatto il governo di emergenza di Ahmed Shafiq e affidandosi alla figura vicepresidenziale di Omar Suleiman.

Il primo problema da risolvere sarà il ritorno alla normalità dopo due settimane di caos.

Il secondo problema riguarderà la disponibilità a venire incontro alle richieste di trasparenza e democrazia sostenute dalla piazza.
Qui la risposta dell'esercito, per il momento, si fa più incerta. Da una parte si sospende la costituzione voluta dal rais e si scoglie il Parlamento, dall'altra si mantiene in vigore lo stato di emergenza, garantendo tuttavia l'apertura della discussione sulle riforme da approvare in futuro mediante referendum.

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Catturare la libertà in un tweet

Geek   12.02.11  

La mappa sull'influenza delle relazioni su Twitter nelle proteste egiziane

La mappa sull'influenza delle relazioni su Twitter nei primi giorni delle protese in Egitto.

The lump on the left is dominated by journalists, NGO and foreign policy types; it seems nearly gafted on, and goes through an intermediary buffer layer before making contact with the true Egyptian activists on the ground. However, this process of translation and aggregation is key; it is how those in Egypt are finally getting a voice in Western society, and an insurance policy against regime violence. Many of the prominent nodes in this network were at some point arrested, but their deep connectivity help ensure they were not "dissapeared".

Most of those in this network speak both English and Arabic, and their choice of language says a lot about both the movement and about Twitter. Some may choose to primarily communicate with their friends, while others make an effort to be visible to the rest of the world on purpose. They want to reach out, and connect with, the rest of the global society. The structure on the bottom, near Ghonim, seems entirely composed of this free intermingling.

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I 18 giorni che hanno cambiato l'Egitto

Res publica   11.02.11  

Un bambino in braccio al padre festeggia la cacciata di Mubarak

Manifestazioni ad Alessandria d'Egitto

Cittadini, in nome di Dio misericordioso, nella difficile situazione che l'Egitto sta attraversando, il presidente Hosni Mubarak ha deciso di dimettersi dal suo mandato e ha incaricato le forze armate di gestire gli affari del Paese. Che Dio ci aiuti.

Così Omar Suleiman, vicepresidente egiziano, ha annunciato il ritiro di Hosni Mubarak dopo trent'anni di regno alla tv di stato.
Il rais ha resistito appena 18 giorni all'inarrestabile determinazione del suo popolo.
La nuova dottrina dell'amministrazione Obama che ha voltato le spalle al vecchio alleato per appoggiare senza mezze misure la rivoluzione ha eroso l'ultimo sostegno su cui si basava il potere di Mubarak. Una dottrina che potrebbe avere ora un effetto dirompente anche sugli altri stati arabi al centro di tensioni sociali.

Cosa succede ora? L'Unione Europea da tempo sostiene i manifestanti e la Svizzera ha annunciato il congelamento di tutti i beni del vecchio faraone, ritiratosi al momento a Sharm el-Sheik.
Il Consiglio della Difesa ha preannunciato misure per la transizione. Ai militari appare ben chiaro che il popolo egiziano non si accontenterà di una ritinteggiata al palazzo presidenziale e la venuta di un fantoccio.
Restano pochi mesi alle elezioni. Bisognerà lavorare bene e in fretta.

A dispetto di tutto pensare ad un futuro Egitto democratico e senza faraoni oggi è più semplice.

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Mubarak non si dimette, vuole guidare la transizione

Res publica   10.02.11  

Screenshot di Al Jazeera

Mubarak guiderà la transizione sino alle elezioni di settembre, ma non si ricandiderà.
Emenderà la costituzione per permettere una consultazione democratica e istituirà una commissione per indagare sui morti dei moti, ma per il momento le leggi di emergenza resteranno in vigore.
Alcune deleghe verrano passate al vicepresidente Suleiman.

La rabbia esplode a piazza Tahrir che si aspettava un ben altro epilogo.

Ho messo a punto una chiara strategia sul modo in cui risolvere la crisi, il sangue di quelli che sono stati uccisi non sarà versato invano.

[22:34] Il vicepresidente Suleiman interviene alla tv di stato.

[22:50] Suleiman ha rivolto un appello alla popolazione perchè rimanga unita e rivolga il proprio sguardo al futuro, chiedendo poi alla piazza di tornare a casa. In piazza Tahrir la tensione è alta, in molti pensano di dirigersi verso il palazzo presidenziale.

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Mubarak sarebbe pronto a dimettersi

Res publica   10.02.11  

Secondo voci incontrollate sulle tv satellitari arabe il presidente parlerà questa sera annunciando il suo ritiro.

Fonti militari annunciano alla piazza che questa sera potrebbe avere una bella sorpresa.
Anche per Hossam Badrawi, segretario del Partito Nazionale Democratico, Mubarak potrebbe dimettersi entro venerdì assecondando le richieste del popolo.
Infine secondo Al Arabiya il presidente egiziano sarebbe già in viaggio per Sharm el-Sheik

A 17 giorni dall'inizio della rivolta di piazza per il rais potrebbe davvero essere arrivato l'ultimo giorno.
A questo punto con ogni probabilità il potere passerebbe nelle mani del vicepresidente Suleiman chiudendo, si spera, l'era a un regime pluridecennale.

[18:34] Situazione molto fluida. Per i Fratelli Musulmani ci sarebbe il rischio di un possibile golpe militare.
Continua l'incertezza su dove si troverebbe Mubarak al momento. Secondo fonti dell'aeroporto militare il presidente sarebbe già decollato, mentre la tv egiziana afferma che al momento è a colloquio con il vicepresidente Suleiman.
Il discorso di Mubarak è atteso intorno alle 19:30.

[20:15] Nuovo orario per il discorso televisivo di Mubarak, ora atteso per le 20 (le 21 in Italia).
Intanto a piazza Tahrir sarebbero presenti almeno 200.000 persone.

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Il punto non è Mubarak

Res publica   08.02.11  

Focalizzare tutta l'attenzione solo sulla cacciata del tiranno potrebbe indurre a compiere errori di valutazione e a far perdere di vista la vera sfida che si pone davanti al popolo egiziano.
Il futuro dell'Egitto passa da una radicale riforma del suo sistema politico, elettorale e costituzionale. Un processo che dovrà necessariamente vedere la luce nei prossimi mesi e che riguarderà tanto le elite economico e militari quanto la società civile e il forte legame con la sua componente religiosa.

The real struggle for the future of Egypt has only begun. It could be far less telegenic than last week's protests - largely committee meetings and long documents rather than mass rallies and placards.

this is the important battle. Mubarak's future is clear. Egypt's future is not. Egyptians must focus on Egypt.

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