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I post con tag "Notav" archivio

Violenza binaria

Res publica   14.01.14  

L'intervista sul Messaggero al senatore democratico pro TAV Stefano Esposito oggetto di un costante clima intimidatorio da parte di quel brodo antagonista violento che da anni cresce e prospera attorno a quei movimenti incapaci di prenderne le distanze.

Lei sostiene che dietro questi episodi non c'è più solo il movimento No Tav...

"No, infatti. Come ho detto più volte ormai il movimento No Tav non c'entra più niente. Ci sono gruppetti di antagonisti delle frange più estreme che teorizzano l'antistato e agiscono con modalità terroristiche e mafiose."

Quindi la questione non è più solo la Tav?

"La realizzazione dell'opera è solo un pretesto ormai. Quella per un treno è diventata una battaglia religiosa, una crociata".

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La violenza in un bacio

Res publica   20.11.13  

Ragazza NoTAV bacia un poliziotto

Questa foto, scattata durante l'ultima manifestazione NoTAV in Val di Susa, ha fatto il giro del mondo.
L'atto simbolico d'altra parte risultava fortissimo. Tutta la forza della non violenza raccolta in un singolo gesto, il più intimo.
Un bacio separato da un casco che per un attimo ha avuto in nuce la potenza di rinnegare tutta la violenza degli scontri e l'odio delle parole, arrivando a nobilitare l'intero movimento anche all'occhio più critico.

E invece ci eravamo illusi. Il resto del mondo aveva frainteso. E Nina De Chiffre, la ragazza del bacio, ha tenuto a precisarlo subito, rientrando nei confusi ranghi di una protesta che da troppo tempo sfrutta un malessere legittimo per raggiungere un interesse particolare.

È sempre molto divertente vedere come vengono reinterpretate le foto. La ragazza in questione sono io, e se vi interessa, non avevo nessuna voglia di manganello, nessuna pulsione frustrata. Stavo pigliando per il culo una schiera di poliziotti in anti sommossa, che ci impedivano la strada. Nessun messaggio di pace, anzi, questi porci schifosi li appenderei solo a testa ingiù, dopo quello che è successo a Marta, compagna molestata e picchiata. Quindi, con buona pace dei pacifisti yuppie e cristianotti, si, sono contraria alle forze dell'ordine, si lo stavo sfottendo alla grande, si, il fotografo è stato solo fortunato.

L'occasione persa di una causa persa.

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NoTAV vale tudo

Res publica   19.09.13  

L'Huffington Post ha intervistato Alberto Perino. Il leader dei No Tav ci introduce l'ossimoro del sabotaggio non violento, confondendo forse la disobbedienza che è protesta pacifica dal sabotaggio che è sempre violento per definizione.

Abbiamo fatto due assemblee popolari e nel corso di queste riunioni pubbliche i partecipanti hanno riconosciuto e detto che il sabotaggio, se non colpisce le persone (o meglio, se non colpisce alcun essere vivente), è una pratica assolutamente legittima e non violenta.

Per citare il mai troppo compianto Isaac, la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.

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Contro tutto tutti a Roma con l'inquilinato resistente

Res publica   11.09.13  

Quelli del no al proggresso, quando il progresso tocca il recinto di interressi particolari senza adeguato risarcimento, si ritroveranno a Roma il 18 ottobre per manifestare violentemente contro il cielo. Il tazebao completo dell'inquilinato resistente e affini è sull'Huffington Post.

L'idea di costruire una mobilitazione nazionale per il 19 ottobre prossimo nasce dentro le lotte per il diritto all'abitare, contro il consumo di suolo e le devastazioni ambientali. È un'esigenza che si manifesta soprattutto dentro il conflitto contro la rendita e contro la precarietà. Rappresenta le centinaia di effervescenze territoriali che si battono contro gli sfratti, il caro affitti e l'invasività dei signori del mattone, noncuranti di un'emergenza abitativa in continua crescita e solo interessati a fare ancora profitto con i processi di valorizzazione della terra.

I signori del cemento e le banche sono stati premiati da leggi e provvedimenti che continuano ad immaginare l'uscita dalla crisi dentro una logica sviluppista e devastante per i territori. Le grandi opere come i grandi eventi, il Tav, l'Expo, le Olimpiadi 2024, insieme con politiche abitative che cancellano l'edilizia residenziale pubblica e investono sulla truffa dell'housing sociale sono il trionfo osceno di chi non sa nemmeno concepire che uno spazio possa rimanere vuoto, libero, attraversabile e respirabile.

[...] Insieme migranti e No Tav, occupanti di case e inquilinato resistente, lavoratori e lavoratrici, precari e studenti, assedieremo i ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture e la Cassa depositi e prestiti, decisi a non tornare a casa senza passaggi tangibili, materiali, concreti.

Non sarà una passeggiata ma nemmeno un parco giochi, la sollevazione è una cosa seria e così si rappresenterà. Andremo dove vogliamo andare, faremo ciò che abbiamo deciso di fare.

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La TAV piace a Bersani

Res publica   28.10.11  

Sono per farla, nel dialogo, ma io sono per farla anche perchè il progetto è quasi tutto interrato.
[...] Mi sembra che sia nata una cosa che coi valligiani c'entra poco e che sia diventata una battaglia ideologica che va oltre il merito. A chi inneggia con le bandiere alla ribellione, vorrei dire: stiam parlando di una ferrovia, di treni. Di tre-ni. Punto e basta.

A volte Bersani mi stupisce in senso positivo. Solo a volte e questa è una di quelle.

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Rivoluzionari da giardino

Res publica   17.10.11  

E' tempo che la sinistra cessi ogni connivenza con quell'area di estremismo a cilum e guinzagli, perennemente adolescente, rivoluzionario a oltranza e complottista.
Il paese ha bisogno di una sinistra matura, consapevole e concreta, che faccia della serietà la sua bandiera. Una sinistra intransigente contro i violenti e capace di presentare le proprie istanze politiche senza la necessità di inseguire la destra sul terreno del populismo qualunquista.

L'intervista di Repubblica a uno dei devastatori di Roma conferma tristemente quanto si conosce da tempo.

[...] "Il Movimento finge di non conoscerci. Ma sa benissimo chi siamo. E sapeva quello che intendevamo fare. Come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente cosa sarebbe stato il nostro 15 ottobre. Ora i "capetti" del Movimento fanno le anime belle. Ma è una favola. Mettiamola così: forse ora saranno costretti finalmente a dire da che parte stanno. Ripeto: tutti sapevano cosa volevamo fare. E sapevano che lo sappiamo fare. Perché ci prepariamo da un anno".

Vi preparate?
F. sorride di nuovo. "Abbiamo fatto il "master" in Grecia".

Quale "master"?
"Per un anno, una volta al mese, siamo partiti in traghetto da Brindisi con biglietti di posto ponte, perché non si sa mai che a qualcuno viene voglia di controllare. E i compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia urbana è un'arte in cui vince l'organizzazione. Un anno fa, avevamo solo una gran voglia di sfasciare tutto. Ora sappiamo come sfasciare. A Roma, abbiamo vinto perché avevamo un piano, un'organizzazione".

[...] Parli come un militare.
"Parlo come uno che è in guerra".

Ma di quale guerra parli?
"Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro".

Loro chi?
"Non discuto di politica con due giornalisti".

E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?
"Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa".

Sei stato in val di Susa?
"Ero lì a luglio".

A fare la guerra.
"Si. E vi do una notizia. Non è finita".

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