Il vento dell'alternanza e della speranza soffia su Perù e Portogallo.
La buona notizia è che la figlia di Fujimori, Keiko (Fuerza 2011), non ce l'ha fatta.
L'ex-tenente colonnello dell'esercito Humala, candidato per la sinistra estrema, la spunta sul filo di lana.
Il fujimorismo non è ancora morto, ma è sulla buona strada.
La cattiva notizia arriva dal Portogallo dove gli elettori, scoraggiati dalla crisi, consegnano il paese alla destra dopo le recenti dimissioni del premier Socrates.
Passo Coelho promette un rapida uscita del paese dal tracollo economico-finanziario. Sarà una strada in salita dove il ruolo fondamentale verrà giocato dall'Unione Europea e dal FMI, Lisbona dovrà accontentarsi della panchina.
Saranno lacrime e sangue con buona pace degli indignati che fino a ieri hanno manifestato contro il precedente governo nelle strade della capitale e che oggi festeggiano la svolta.
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