tizianocavigliablog

I post con tag "Putin" archivio

Il veto sul genocidio

Res publica   08.07.15  

Vittime di Srebrenica

La Russia ha esercitato il diritto di veto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che condannava, definendolo genocidio, il massacro di 8372 civili a Srebrenica, compiuto dalle truppe serbe guidate dal generale Ratko Mladic nel 1995 durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina.

Tenetelo a mente alla vostra prossima discussione di geopolitica sullo statista di pace Putin.

LEGGI ALTRO...

Fare opposizione in Russia oggi

Res publica   24.04.15  

La grande manifestazione "per la pace e la libertà" che era stata convocata nel centro di Mosca per il 19 aprile è stata cancellata dopo che le autorità hanno negato i permessi, proponendo un percorso alternativo alla periferia nordovest della città. Così gli organizzatori hanno fatto ricorso a una scappatoia che usano spesso da qualche tempo a questa parte: niente corteo, ma picchetti di singoli individui, che si danno il cambio tenendo in mano cartelli con slogan politici, e poi tutti a portare un fiore sul luogo dell'omicidio di Boris Nemtsov, accanto alla piazza Rossa.

I manifestanti devono comunque fare attenzione: è sufficiente che gli si avvicini qualcuno per più di pochi minuti, generalmente provocatori di vario tipo o agenti in borghese, per trasformare la loro legittima protesta in una manifestazione non autorizzata. A quel punto la polizia può intervenire a fare arresti. In passato è già successo più volte.

Andrea Pipino racconta su Internazionale come si muovono le opposizioni nella Russia di Putin.

LEGGI ALTRO...

Il Putin di Schrödinger

Res publica   15.03.15  

Screenshot di Schrodinger's Putin

Per ingannare l'attesa aspettando di conoscere le sorti di Putin, assente ingiustificato da oltre una settimana, un sito tiene conto del tempo trascorso dall'ultima volta che il presidente russo è stato visto in pubblico. Con l'immancabile Il lago dei cigni sullo sfondo.

LEGGI ALTRO...

La Russia che è morta con Nemtsov

Res publica   02.03.15  

Cosa ha simboleggiato Boris Nemtsov e cosa rappresenta la sua morte violenta per la Russia nelle parole di Leonid Bershidsky.

I seriously doubt that Nemtsov's death will invigorate the anti-Putin protest movement. It is too weak to present a threat. Convincing others of the regime's criminality is a weapon that's too heavy for Russian liberals to heft these days. Still, I cannot help but wonder now what my country would have been like had Yeltsin made a different choice back in 1999.

Under President Boris Nemtsov, Russia could have been a country where I could have kept living and working. With his death, that unrealized future has died, too.

LEGGI ALTRO...

La libertà di parola e i social network in Russia

Geek   14.02.15  

La storia VK, per gli amici VKontakte, il social network russo gemello di Facebook e del suo fondatore Pavel Durov al tempo della censura putiniana raccontata su Motherboard.

Pavel Durov, founder of the Russian social network VKontakte, was home alone in his apartment in St. Petersburg on a weekend when a contingent of men in camouflage uniforms knocked violently on his door. He crept to the peephole and looked at them, standing there, before moving quietly to the window, only to see more men in the same uniforms waiting outside his building. He didn't answer, even as they shouted thickly through the door. Then his phone began to ring, over and over, with calls from unfamiliar numbers.

Durov knew why they were there. Just days before, he’d received a letter in the mail from the Federal Security Service of the Russian Federation, or FSB, a reincarnation of the Soviet Union's KGB, demanding that he take down VKontakte pages being used to organize protests opposing the re-election of Vladimir Putin.

LEGGI ALTRO...

Approfondire la crisi ucraina

Res publica   04.09.14  

Dalle proteste che hanno rovesciato il presidente Yanukovych all'annessione russa della Crimea, fino all'intervento delle truppe di Mosca in supporto ai ribelli secessionisti filo-russi. La crisi ucraina su Vox, in 25 pagine.

This all began as an internal Ukrainian crisis in November 2013, when President Viktor Yanukovych rejected a deal for greater integration with the European Union (here's why this was such a big deal), sparking mass protests, which Yanukovych attempted to put down violently. Russia backed Yanukovych in the crisis, while the US and Europe supported the protesters.

Since then, several big things have happened. In February, anti-government protests toppled the government and ran Yanukovych out of the country. Russia, trying to salvage its lost influence in Ukraine, invaded and annexed Crimea the next month. In April, pro-Russia separatist rebels began seizing territory in eastern Ukraine. The rebels shot down Malaysian Airlines flight 17 on July 17, killing 298 people, probably accidentally. Fighting between the rebels and the Ukrainian military intensified, the rebels started losing, and, in August, the Russian army overtly invaded eastern Ukraine to support the rebels. This has all brought the relationship between Russia and the West to its lowest point since the Cold War. Sanctions are pushing the Russian economy to the brink of recession, and more than 2,500 Ukrainians have been killed.

LEGGI ALTRO...
Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...