La direzione del Tg1 "ha violato la più elementare delle norme del
contratto nazionale di lavoro censurando il comunicato della
Federazione Nazionale della Stampa di solidarietà allo sciopero dei
sindacati contro la manovra finanziaria e la riforma fiscale del
governo": è cio che afferma in una nota il cdr della testata diretta da
Clemente Mimun in una nota.
"L'azienda aveva autorizzato, nel rispetto della legge e del contratto
nazionale di lavoro, la messa in onda del comunicato della Fnsi - si
legge nella nota -. Ma la direzione del Tg1 non ha preso in
considerazione il comunicato, contravvenendo persino all'indicazione
della direzione generale della Rai. Ancora una volta - conclude il cdr
- la direzione del Tg1 si è resa responsabile della violazione delle
regole sindacali".
Anche il comitato di redazione del Tg2 "protesta con forza contro la
decisione della direzione della testata di non leggere nell'edizione
delle 13 il comunicato della Fnsi a sostegno dello sciopero generale di
oggi contro la manovra finanziaria e la riforma fiscale del governo".
Lo si legge in una nota dello stesso Cdr. Il Cdr "denuncia da parte
della direzione un comportamento antisindacale e di censura in quanto
il comunicato aveva ricevuto il via libera dalla direzione generale".
La Fnsi, l'Usigrai e l'Associazione stampa romana denunciano "la
manomissione compiuta dai direttori di Tg1 e Tg2 che sono intervenuti
sul testo del comunicato relativo allo sciopero generale di cui era
stata chiesta lettura ai sensi del contratto nazionale di lavoro
giornalistico". "La richiesta - spiegano le tre organizzazioni in una
nota congiunta - era stata inoltrata alla Rai nel rigoroso rispetto
delle procedure contrattuali e la Rai aveva dato l'ok".
Secondo Fnsi,
Usigrai e Asr, si configura perciò "un comportamento antisindacale,
punito dallo statuto dei lavoratori. Questa Rai - sottolineano - si
conferma incapace di rispettare le regole. Il sindacato ha dato
immediato mandato ai propri legali per predisporre ogni atto necessario
per contestare la condotta della Rai nelle sedi opportune".