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I post con tag "Regionali 2013" archivio

La decrescita felice del Movimento 5 Stelle

Res publica   27.05.13  

Nessun candidato al ballottaggio su 16 capoluoghi di provincia. Un tracollo alle regionali in Val d'Aosta dove il Movimento 5 Stelle ha preso il 6,6% a tre mesi dalle politiche in cui prse il 18,6%.
A Roma il candidato grillino Marcello De Vito si è fermato sotto al 13%, la metà dei voti raccolti a febbraio. Nella Siena dello scandalo MPS si è passati dal 20% al 7%. In Liguria, terra conquistata tre mesi fa con il 30 (e passa) per cento, non si sono raggiunte le due cifre.

La politica grossolana, incapace, priva di proposte, populista e chiassosa non ha pagato. L'onere dell'elaborazione del lutto pesa ora sulle spalle della coppia Grillo-Casaleggio.
Il Movimento nato sotto la stella del ritorno alla partecipazione si è sgonfiato proprio sotto il peso dell'astensionismo. Gli slogan "tutti a casa" e "siete circondati" si sono trasformati in un boomerang e oggi fanno sorridere più che impensierire.

La nota lieta è che il Partito Democratico, a dispetto di ogni previsione, è avanti praticamente ovunque.

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Chi vince e chi perde in Friuli-Venezia Giulia

Res publica   22.04.13  

Debora Serracchiani ha vinto le elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia.
Vince il Partito Democratico che sa proporre idee, che parla al territorio e alla sua base. Vince l'idea di una spinta progressista, contrapposta a un conservatorismo dal respiro corto. Vince il candidato più capace sotto il profilo della narrazione e della comunicazione; la questione del leaderismo che ha animato e anima elettori e dirigenza PD si è fatta motore del successo da Udine a Trieste.

Nel frattempo il trionfatore morale delle elezioni politiche di fine febbraio, il Movimento 5 Stelle, dimezza in appena due mesi i suoi voti. Passando da primo a terzo partito della regione.
Una sconfitta cocente che assume i toni della disfatta alla luce del tour a tappe forzate di Beppe Grillo in Friuli-Venezia Giulia e della recentissima prova di forza giocata sull'elezione del presidente della Repubblica.

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Pannella e il taxi di Storace

Res publica   18.01.13  

Accogliamo la proposta, l'invito di Storace, che lui definisce tecnico, anche come risposta per un minimo di rivolta morale.

Storace è stato certamente un cattivo amministratore, ma è stato assolto con formula piena dalle accuse che gli sono state rivolte da Alessandra Mussolini. Quello di Storace è un elettorato proletario e ha avuto il merito di denunciare che contro di noi c'è stato un tentativo di genocidio politico. Del resto ha appreso quasi tutto da noi, frequentandoci. Sono contento che abbia detto che senza il nostro controllo come alleato di governo nella regione Lazio non potrebbe governare bene.

Quando dici la partitocrazia.
Un Pannella indifendibile ora rischia di provocare una scissione a via di Torre Argentina.

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