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I post con tag "Restauro" archivio

Un'artista della conservazione dei libri

Multimedia   31.01.24  

Wired entra nel laboratorio di Sophia Bogle, scrittrice, educatrice e restauratrice di libri, per illustrare il processo rigoroso di decostruzione, rivitalizzazione e ricomposizione che sta alla base della sua specialità di conservazione di libri antichi e preziosi.

Negli ultimi 30 anni, Bogle ha restaurato migliaia di libri. Riferendosi ad alcune fasi della ricostruzione come a una vera e propria chirurgia del libro, sottolinea la precisione e la pazienza che servono per padroneggiare l'arte della conservazione.
Dall'attenta rimozione e pulizia delle pagine individuali al ritaglio di strappi e alla riparazione anche delle più piccole lacerazioni. Come sottolinea Bogle, c'è una storia nel libro, c'è la storia di chi ha posseduto il libro e infine c'è la storia del restauro del libro.

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Restaurare un Rothko

Wow   13.07.21  

Diciotto mesi di lavoro. Tanto è occorso per restaurare Black on Maroon, l'opera d'arte dipinta nel 1958 da Mark Rothko e vandalizzata nel 2012 dall'artista russo Vladimir Umanats.

Questo restauro è stato uno tra i più importanti e impegnativi mai realizzato della Tate Modern e fortunatamente anche uno di quelli di maggior successo.
A causa della tecnica a strati utilizzata da Rothko, la superficie del dipinto è infatti estremamente delicata e i restauratori hanno scoperto che la maggior parte dei solventi impiegati nei normali restauri avrebbero potuto dissolvere lo strato di colore rischiando di danneggiare irrimediabilmente il quadro.

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Restaurare un ritratto del 1907

Wow   02.10.19  

Il Museum of Modern Art di New York ci porta nei laboratori di conservazione dove la specialista Diana Hartman sta effettuando un meticoloso e ingegnoso restauro dell'autoritratto della pittrice espressionista Paula Modersohn-Becker, datato 1907.

Se siete rimasti affascinati da questo lungo processo conservativo, l'hanno scorso era stato pubblicato il video del completo restauro che aveva ridato una nuova vita a un dipinto di Emma Gaggiotti Richards.

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Studiare gli odori del passato per conservare l'eredità culturale

Geek   22.09.19  
15 molecole che permettono di identificare l'odore di un vecchio libro
15 molecole che permettono di identificare l'odore di un vecchio libro

Per scienziati e storici l'odore è diventato il Santo Graal della scienza della conservazione e del restauro.
Alcuni odori infatti sono segnali d'allarme per scoprire possibili indizi sul decadimento dei reperti. Conoscerli significa individuarli più facilmente e dunque migliorare la conservazione dei manufatti o tentare di rallentare e finanche invertire i processi di decadimento.
Inoltre la relazione che esiste tra il senso dell'olfatto e alcuni stati d'animo permette ai ricercatori di decodificare e ricostruire le emozioni provate dai nostri antenati alle prese con questi reperti.

Il problema, afferma Michelle Francl, una ricercatrice di chimica computazionale del Bryn Mawr College, è che ciò che profuma di ribes e cioccolato per una persona può essere un semplice calice di gioia per altri. Parte della nostra difficoltà nel descrivere gli odori è la mancanza di un vocabolario comune con cui farlo. La classificazione degli odori richiede una connessione standard con un singolo odore e una parola, in modo tale che chiunque identifichi un odore specifico utilizzi la stessa parola per descriverlo. Sebbene non sia preciso come usare uno spettrometro per misurare il colore di un oggetto, la standardizzazione del vocabolario degli odori può dare ai ricercatori un punto di partenza.

Profumieri e viticoltori, che dipendono dalla capacità di interpretare e descrivere profumi precisi, furono i primi a costruire una base linguistica del genere. Negli anni '80, Ann C. Noble, chimico sensoriale dell'Università della California, sviluppò uno strumento chiamato ruota dell'aroma del vino per aiutare a standardizzare le descrizioni dei vini, rendendo più semplice identificare aromi come caramello e frutta da associare ad aggettivi precisi come miele, butterscotch o melassa. Le ruote aromatiche per la birra e il caffè arrivarono subito dopo, diventando un punto fermo dell'industria alimentare e degli aromi.

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