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I post con tag "Rifondazione Comunista" archivio

La sinistra radicale a un passo dal bosone

Res publica   13.05.15  

Barbara Spinelli, la sua decisione di lasciare la lista in cui era stata eletta all'europarlamento, "L'Altra Europa con Tsipras", ha scatenato le polemiche. Il coordinatore di Sel, Fratoianni, la accusa di essere incoerente, rimproverandole di aver voluto tenere il seggio proprio per garantire la tenuta di quel progetto di cui oggi dichiara il fallimento. E sui social network c'è addirittura chi la accusa di tradimento. Come risponde?
"Io non trovo che ci siano né incoerenza né tradimento. Il motivo per cui, da tempo ormai, ho preso le distanze da "L'Altra Europa" è che secondo me è stata la lista ad abbandonare il progetto originario, che era quello di creare un insieme di forze della sinistra molto costruito dal basso, basato sull'associazionismo, sulla società civile. E soprattutto non dominato dai vecchi partiti della sinistra radicale. In questo anno e mezzo, piano piano ho avuto invece l'impressione di un predominio dei piccoli partiti che avevano promesso di sciogliersi ma non si sciolgono mai".

Cosa è successo? Siete in tre, a Strasburgo: non andavate più d'accordo?
"Gli altri deputati de "L'Altra Europa" sono al tempo stesso in un partito: Curzio Maltese, sia pure come indipendente, è entrato nel comitato direttivo di Sel, Eleonora Forenza è nella segreteria di Rifondazione. Io ero espressione solo della Lista, ma nel frattempo "L'Altra Europa" è stata monopolizzata da Sel e Rifondazione. Nell'assemblea del 18 aprile è stata resa nota una lettera aperta di buona parte dei militanti, firmata anche da me, che si sono dissociati e sono praticamente usciti da "L'Altra Europa". Tra questi: Luciano Gallino e Guido Viale".

La sinistra radicale ha da tempo superato il masochismo. Si trova a un passo dal bosone. Una perenne scissione dell'atomo che non produce energia.
È l'atomizzazione identitaria come progetto politico.

Irrilevante. Sempre.

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Nel covo degli estremisti

Res publica   20.08.08  

Nonostante stenti a crederci, la notizia che un ragazzo sedicenne è stato tolto alla madre e affidato alle cure del padre perché "iscritto ad un gruppo di estremisti" (estremisti che passano sotto il nome di Rifondazione Comunista) e perché frequentava "luoghi di ritrovo giovanili dove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope" mi preoccupa.

E lo sa fa per due distinti motivi.
Si parte da una magistratura di cui ormai stento capirne i giudizi, le azioni e le tesi accusatorie; secondo di poi la deriva che ha intrapreso una certa sinistra, incapace ormai di parlare un linguaggio condiviso e di presentarsi all'opinione pubblica in una veste che non sia confusa quella dei facinorosi al seguito degli infiniti movimenti del no-a-qualunque-cosa.

Mi auguro che questa storia venga presto derubricata nelle notizie che poi si scoprono non esserlo, ma la sensazione di vago fastidio e preoccupazione rimane.

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Perdenti

Res publica   27.07.08  

Sono riusciti a scrivere la parole fine su un partito già finito, bruciando l'unico leader in grado di intravedere la luce alla fine del tunnel.

A sinistra del PD resterà una pletora di partitini in lotta per raccogliere le bricciole.

Cespugli con la vocazione dell'opposizione eterna.

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