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I post con tag "Riforma Finanziaria" archivio

La riforma di Wall Street

Res publica   16.07.10  

60 a 39. L'amministrazione Obama segna un nuovo punto e questa volta si tratta di Wall Street.
Si tratta della più importante riforma del sistema finanziario dagli anni '30.

Il testo aiuterà a contrastare la debolezza cronica della regolamentazione che fino ad oggi ha controllato i mercati, le autorità federali avranno ora il potere necessario per un vero controllo sugli istituti di credito, per limitare l'assunzione di rischi da parte delle istituzioni finanziarie e per supervisione di attività precedentemente non regolamentate. E' prevista anche una nuova agenzia, interna alla Federal Reserve, per garantire la protezione dei consumatori.

La Fed avrà ora il potere di controllo sulle istituzioni finanziarie e sarà creato un comitato, il "financial stability oversight council", con il compito di vigilare sulla stabilità del sistema.

Il mercato delle regole è iniziato.

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L'accordo sulla riforma finanziaria

Res publica   25.06.10  

La commissione congiunta Senato-Camera del Congresso ha approvato il testo che riscriverà i regolamenti finanziari degli Stati Uniti.
La riforma finanziaria voluta dal presidente Obama manca solo del voto definitivo dei due rami del parlamento per essere approvata.

La Casa Bianca spera di chiudere la questione prima della festa nazionale del 4 luglio.

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Le leve della finanza

Res publica   07.06.10  

Politico racconta la stretta finale sulla riforma finanziaria americana tra repubblicani, lobbisti e l'amministrazione Obama, con un occhio rivolto alle elezioni di mid-term.

Players on all sides of the contentious debate over the biggest piece of financial regulatory reform since the Great Depression are fully engaged in a fierce final round of lobbying and negotiation before a final bill is sent to President Obama, which is expected by the end of the month.

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Approvata dal Senato la riforma di Wall Street

Res publica   21.05.10  

Tutto come previsto; ieri notte il Senato americano ha approvato con 59 voti contro 39 l'ambizioso testo della riforma finanziaria. Quattro i repubblicani che hanno votato a favore e due i democratici contrari.

Ennesimo punto segnato dall'amministrazione Obama per quella che è stata una delle priorità del presidente sino dalla sua campagna elettorale.

Ora trovata la quadra con il testo uscito dalla Camera, la nuova riforma si porrà come la revisione più significativa sulla  regolamentazione finanziaria sin dal 1930.

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Il mese della riforma finanziaria

Res publica   17.05.10  

Il leader della maggioranza democratica al Senato, Harry Reid, spera di riuscire a portare a casa entro stasera la mozione per istituire un voto mercoledì e concludere così la discussione del disegno di legge della riforma finanziaria.
L'obiettivo è arrivare al voto finale prima della fine del mese. E se tutto va bene quel voto potrebbe arrivare già giovedì.

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Il partito del no

Res publica   27.04.10  

A dispetto delle previsioni i repubblicani hanno votato compatti no, bloccando l'apertura del dibattito sulla riforma finanziaria.
57-41 il bilancio finali. Lontani da quei sessanta voti richiesti.

La strategia dei democratici di forzare il voto ha comunque prodotto il risultato di schiacciare i repubblicani i difesa.
Un atteggiamento previsto e che sarà usato dai democratici per dipingere gli avversari come dei contestatori per partito preso e vicini alle lobby di Wall Street.

Some of these senators may believe that this obstruction is a good political strategy, and others may see delay as an opportunity to take this debate behind closed doors, where financial industry lobbyists can water down reform or kill it altogether. But the American people can't

Questo il commento del presidente Obama sul voto.

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La prossima riforma finanziaria

Res publica   23.04.10  

Il dibattito politico americano è incentrato sulla riforma finanziaria e il voto al Senato previsto per lunedì.

L'accordo potrebbe essere vicino, con i repubblicani che spingono per chiudere il capitolo dei salvataggi federali.
60 i voti necessari, sarà quindi decisivo il sostegno favorevole di almeno un senatore repubblicano.

Comunque vada i democrats sono convinti di segnare il punto.
In caso di vittoria l'amministrazione Obama uscirà ancora rafforzata.
In caso di sconfitta si potrà puntare il dito contro i repubblicani e il tanto criticato partito del no.

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