Il modo migliore per ottenere diritti, che reputi calpestati dalla presunta violenza della polizia (come a Londra), è saccheggiare e incendiare la città in cui vivi. Seems legit.
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Siamo ostaggio dei violenti
Da tempo nei NoTAV si sono infiltrati gruppi di teppisti e violenti.
La colpa del movimento è di non saperli isolare.
Il movimento può solo perdere credibilità continuando a tollerare chi lancia bombe carta, chi incendia tetti di edifici, chi vandalizza treni, aggredisce giornalisti e paralizza il paese.
Rivoluzionari da giardino
E' tempo che la sinistra cessi ogni connivenza con quell'area di estremismo a cilum e guinzagli, perennemente adolescente, rivoluzionario a oltranza e complottista.
Il paese ha bisogno di una sinistra matura, consapevole e concreta, che faccia della serietà la sua bandiera. Una sinistra intransigente contro i violenti e capace di presentare le proprie istanze politiche senza la necessità di inseguire la destra sul terreno del populismo qualunquista.
L'intervista di Repubblica a uno dei devastatori di Roma conferma tristemente quanto si conosce da tempo.
[...] "Il Movimento finge di non conoscerci. Ma sa benissimo chi siamo. E sapeva quello che intendevamo fare. Come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente cosa sarebbe stato il nostro 15 ottobre. Ora i "capetti" del Movimento fanno le anime belle. Ma è una favola. Mettiamola così: forse ora saranno costretti finalmente a dire da che parte stanno. Ripeto: tutti sapevano cosa volevamo fare. E sapevano che lo sappiamo fare. Perché ci prepariamo da un anno".
Vi preparate?
F. sorride di nuovo. "Abbiamo fatto il "master" in Grecia".
Quale "master"?
"Per un anno, una volta al mese, siamo partiti in traghetto da Brindisi con biglietti di posto ponte, perché non si sa mai che a qualcuno viene voglia di controllare. E i compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia urbana è un'arte in cui vince l'organizzazione. Un anno fa, avevamo solo una gran voglia di sfasciare tutto. Ora sappiamo come sfasciare. A Roma, abbiamo vinto perché avevamo un piano, un'organizzazione".
[...] Parli come un militare.
"Parlo come uno che è in guerra".
Ma di quale guerra parli?
"Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro".
Loro chi?
"Non discuto di politica con due giornalisti".
E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?
"Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa".
Sei stato in val di Susa?
"Ero lì a luglio".
A fare la guerra.
"Si. E vi do una notizia. Non è finita".
Indignati dai teppisti
Quello che tutti temevano puntualmente è avvenuto. I cretini, infiltrati nella manifestazione degli indignati italiani, hanno preso il sopravvento mettendo a ferro e fuoco Roma.
Un problema di incapacità di mantenere l'ordine pubblico diventato ormai la norma che affligge tanto il Governo quanto gli organizzatori.
Gli indignati vanno ascoltati. I teppisti fermati.
I teppisti di Londra erano teppisti
I tre quarti degli accusati per le rivolte di agosto a Londra e nel Regno Unito avevano precedenti penali.
Pensa un po'.
La donna scampata all'inferno di Croydon ha un volto
Si chiama Monika Konczyk e ha 32 anni. E' la donna immortalata mentre fugge dal suo appartamento avvolto dal fuoco gettandosi dalla finestra, in seguito agli incendi appiccati dai teppisti londinesi a Croydon.