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I post con tag "Geologia" archivio

L'evoluzione della Terra in 4 miliardi e mezzo di anni

Geek   13.11.23  

Kurzgesagt ha ripercorso gli ultimi 4 miliardi e mezzo di anni di evoluzione del nostro pianeta.
Ogni secondo nel video rappresenta un milione di anni e in un'ora l'animazione abbraccia ciascuno dei quattro eoni geologici della Terra, Hadeano, Archeano, Proterozoico e Fanerozoico.

L'inizio della storia della Terra è segnato dall'eone Hadeano, che rappresenta un periodo estremamente violento e caotico, in cui il nostro pianeta era ancora in formazione. Successivamente, l'eone Archeano ci mostra il fiorire delle prime forme di vita, organismi unicellulari che hanno iniziato a popolare l'oceano primordiale. È un'immagine affascinante del nostro passato lontano, quando la vita era ancora nelle sue fasi iniziali.
Il Proterozoico è un eone che ci offre uno sguardo sullo sviluppo di organismi più complessi, come le prime piante e gli invertebrati marini. Questo periodo è caratterizzato da cambiamenti significativi nell'atmosfera e nell'ambiente terrestre, che hanno aperto la strada all'evoluzione di forme di vita sempre più sofisticate.
Infine, l'eone Fanerozoico ci porta ai giorni nostri, mostrandoci la diversità e la complessità della vita sulla Terra. Le varie ere, periodi, epoche ed età in questo eone sono testimoni di eventi importanti come l'estinzione dei dinosauri, l'evoluzione dei mammiferi e, infine, l'avvento dell'umanità.

Attraverso questa straordinaria animazione, Kurzgesagt ci offre un'occasione unica per riflettere sulla scala dei tempi geologici e sulla complessità dei processi che hanno portato alla formazione del nostro pianeta e alla diversità della vita che ospita.

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Il cratere Aram Chaos su Marte

Geek   16.08.23  

L'Aram Chaos è uno dei numerosi crateri presenti sulla superficie di Marte, ma ciò che lo rende particolarmente affascinante è la sua topografia unica e la storia geologica che cela.
Le immagini, riprese dalla telecamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter ed elaborate attraverso bande cromatiche per evidenziare meglio la struttura e la geologia rispetto ai colori naturali, ci mostrano un paesaggio accidentato, segnato da creste e depressioni profonde, che testimoniano l'antico impatto che ha dato origine a questo cratere.

Attraverso questi filtro di colore, possiamo percepire i differenti tipi di rocce presenti nell'area circostante. Il blu intenso, che spesso compare nel video, indica la presenza di basalto, una roccia vulcanica ricca di minerali come il ferro e il magnesio. Questo suggerisce che la zona circostante ad Aram Chaos potrebbe essere stata influenzata da attività vulcanica passata.
Strumenti di questo tipo offrono l'opportunità ai ricercatori di esplorare la superficie di Marte in modo più dettagliato per comprendere la storia geologica del pianeta rosso e per cercare eventuali tracce di vita passata.

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La gran parte dei meteoriti vengono scoperti in Antartide

Geek   24.07.23  

L'Antartide è un luogo strano e affascinante, e tra le curiosità che lo circondano c'è il fatto che due terzi di tutti i meteoriti che abbiamo recuperato sono stati trovati proprio lì. Ma questa particolare concentrazione di meteoriti non è dovuta alla rotazione della Terra o a un campo magnetico che li attragga verso il Polo Sud come si potrebbe pensare. In realtà, la ragione per cui l'Antartide è un luogo così fertile per la ricerca di meteoriti è la sua unicità ambientale.

Come spiega MinuteEarth, l'Antartide è un deserto di ghiaccio, uno dei luoghi più desolati e inospitali del pianeta. Questo fa sì che i meteoriti che cadono sulla sua superficie non si degradino o non vadano perso come succederebbe in altre parti del mondo. Il ghiaccio protegge i meteoriti dall'attività geologica e umana.

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Il terremoto che ha cambiato la storia

Geek   21.11.22  

Il primo novembre del 1755 un devastante terremoto colpì Lisbona. Il sisma, stimato di una magnitudo compresa tra gli 8,5 e i 8,7 della scala Richter, provocò un successivo tsunami che inghiottì gran parte della città.
La centralità dell'impero portoghese fece sì che la notizia si diffuse rapidamente e in ogni angolo del mondo.
La catastrofe arrivò in un momento storico in cui il metodo scientifico era in ascesa e la lotta tra lo studio dei fenomeni naturali e l'attribuzione di tutti gli eventi alla volontà di Dio era in pieno vigore, tanto da stimolare il dibattito sull'illuminismo e colpire profondamente l'immaginario di Voltaire.

BBC Reel offre una rapida panoramica degli effetti politici, sociali e filosofici di questo terremoto, che portarono a rivoluzioni del pensiero e della scienza che si diffusero ben oltre i confini del Portogallo.

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Quella volta che il Mediterraneo si prosciugò

Geek   12.02.22  

Nel periodo Messiniano del Miocene, circa 5,9 milioni di anni fa, una combinazione di movimenti tettonici e cambiamenti climatici provocarono un evento che i geologi chiamano crisi di salinità del Messiniano nel corso del quale le acque del mar Mediterraneo evaporarono quasi completamente a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra.
Questa condizione durò per più di 600.000 anni sino all'alluvione zancleana, quando l'acqua dell'oceano Atlantico riuscì nuovamente a superare lo sbarramento di Gibilterra, che manteneva isolati i piccoli mari interni nel bacino del Mediterraneo, aprendo un canale lungo oltre 200 km.
Come racconta la PBS, il mar Mediterraneo fu riempito completamente in un tempo molto rapido, stimato tra alcuni mesi e i due anni. L'incremento del livello del mare nel bacino può aver raggiunto velocità anche superiori a 10 m/giorno.

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Un reattore a fissione nucleare naturale sulla Terra

Geek   20.08.21  

Nel 1972, il fisico francese Francis Perrin scoprì presso l'impianto militare di riprocessamento del combustibile nucleare di Pierrelatte, in Francia, uno strano fenomeno. Sembrava infatti che una parte dell'isotopo 235, nei campioni di uranio che giungevano dalla miniera della Compagnie des mines d'uranium de Franceville in Gabon, fosse già stato usato.
Scartate le prime ipotesi che riguardavano errori nelle rilevazioni, possibili sabotaggi o contaminazione dei campioni, le ricerche si concentrarono sulla miniera di Oklo, nella provincia di Haut-Ogooué, dove furono ritrovate tracce di elementi che sono sottoprodotti caratteristici di una reazione di fissione nucleare.

La scoperta portò alla luce il primo reattore a fissione nucleare naturale del nostro pianeta. A quanto si è appreso le reazioni di fissione nucleare vennero innescate circa 1,7 miliardi di anni fa grazie all'abbondanza dell'isotopo 235 dell'uranio e alla presenza di acqua nella miniera che agì come moderatore dei neutroni e come fluido di raffreddamento.
I ricercatori ritengono che il reattore naturale rimase in funzione per alcune centinaia di migliaia di anni con una potenza termica media inferiore ai 100 kW.

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La mappa della Terra attraverso le ere geologiche

Geek   14.09.20  
La mappa della Terra nel triassico
La mappa della Terra nel triassico

Scorrere il tempo per vedere gli effetti della deriva dei continenti sulla Terra negli ultimi 750 milioni di anni.
Una dettagliata mappa interattiva, realizzata da Dinosaur Database, per scoprire ad esempio come si presentava la superficie del nostro pianeta alla comparsa dei primi vertebrati o dei primi fiori o al tempo dell'estinzione dei dinosauri o per ottenere la posizione esatta di una località attuale sui continenti della Terra del passato.

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L'origine del fango

Geek   25.08.20  

Qualcuno direbbe che è meglio non cascarci, ma allo stesso tempo c'è chi ci si azzuffa dentro e per alcuni sport è imprescindibile.
Per qualcuno è qualcosa da eliminare al più presto, per altri è un sedimento fertile che rinnova il terreno coltivabile.
Parliamo del fango.

Adesso i petrologi indagano su come si è formato inizialmente e in che modo le piante hanno contribuito a trattenerlo e crearne in abbondanza, aiutando lo sviluppo della vita animale sul pianeta.

Prima che le piante arrivassero sulla terraferma, il fango era già presente - sebbene principalmente sul fondale marino e nei letti dei fiumi. Una volta che le piante si sono diffuse su tutto il pianeta, non solo sono state capaci di trattenere i sedimenti, ma le loro radici hanno frantumato la roccia sia per effetto meccanico sia rilasciando sostanze chimiche capaci di sbriciolarla. In questo modo, le piante hanno accelerato quella che i geologi chiamano "fabbrica di fango continentale".

Senza le piante, i fiumi avrebbero spogliato i continenti dal limo e dall'argilla - costituenti chiave del fango - e avrebbero trasportato questi sedimenti sul fondo del mare. Ciò avrebbe lasciato i continenti pieni di roccia sterile e ambienti marini inospitali per i pesci.

Una volta che le piante si sono diffuse le cose hanno cominciato a cambiare. Il fango si attaccava alla vegetazione lungo le sponde dei fiumi e si raggrumava piuttosto che proseguire la sua corsa sino a raggiungere il fondo del mare. Davies [...] e i suoi colleghi hanno scoperto che l'espansione delle piante terrestri all'incirca tra 458 milioni e 359 milioni di anni fa coincise con un aumento di oltre dieci volte la quantità di fango presente sulle terre emerse - e un cambiamento significativo nei modi in cui i fiumi scorrevano. L'arrivo delle prime piante e poi del fango "ha cambiato radicalmente il modo in cui funziona il mondo".

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La mappa geologica della Luna

Geek   25.05.20  
Mappa geologica della Luna a cura dell'USGS Astrogeology Science Center
Mappa geologica della Luna a cura dell'USGS Astrogeology Science Center

L'USGS Astrogeology Science Center ha pubblicato la più accurata mappa geologica del nostro satellite naturale.
I dati sono stati raccolti a partire dalle sei mappe utilizzate durante il programma Apollo e aggiornati con le più recenti osservazioni satellitari per disegnare questa carta in scala 1: 5.000.000.

I colori dividono la mappa in unità stratigrafiche, così da rappresentare l'intera scala dei tempi geologici lunari, quindi ogni colore rappresenta il tipo di roccia e la sua epoca. Ad esempio, il giallo sulla mappa rappresenta il periodo copernicano.

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La mappa geologica di Marte

Geek   26.07.14  

La mappa geologica di Marte

Questa è la più dettagliata mappa geologica di Marte mai realizzata; frutto del lavoro degli scienziati dello United States Geological Survey, basato sui dati raccolti a partire dagli anni '70 con le sonde Viking.

This global geologic map of Mars, which records the distribution of geologic units and landforms on the planet’s surface through time, is based on unprecedented variety, quality, and quantity of remotely sensed data acquired since the Viking Orbiters. These data have provided morphologic, topographic, spectral, thermophysical, radar sounding, and other observations for integration, analysis, and interpretation in support of geologic mapping. In particular, the precise topographic mapping now available has enabled consistent morphologic portrayal of the surface for global mapping (whereas previously used visual-range image bases were less effective, because they combined morphologic and albedo information and, locally, atmospheric haze).

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