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I post con tag "Lingua" archivio

Comunicare fischiando come i hmong

Res publica   11.12.23  

Il Guardian esplora le tradizioni del linguaggio fischiato del popolo hmong del nord del Laos.
Con l'urbanizzazione e l'avvento della tecnologia moderna, il fischio hmong sta scomparendo. Tre abitanti del villaggio di Long Lan riflettono sulla loro esperienza come praticanti di questa curiosa lingua in via di estinzione che si colloca sul confine tra musica e linguaggio.

Il popolo hmong del Laos settentrionale ha sviluppato una forma unica di comunicazione attraverso il fischio. Questa pratica millenaria ha radici profonde nella cultura e nella sua storia, fungendo da mezzo di comunicazione a distanza, strumento di caccia e forma di espressione artistica. Il fischio hmong è una fusione tra il linguaggio parlato e la melodia, che crea un sistema complesso di suoni capace di trasmettere messaggi dettagliati e comunicare emozioni.

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Perché abbiamo un accento straniero

Res publica   25.08.23  

Indipendentemente dal luogo di provenienza, le persone si ritrovano ad adattare inconsciamente le parole di una lingua straniera alle regole della propria, combinando, enfatizzando e omettendo suoni nel modo in cui sono stati abituati fin dall'infanzia.
Padroneggiare la gamma di suoni di una lingua straniera è una cosa, ma è tutta un'altra cosa catturare i "modelli di stress" che determinano quali sillabe vengono enfatizzate.

L'Economist spiega come alcune lingue, per esempio l'italiano, sono "temporizzate per sillabe", il che significa che ogni sillaba ha approssimativamente la stessa durata di pronuncia. Questo aspetto è molto diverso dall'inglese, le cui sillabe accentate si verificano a intervalli approssimativamente regolari mentre le altre sono pronunciate in modo meno distintivo. I non madrelingua che ignorano questo aspetto della lingua avranno sempre un accento straniero, indipendentemente dal loro livello di competenza grammaticale.

Naturalmente avere un accento straniero non è necessariamente una cosa negativa e conosciamo tutti persone che lo hanno sfruttato a proprio vantaggio nella vita personale e professionale.
Tuttavia se vogliamo apparire meno alloctoni, dovremo concentrarci su un suono alla volta cercando di pensare non nella nostra lingua madre, ma in quella che stiamo parlando.

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Il Belgio deve morire

Res publica   09.05.10  

Il Belgio è oggi lo specchio più drammatico della situazione sociale e politica in cui versa l'Europa.
Diviso, insicuro, terrorizzato dal futuro, paralizzato da interessi egoisti, incapace di confrontarsi con se stesso e i suoi cittadini, ostaggio di formazioni xenofobe e anti europeiste. Debole.

Un paese senza più speranza e che ha barattato ogni ideale di unità e rinascita per rifugiarsi nell'effimera sicurezza dell'identità linguistica.
Una spinta alla balcanizzazione, quella del Belgio, che in un mondo governato da un'economia senza confini presenta un solo finale. La morte.

I'm Flemish, not Belgian. There's no loyalty to a country called Belgium. There has never been a country that has lasted so long in conditions like this.

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