2 Agosto 1980.
Alle 10:25 una bomba ad alto potenziale deflagra nella sala d'attesa di seconda classe alla stazione centrale di Bologna.
L'esplosione investe anche alcuni vagoni fermi sotto la pensilina e provoca una strage.
Le stime finali parleranno di 87 morti e 200 feriti.
Quei morti dopo un quarto di secolo ancora non possono trovare pace.
E' una strage maturata negli ambienti di estrema destra con le connivenze dei servizi segreti italiani, della loggia massonica P2 e di cariche publiche.
Anche se Francesco Cossiga è certo che sia stato Bin Laden.
E' inconcepibile come lo stato italiano si affretti a varare un pacchetto antiterrorismo internazionale, ma che sul quello nostrano si riservi ancora di mantenere il segreto di stato.
A margine della commemorazione di oggi ennesima riprova che il nostro governo è impresentabile sotto ogni punto di vista.
Il vice presidente del consiglio Tremonti, fischiato dalla piazza al grido di "vattene", "vergogna" ha avuto il coraggio di rivolgersi a Cofferati (sindaco della città) con queste parole: "Bella piazza...".
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