La pratica della cartomanzia, ovvero la divinazione con le carte, affonda le sue radici in Europa già dal XIV secolo, ma la forma specifica che conosciamo oggi, i tarocchi, è emersa probabilmente nel XVII secolo. Sebbene alcune tradizione la facciano risalire a tempi remoti e alla civiltà egizia.
Tra i mazzi di carte più famosi vi sono sicuramente il mazzo Rider-Waite, i tarocchi di Oswald Wirth e il tarocco Thoth, dipinto da Frieda Harris sotto la guida del noto studioso di scienze occulte Aleister Crowley, guadagnando popolarità tra gli occultisti di tutto il mondo e ispirando circoli teosofici e della Golden Dawn. Tuttavia, è stato negli anni '70, grazie a libri come Tarot Cards for Fun and Fortune Telling di Stuart Kaplan e al paziente e meticoloso lavoro del regista Alejandro Jodorowsky, che i tarocchi sono entrati nella cultura popolare.
Oggi, la maggior parte delle persone si avvicina ai tarocchi come passatempo e divertimento, ma per artisti e poeti come William Butler Yeats e T.S. Eliot, i tarocchi rappresentavano qualcosa di molto più profondo e ispirante. Jodorowsky, in particolare, afferma che i tarocchi ti insegneranno a creare un'anima.
Dopo aver studiato gli Arcani Maggiori e Minori e il simbolismo di ogni carta, Jodorowsky ha scoperto che tutte e 78 le carte possono essere unite in un mandala, in un'unica immagine. Ne ha risalito le origini e presentato il lato alchemico, quello astrologico, quello magico-religioso e quello esoterico moderno. Utilizzando rigorosamente il mazzo marsigliese.
Sebbene i tarocchi siano più conosciuti come mezzo per predire il futuro, Jodorowsky è convinto che siano molto più che questo e che non si possa conoscere una poliedro osservandone solo una faccia.
Come raccontato nel suo film del 1973, La montagna sacra, Jodorowsky esplora il viaggio del Matto, presentando una satira che si svolge come un sogno allucinogeno. La sua logica cinematografica deriva non solo dal suo lavoro come psicoterapeuta sciamanico, ma anche dalla sua interpretazione dei tarocchi come strumento di realismo psicomagico. Un mezzo per esplorare l'inconscio.
LEGGI ALTRO...