B1M analizza il progetto del tunnel del Fehmarn Belt progettato per collegare l'isola danese di Lolland con l'isola tedesca di Fehmarn unita con un ponte alla terraferma.
Il nuovo collegamento stradale e ferroviario sostituirà i traghetti sul Fehmarn Belt, che divide la baia di Kiel dal golfo di Meclemburgo, consentendo di risparmiare tempo nel transito e aumentando la capacità di attraversamento tra i due stati.
Il tunnel di 17,6 km consisterà di quattro corsie per il traffico veicolare, due per ogni senso di marcia, e due coppie di binari oltre ai tunnel di emergenza. Una volta completato sarà il più lungo tunnel sottomarino di questo tipo al mondo.
Gli iconici mattoncini LEGO non sono stati il primo giocattolo costituito da piccoli blocchi di plastica a incastro. Tutto ebbe inizio nel 1947 con il Kiddicraft Self-Locking Building Brick, del produttore di giocattoli britannico Hilary Page. LEGO sarebbe arrivata solo un paio di anni dopo ispirandosi a quell'iniziale progetto dei mattoncini e passando dalla produzione di giocattoli di legno a quelli di plastica.
Ma fu soltanto nel 1958 che il figlio del fondatore Ole Kirk Christiansen, Godtfred, depositò un brevetto capace di rivoluzionare per sempre i giocattoli da costruzione.
Phil Edwards spiega l'innovazione nel design dei mattoncini che ha reso LEGO il giocattolo migliore e la campagna di marketing di successo basata sull'invenzione del "sitema di gioco" che ha trasformato una piccola azienda di Billund nel colosso mondiale che oggi conosciamo.
L'architetto Michael Wyetzner di Michielli + Wyetzner Architects ha discusso con Architectural Digest della lunga e colorata storia della metropolitana di New York attraverso i secoli, ripercorrendo il modo in cui sono state costruite le stazioni, i metodi impiegati per scavare i tunnel e l'evoluzione del design architettonico e iconografico.
Con l'aumento delle missioni lunari e i piani per stabilire basi permanenti sulla Luna, le agenzie spaziali in tutto il mondo stanno lavorando per rispondere a una domanda fondamentale: che ore sono sulla Luna?
Attualmente la Luna non ha un fuso orario e ogni missione utilizza un proprio fuso orario conforme al relativo sulla Terra. Tuttavia, questo metodo è relativamente impreciso e i rover e le sonde che esplorano la Luna non sono sincronizzati.
Con l'aumento delle missioni, sarà necessario stabilire un tempo universale per la Luna, che potrebbe essere basato su un sistema di orologi sincronizzati con l'UTC oppure uno del tutto indipendente dal tempo terrestre.
Definire il tempo lunare non è semplice. Anche se la definizione del secondo è la stessa ovunque, la teoria speciale della relatività impone che gli orologi ticchettano più lentamente nei campi gravitazionali più forti. L'attrazione gravitazionale della Luna è più debole di quella della Terra, il che significa che, per un osservatore sulla Terra, un orologio lunare funzionerebbe più velocemente di quello terrestre. Si stima che un orologio lunare guadagnerebbe circa 56 microsecondi in 24 ore. Rispetto a uno sulla Terra, anche la velocità di un orologio cambierebbe sottilmente a seconda della sua posizione sulla superficie lunare, a causa della rotazione della Luna. [...]
La definizione di uno standard lunare, con cui vengono confrontati tutti gli orologi, comporterà l'installazione di almeno tre orologi master e controllati da un algoritmo per generare un orologio virtuale più accurato [...]
L'installazione artistica Masstransiscope di Bill Brand è stata creata nel 1980 per il divertimento dei passeggeri della metropolitana di New York.
Basato su uno zootropio, il Masstransiscope si compone di una serie di immagini alte circa 80 centimetri e alloggiate all'interno di una lunga struttura in legno e acciaio con strette fessure, attraverso le quali i disegni sembrano animarsi visti dai treni in movimento.
A differenza dei dialoghi, la maggior parte dell'audio che ascoltiamo in un film non viene creato sul palcoscenico, ma viene aggiunto in post-produzione da rumoristi e montatori del suono.
Il regista Paul E.T. esplora l'importanza degli effetti sonori, della musica e della parola nel cinema, utilizzando scene di film famosi e il cortometraggio che stava girando, per raccontarci le tre componenti di un paesaggio sonoro di successo, gli effetti speciali, i dialoghi e la colonna sonora.
Manuel Bravo esplora le strade e i monumenti della Città Eterna per comprendere il suo carattere architettonico, il suo geniale design urbano e il modo in cui alcune tra le più grandi menti del Rinascimento hanno modernizzato Roma.
Se hai mai guardato un espisodio di una serie tv o un film in cui un personaggio recita una battuta talmente incomprensibile da costringerti a risentirla o a dover aggiungere i sottotitoli, allora ti trovi in buona compagnia e no, non devi reoccuparti per la salute del tuo udito.
Vox, con il contributo della audio editor Austin Olivia Kendrick, prova a spiegare perché sempre più spesso il sonoro di molte produzioni rende incomprensibile l'ascolto di alcuni dialoghi. C'entra la messa in scena e la tecnologia.
L'androide Atlas della Boston Dynamics continua a sviluppare nuove abilità, sia nel manipolare gli oggetti e il mondo che lo circonda sia nello spingere oltre i limiti la sua capacità di movimento e i suoi sensi.
Sommando il tutto all'esplosione delle intelligenze artificiali, OpenAI docet, la fantasia robotica ipotizzata da Asimov non sembra poi così distante.