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Il blog di Tiziano Caviglia

La migrazione transoceanica del fungo tossico

Geek   22.09.23  

In questo saggio, illustrato da Matt Reynolds e animato da Elyse Kelly per l'Atlantic, il naturalista Craig Childs descrive la spietata migrazione del fungo altamente tossico, l'amanita falloide, dalla Scandinavia alla regione del Pacifico nord-occidentale.

Sebbene questi funghi siano storicamente endemici in Scandinavia e in alcune parti dell'Europa settentrionale, la coltivazione di specie di alberi non native in Nord America ha portato a un'esplosione dei funghi in alcune aree del continente.
Childs spiega come questi letali funghi non siano come gli altri. Assomigliano a funghi non tossici, hanno un buon sapore e, sebbene non si verifichino effetti immediati dopo l'ingestione, i loro veleno diventa letali giorni dopo l'ingestione.

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La ballata della suoneria dell'iPhone

Multimedia   20.09.23  

L'iPhone da sempre offre una vasta gamma di suonerie e suoni di allarme tra cui scegliere, ma la vecchia suoneria di default arrivata su iOS 7 rimane ancora la più memorabile, un'icona, un segno distintivo dell'esperienza Apple.
Il musicista Tony Ann ha preso quella familiare melodia e l'ha sviluppata, trasformandola in una graziosa piccola ballata da suonare al pianoforte. Lo spartito è disponibile per l'acquisto su Musicnotes.

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La cerimonia dei Premi Ig Nobel 2023

Geek   15.09.23  

Il 33° appuntamento annuale con gli improbabili premi Ig Nobel per le ricerche e i risultati scientifici che prima fanno sorridere e poi fanno riflettere.

Tra le ricerche premiate quest'anno ci concentriamo sul perché alcuni paleontologi lecchino i fossili, sulle conseguenze che il comportamento sessuale delle alici provoca al movimento delle acque di superficie degli oceani, sui risultati ricavati dai sensori per le analisi in tempo reale sull'utilizzo dei bagni di Stanford e sul perché insegnanti noiosi hanno classi di alunni annoiati.

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L'ossessione di Christopher Nolan per il tempo

Multimedia   12.09.23  

Christopher Nolan è uno dei registi più influenti degli ultimi due decenni e la sua cifra stilistica è caratterizzata da un tema ricorrente: il tempo. In opere come Memento, The Dark Knight, Dunkirk, Tenet, Interstellar e Oppenheimer, il tempo diventa la musa di Nolan; uno strumento per guidare la trama in una direzione precisa, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante, come racconta Nerdstalgic.

Il tempo è uno dei concetti più universali e complessi che esistano. È un elemento strettamente legato all'esperienza umana, influenzando la nostra percezione, i ricordi e il modo in cui viviamo il presente. Nolan sembra essere affascinato da questa dimensione e dal potere che essa può esercitare sulla narrazione.
Attraverso il tempo, Nolan crea un'esperienza cinematografica unica e coinvolgente. Utilizzando elementi come la non linearità, l'inversione cronologica e la simultaneità degli eventi, egli manipola la percezione del tempo sia dei personaggi che dello spettatore. Ciò genera una tensione narrativa e un senso di suspense che catturano l'attenzione e stimolano l'immaginazione.
L'uso meticoloso del tempo diventa anche uno strumento per esplorare temi profondi e universali. Il tempo può diventare una metafora potente per la fugacità della vita, la ricerca dell'identità, l'impatto delle nostre scelte e il senso di perdita. Attraverso le sue storie, Nolan ci invita a riflettere su questi temi e a interrogarci sul significato del tempo stesso.
La manipolazione temporale può creare una connessione emotiva più profonda, permettendoci di sperimentare le stesse emozioni e le stesse sfide dei protagonisti, aumentando l'empatia tra il pubblico e i suoi personaggi. Attraverso questa immersione temporale, Nolan ci coinvolge nel suo mondo cinematografico in modo intenso e coinvolgente e ci invita a esplorare le sue dimensioni e a cercare di capire il nostro rapporto con esso.

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Dietro le quinte di Operazione diabolica

Multimedia   12.09.23  

Questo documentario racconta la realizzazione di Operazione diabolica, film horror fantascientifico-psicologico del 1966, diretto da John Frankenheimer e interpretato da Rock Hudson, che compone la trilogia della paranoia assieme a The Manchurian Candidate (Va' e uccidi) e Sette giorni a maggio.

Operazione diabolica ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama cinematografico, sia per la sua storia intrigante sia per la sua regia innovativa. Il documentario offre uno sguardo approfondito e coinvolgente sul dietro le quinte di questa pellicola, mettendo in risalto il contributo artistico di John Frankenheimer e le performance memorabili degli attori coinvolti.
Attraverso interviste di grande valore, la signora Frankenheimer ci conduce in un viaggio emotivo attraverso i ricordi del marito, rivelando dettagli preziosi sulla sua visione artistica e sul processo creativo che ha portato alla realizzazione del film.
L'intervista all'attrice Salome Jens ci offre uno sguardo privilegiato sul set e sulle dinamiche di lavoro con il regista. Attraverso le sue esperienze personali, Jens ci svela l'approccio unico di Frankenheimer alla direzione degli attori e il modo in cui ha saputo estrarre le performance più autentiche e coinvolgenti.

Il documentario ci regala anche una panoramica sulla rilevanza e l'impatto culturale di Operazione diabolica nella società degli anni '60. Il film affronta tematiche profonde e complesse, come la ricerca dell'identità, la disillusione e il desiderio di una seconda possibilità nella vita. La sua narrazione affonda le radici nel terrore psicologico, creando un'atmosfera inquietante e sconcertante che resta con lo spettatore anche dopo la visione.
Il giusto tributo a un regista visionario e a un film che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema.

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Il processo evolutivo dei colibrì

Geek   10.09.23  

Moth Light Media ripercorre l'evoluzione dei colibrì raccontando come questi straordinari piccoli uccelli siano arrivati a essere le creature affascinanti e insolite che conosciamo oggi.
La storia dell'evoluzione dei colibrì riguarda il modo in cui essi hanno sfruttato i vantaggi di bere una bevanda energetica naturale e successivamente si sono evoluti dotandosi di caratteristiche peculiari per combattere gli svantaggi che li caratterizzano.

Oggigiorno i colibrì si trovano solo nel continente americano, ma un fossile di oltre 30 milioni di anni è stato scoperto nel sud della Germania ed è il più antico fossile di colibrì conosciuto.
Questo reperto fossile ci offre un'importante finestra sul passato, permettendoci di comprendere meglio il percorso evolutivo.
I colibrì sono noti per le loro abilità di volo straordinarie, con ali che battono così rapidamente da essere quasi invisibili a occhio nudo. Questa caratteristica è stata fondamentale per la loro sopravvivenza, poiché consente loro di nutrirsi del nettare dei fiori, che rappresenta una fonte di energia essenziale per questi piccoli uccelli. La loro dipendenza da questa risorsa ha portato a un'evoluzione specializzata delle loro lingue, permettendo loro di estrarre il nettare in modo efficiente.
Ma l'evoluzione delle caratteristiche dei colibrì non si è limitata solo alle ali e alla lingua. Essi hanno sviluppato corpi compatti e leggeri, adattati per il volo agile e veloce. Inoltre, hanno un metabolismo incredibilmente elevato per sostenere il loro stile di vita energico, che richiede un consumo costante di cibo.

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Il ragazzo, l'airone e Hayao Miyazaki

Multimedia   07.09.23  

Hayao Miyazaki, torna sul grande schermo ancora una volta con un paesaggio ultraterreno pieno di mistero e meraviglia col suo atteso nuovo film, Il ragazzo e l'airone.
Avvicinandosi alla fine di una carriera durata decenni, il regista dello Studio Ghibli ha lasciato intendere (di nuovo) che questo potrebbe essere il suo ultimo film.

Il ragazzo e l'airone accoglie in un mondo imbevuto di speranza e disperazione, creazione e distruzione, vulnerabilità e capacità di adattarsi e naturalmente incontri fantastici.
Tutti elementi familiari agli amanti dello Studio Ghibli che culminano con un messaggio finale profetico ed enigmatico sul senso della vita, ma anche sul futuro dello studio di animazione: "Dove la morte giunge al termine, la vita trova un nuovo inizio".
Un ultimo film come testamento artistico e allo stesso tempo un testimone per il domani.

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L'autostrada degli iceberg

Wow   06.09.23  

Sebbene la Iceberg Alley ha acquisito notorietà dopo che il Titanic è affondato nelle sue acque nel 1912 dando il via a una delle più importanti collaborazioni internazionali di sicurezza in mare, oggi questo tratto di costa canadese è una tra le mete turistiche migliori quando si tratta di vedere degli iceberg.

Ogni primavera questa corrente trascina infatti centinaia di iceberg lungo la costa orientale del Canada, dal Circolo Polare Artico lungo il Labrador e Terranova.
Il più grande iceberg mai registrato misurava 168 chilometri di lunghezza e 25 chilometri di larghezza. Gli iceberg più piccoli possono essere solo di poche decine di metri di lunghezza.
Questi blocchi di ghiaccio sono un'importante fonte di cibo per la fauna marina. I pesci, le foche e le balene si nutrono di alghe e plancton che si accumulano sulle superfici sommerse. Gli iceberg forniscono anche un habitat per le colonie di uccelli marini.

PBS Terra ha esplorato questi luoghi per raccontare come i locali vivono l'esperienza di trovarsi a contatto con montagne di ghiaccio galleggianti e come ciò abbia influito sull'economia e sui costumi di queste terre.

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L'evoluzione dei cani da slitta nell'Artico

Res publica   04.09.23  

Il biologo Shane Campbell-Staton, su PBS Terra, esamina l'incredibile atletismo dei cani da slitta, la loro perfetta adattabilità all'ambiente freddo e l'incredibile legame che hanno con gli esseri umani.
Sopravvivere attraversando i paesaggi artici non è solo una questione di forza muscolare, ma anche di intelligenza. Il legame tra gli esseri umani e i cani da slitta va oltre la forza fisica.
È una testimonianza della nostra intelligenza condivisa e delle potenzialità del lavoro di squadra. È la storia dell'evoluzione dei cani da slitta e degli inuit attraverso i millenni.

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John Williams e l'inaspettata colonna sonora di Star Wars

Multimedia   02.09.23  

John Williams ha composto la Marcia Imperiale e la Fanfara Ribelle per rappresentare rispettivamente i cattivi e i buoni nell'universo di Star Wars. Ma dal punto di vista musicale, ognuno di questi temi non sempre fa ciò che ci aspetteremmo, perché John Williams ha giocato con le nostre prospettive riguardo alle tonalità maggiori e minori. Ed è proprio per questo che funziona!

Howard Ho analizza la strategia compositiva di Williams nella definizione dei temi musicali in Guerre Stellari.
La Marcia Imperiale si basa effettivamente sul passaggio finale della Sinfonia n. 6 di Beethoven, una frase molto felice. Tuttavia, suonata nella tonalità minore diventa inquietante.
Anche la Fanfara Ribelle gioca sullo stesso schema, una frase in tonalità minore suonata come una melodia maggiore. Howard Ho osserva inoltre che questa frase include tritoni instabili e accordi diminuiti dissonanti, entrambi elementi che contribuiscono a una interessante interpretazione.

La Marcia Imperiale viene suonata per gli antagonisti, ma ogni volta che li vediamo, sono pieni di potere militare, sono apparentemente invincibili e organizzati in modo opprimente. Quindi, in un certo senso, la melodia in tonalità maggiore rappresenta la loro abilità militare e la loro forza.
Nel frattempo, la fanfara dell'Alleanza Ribelle è esattamente ciò che sembra. Sono sempre in fuga e le loro risorse sono ridotte all'osso, quindi, anche se il loro eroismo meriterebbe uno sfondo in tonalità maggiore, invece la melodia rappresenta la loro realtà quotidiana: essere costantemente minacciati dalla possibilità di essere annientati.

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