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I tempi per l'uscita di scena di Berlusconi

Res publica   08.11.11  

Berlusconi e Letta in macchina

Il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato una volta compiuto l'adempimento dell'approvazione della Legge di Stabilità.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.

Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea.

Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.

Con questo comunicato il Colle certifica la prossima uscita di scena (complottismi a parte) del governo Berlusconi, in seguito al voto di oggi.
Secondo i calcoli la Legge di Stabilità dovrebbe approvata entro essere entro fine settimana o al più tardi entro fine mese. Ne consegue che Berlusconi potrebbe lasciare Palazzo Chigi già sabato sera o domenica. Al massimo entro la prima settimana di dicembre.
Va ricordato che per i mercati l'incertezza politica è un peccato mortale e oggi ne abbiamo avuto un esempio concreto con una nuova esplosione dello spread tra Bund e BTP nel momento esatto in cui il Governo ha perso la sua maggioranza.
Ogni giorno sprecato a inseguire le trame perverse di una crisi significa dunque una sfida più ardua per chiunque verrà dopo.

Nota bene. La caduta dell'esecutivo non significherà matematicamente la fine di Berlusconi né tantomeno la fine del berlusconismo.
Politiche impopolari e sacrifici ci attendono nell'immediato futuro con la speranza però che un esecutivo capace possa traghettarci fuori dal tunnel verso una nuova stagione di sviluppo.

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