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I post con tag "Astronomia" archivio

La forma a spirale della Via Lattea

Geek   12.10.24  

L'evoluzione della struttura della Via Lattea da un caos primordiale a una forma spirale definita è stata plasmata da forze e processi cosmici complessi. Le forze gravitazionali, le collisioni tra galassie e la formazione di stelle hanno plasmato gradualmente la nostra galassia in quella che vediamo oggi.
Scott Hershberger, su TED-Ed, esplora la struttura in evoluzione della nostra galassia attraverso le ere cosmiche, un viaggio che ci porta a comprendere meglio il nostro posto nell'immensità dell'universo. Ogni nebulosa, ogni stella, ogni sistema planetario racconta una storia di nascita e di cambiamento, testimoniando la straordinaria complessità e bellezza della natura che ci circonda.

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Il Sole osservato da vicino

Geek   17.05.24  

Solar Orbiter è la missione dell'ESA che promette di svelare i segreti del Sole e di migliorare la nostra comprensione degli effetti dell'attività solare sul nostro pianeta e sull'intero Sistema Solare.
Attraverso i suoi strumenti di bordo la sonda analizzerà la generazione, la composizione e l'accelerazione del vento solare, studierà il ciclo di attività magnetica del Sole, osserverà le regioni polari tutt'ora inesplorate e monitorerà il riscaldamento della corona solare.

In questa ripresa del settembre scorso, la sonda Solar Orbiter ha catturato con l'Extreme Ultraviolet Imager la transizione dalla bassa atmosfera solare alla corona esterna molto più calda. Le regioni più luminose raggiungono una temperatura di circa un milione di gradi Celsius, mentre il materiale più freddo appare scuro poiché assorbe la radiazione.

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Breve guida alle eclissi solari

Geek   06.04.24  

Cameron Duke di MinuteEarth racconta la lunga storia dello studio delle eclissi solari e spiega come gli esseri umani abbiano imparato a prevederle.

Scopriamo che la ragione per cui non abbiamo eclissi ogni mese è dovuta all'inclinazione dell'orbita della Luna rispetto all'orbita della Terra intorno al Sole.
Il perché ci sono più eclissi nell'emisfero nord che in quello sud è invece dovuto al fatto che l'emisfero boreale è più vicino al percorso dell'ombra proiettata dalla Luna rispetto all'emisfero australe.
Viene infine spiegato perché le eclissi si spostano da ovest verso est, perché sono rare e perché gli animali potrebbero comportarsi in modo strano durante questo affascinante fenomeno astronomico.

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I paradossi di un universo finito o infinito

Geek   03.03.24  

La domanda su cosa si trovi al di fuori dell'universo è un interrogativo complesso che ha affascinato filosofi, scienziati e pensatori per secoli. L'universo, come lo conosciamo, comprende tutto ciò che esiste: spazio, tempo, materia ed energia. Quindi, se ci riferiamo a ciò che si trova oltre l'universo, stiamo implicitamente cercando di comprendere cosa esista al di fuori di tutto ciò che esiste. È un concetto che sfida la nostra comprensione e supera i confini della nostra esperienza.

Kurzgesagt si interroga sulla natura dell'universo, prendendo in esame sia la teoria di un universo finito in espansione e virtualmente senza confini e l'ipotesi di un universo veramente infinito.
Sappiamo che l'universo ha avuto origine circa 13,8 miliardi di anni fa e che da allora ha continuato a espandersi. Quando parliamo dell'espansione dell'universo, ci riferiamo al fatto che le galassie e le strutture cosmiche che le uniscono gravitazionalmente si stanno allontanando l'una dall'altra nello spazio. Tuttavia, è importante sottolineare che l'espansione dell'universo non implica necessariamente l'esistenza di un bordo o di un limite fisico. Se l'universo avesse la forma di un'ipersfera, di una sella o toroidale potremmo attraversarlo senza percepire mai una fine. Inoltre la sua costante espansone potrebbe anche rendere impossibile ritornare al punto di partenza compiendo un giro completo, proprio perché il punto di origine si allontanerebbe sempre di più man mano che avanziamo verso di esso.
Se invece fosse finito, a seconda della sua forma, ci troveremmo d'innanzi a continui paradossi spaziotemporali.

La teoria di un'universo infinito è ancora più complessa da afferrare.
Un universo infinito presuppone anche infinite possibilità. Uno spazio infinito può diventare più grande. In uno spazio infinito potremmo scoprire infinite varianti di noi stessi, ma non riuscire mai a incontrarle.

Data la natura di questi problemi, gli astronomi tendono a definire lo spazio secondo i concetti di universo osservabile, in questo caso è ragionevole definirne una dimensione conosciuta seppur senza bordi, e la totalità dell'universo che non ci è dato sapere se sia finito o infinito.

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Come rilevare una stella di Hawking

Geek   23.01.24  

PBS Space Time ipotizza la presenza di un micro buco nero all'interno di una stella come il Sole, per comprendere come un fenomeno di questo tipo potrebbe avere ripercussioni sull'evoluzione dell'astro e su come rilevarlo nello spazio.
Queste particolari stelle, chiamate stelle di Hawking in onore dell'ominimo fisico, permetterebbero di comprendere più approfonditamente la teoria e le implicazioni dei buchi neri primordiali (ovvero quelli che non si sono formati dal collasso gravitazionale di una stella, ma dall'estrema densità della materia presente durante il Big Bang) e su come questi potrebbero essere dei validi candidati per la formazione di materia oscura nell'universo.

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Un anno di esplorazione spaziale con l'ESA

Geek   14.12.23  
ESA Highlights 2023
ESA Highlights 2023

Il report annuale dell'ESA sullo stato dell'agenzia, sull'esplorazione spaziale, sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico.

Nel 2023 l'ESA ha conosciuto un anno di trasformazione con l'inaugurazione della sua rinnovata sede di Parigi. Al di là dei miglioramenti estetici, questa pietra miliare simboleggia l'evoluzione dell'ESA verso una maggiore agilità e prontezza per la nuova era spaziale. Eventi degni di nota includono i lanci di Juice ed Euclid, insieme all'arrivo di Andreas Mogensen sulla Stazione Spaziale Internazionale. L'anno è servito anche a ricordarci la fragilità del nostro pianeta, catturata dai satelliti di osservazione. L'ESA Highlights 2023 non solo racconta le tappe fondamentali, ma mette anche in luce il lavoro pionieristico, compresi gli sforzi nell'uso sostenibile dello spazio e i progressi nelle tecnologie quantistiche.

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Gli effetti della distruzione di un buco nero

Geek   27.08.23  

Kurzgesagt ipotizza la possibilità di distruggere un buco nero e gli effetti che un evento di questa portata potrebbe avere sulla gravità, sui corpi celesti e sul tessuto spaziotemporale.
Questo punto di vista insolito ci invita a riconsiderare la nostra percezione sui buchi neri e sull'orizzonte degli eventi che impedisce alla singolarità di stravolgere la nostra realtà.
L'idea che i buchi neri possano essere visti come potenziali guardiani delle leggi fisiche piuttosto che come gargantuesche minacce è affascinante. Ci spinge a riflettere sulla complessità dell'universo e sulla nostra continua ricerca di conoscenza.
Forse, nel tentativo di comprendere queste meraviglie cosmiche, potremmo anche scoprire nuove prospettive che ci permettano di abbracciare l'ignoto con più curiosità e meno timori.

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Guida minima agli asteroidi e ad altre rocce spaziali

Geek   16.08.23  

L'Agenzia Spaziale Europea ha creato un'animazione in claymation che spiega la differenza tra varie rocce spaziali come gli asteroidi, i meteoriti, i meteoroidi e le comete. Da dove provengono, come si formano. Come si muovono. Cosa sono la fascia principale, la fascia di Kuiper e la nube di Oort e che età hanno questi frammenti rocciosi provenienti dallo spazio.

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La reale dimensione della Via Lattea

Geek   31.07.23  

Epic Spaceman ha prodotto un video per spiegare la reale scala della Via Lattea.
La nostra galassia viene quindi rapportata a luoghi, oggetti ed elementi a noi comuni per comprenderne meglio la sua dimensione.

L'immensità della nostra casa galattica può essere a volte opprimente e farci sentire piccoli e insignificanti. In tutta onestà in un certo senso lo siamo, ma l'umanità è altrettanto speciale.
Gli esseri umani sono una forma di vita incredibilmente complessa. Siamo la prima specie senziente che conosciamo con una curiosità e una capacità di trovare la verità e apprezzare la meraviglia e questo ci rende importanti.
Per citare le parole dell'indimenticato astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan: "siamo il modo che l'universo ha trovato per conoscere se stesso".

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La sconvolgente potenza dei quasar

Geek   16.06.23  

Kurzgesagt esplora i quasar, contrazione di QUASi-stellAR radio source (radiosorgente quasi stellare), ovvero potenti sorgenti radio emesse da nuclei galattici attivi che osserviamo come estremamente luminosi, probabilmente a causa dall'attrito causato da gas e polveri che vengono attratti da un buco nero supermassiccio.
Gli astronomi suppongono che l'origine dei quasar sia riconducibile a collisioni tra galassie.

Sono stati rilevati oltre un milione di quasar, il più vicino a noi conosciuto si trova a circa 600 milioni di anni luce dalla Terra.

[...] Le ricerche sui quasar hanno dimostrato che la loro attività era più comune nel lontano passato; l'epoca di picco risale a circa 10 miliardi di anni fa. Le concentrazioni di quasar multipli attratti gravitazionalmente sono conosciute col nome di ammassi di quasar e costituiscono alcune tra le più grandi strutture conosciute nell'universo, note come filamenti galattici.

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