tizianocavigliablog

I post con tag "Cinema" archivio

Come girare la stessa scena con inquadrature differenti continuando a catturare l'attenzione del pubblico

Multimedia   31.12.23  

La capacità del cinema di raccontare storie è in continua evoluzione. Evan Puschak ha esaminato come la stessa scena può essere ripresa in tempi e modi diversi, mantenendo tuttavia la stessa premessa.
In particolare, ha analizzato il film del 1940 diretto da Ernst Lubitsch, Scrivimi fermo posta, confrontandolo con il remake del 1998 di Nora Ephron, intitolato C'è posta per te.

La scena del caffè di Scrivimi fermo posta dura 8 minuti e 19 secondi, mentre quella di C'è posta per te dura 9 minuti e 43 secondi. La prima e più importante differenza da notare, da cui derivano le altre differenze, è il numero di riprese utilizzate per coprire la scena. Nel 1940, Lubitsch ha girato la scena del caffè in soli 19 piani, mentre Nora Ephron, 58 anni dopo, ha utilizzato 133 piani per lo stesso materiale.
Puschak osserva che questa differenza è dovuta alla prospettiva adottata in ciascun film. Lubitsch ha optato per il piano sequenza, comune in quell'epoca del cinema, mentre Ephron ha utilizzato il campo-controcampo per accelerare il ritmo e controllare la scena durante il montaggio.
Entrambe queste tecniche hanno i loro vantaggi: ad esempio, il campo-controcampo offre al regista un maggiore controllo del ritmo nella fase di montaggio e consente di utilizzare diverse inquadrature, come i primi piani, per perfezionare l'arco emotivo della scena. D'altro canto, i lunghi piani sequenza limitano la libertà dell'editor, ma trasmettono una palpabile sensazione di tempo e spazio.

Puschak è giunto alla conclusione che la scelta tra le due tecnica riguardi la differenza nella modalità in cui riceviamo le informazioni nell'era attuale rispetto a un'epoca passata. L'attenzione umana, come il cinema, è strutturata sul modello del mondo in cui viene realizzata. La quantità di informazioni che ci viene richiesto di consumare e digerire oggi è enormemente superiore a quella del 1940.
Le scelte degli autori e dei registi sono dunque guidate dalla necessità di catturare l'attenzione del pubblico e raccontare storie in modo efficace, tenendo conto delle aspettative e dei cambiamenti nella fruizione delle informazioni. Il cinema si adatta alle esigenze di una società in continua evoluzione, mantenendo la sua capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico.

LEGGI ALTRO...

Il legame che unisce le colonne sonore dei film natalizi

Multimedia   27.12.23  

Il periodo natalizio è la stagione ideale per sedersi di fronte al caldo bagliore di un film natalizio. Non è meraviglioso amare la neve, le luci scintillanti dell'Albero e, naturalmente, le dolci melodie festive?
FiveThirtyEight ha scoperto che nove delle dieci canzoni natalizie più utilizzate nelle colonne sonore dei film erano di pubblico dominio. In altre parole, i film natalizi sono pieni di canzoni classiche che conosciamo e amiamo, che sono anche prive di copyright e non richiedono costose licenze.

La ragione per cui le canzoni natalizie di pubblico dominio sono così popolari potrebbe essere ovvia: i film a basso budget non possono sempre permettersi di pagare per le canzoni più recenti e popolari. Ma le canzoni natalizie di pubblico dominio hanno anche un fascino unico. La loro presenza ripetuta nel corso degli anni le ha intrecciate nella stessa trama della stagione festiva, creando un senso di gioia e nostalgia condivise.
Vox ha intervistato il compositore Russ Howard III, che spiega quanto spesso vengano utilizzate le canzoni natalizie di pubblico dominio come punto di partenza per creare composizioni originali. Prendendo spunto dai classici come Deck the Halls, creano nuovi brani che si inseriscono perfettamente nei momenti emotivi di una scena, per creare un'atmosfera festiva.
In questo modo, le canzoni di pubblico dominio diventano un'ispirazione per nuove espressioni musicali, permettendo ai compositori di aggiungere un tocco personale alla colonna sonora dei film natalizi.

LEGGI ALTRO...

La macchina da scrivere

Multimedia   21.12.23  

Nel 1950 Leroy Anderson scrisse The Typewriter, l'iconica canzone che utilizzava, per l'appunto, una macchina da scrivere come strumento a percussione.
All'epoca, tutti conoscevano il suono di una macchina da scrivere, specialmente quelli prodotti nelle mani di un professionista.
Prendendo spunto da questo brano Ariel Avissar ha realizzato un mashup di scene con macchine da scrivere apparse sul grande schermo.

LEGGI ALTRO...

L'influenza di Quarto potere sulla fotografia

Multimedia   30.11.23  

Quarto potere è un capolavoro cinematografico che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Questo film del 1941, diretto da Orson Welles e con la straordinaria fotografia di Gregg Toland, è universalmente riconosciuto come uno dei migliori film mai realizzati.
Orson Welles ha portato avanti una visione innovativa e audace nel suo modo di fare cinema. Con Quarto potere Welles si è distinto per la sua abilità narrativa e per l'uso rivoluzionario della tecnica cinematografica. Ha introdotto nuovi modi di raccontare storie attraverso l'uso di flashback, il montaggio non lineare e la profondità di campo. Inoltre ha interpretato il protagonista Charles Foster Kane, un magnate dei media ispirato a personaggi famosi dell'epoca come William Randolph Hearst. La sua performance è stata acclamata dalla critica e ha consolidato la sua reputazione come uno dei più grandi talenti del cinema.

Gregg Toland, celebre direttore della fotografia, ha contribuito in modo significativo al successo di Quarto potere con la sua tecnica innovativa e il suo utilizzo magistrale dell'illuminazione. Toland ha sperimentato nuove tecniche di ripresa, come l'uso di profonde profondità di campo, che consentivano di ottenere immagini nitide sia in primo piano che in secondo piano. Questo ha creato una sensazione di profondità e ha ampliato le possibilità espressive della cinematografia. La sua collaborazione con Welles ha portato alla creazione di sequenze visivamente straordinarie, in cui l'uso della luce e delle ombre ha avuto il risultato di trasmettere sensazioni e atmosfere suggestive agli spettatori.

Come racconta Tatiana Hopper, Quarto potere, come anche i film di Akira Kurosawa non ha solo influenzato innumerevoli registi e stabilito nuovi standard nel campo della cinematografia, ma la sua rilevanza e il suo impatto sono stati evidenti anche nel campo della fotografia. Un esempio di come il cinema possa essere un'arte che va oltre il suo medium di riferimento, ispirando e lasciando un'impronta duratura nella cultura di ogni fotografo.

LEGGI ALTRO...

25 film che hanno segnato gli ultimi 25 anni di cinema

Multimedia   30.07.23  

In occasione del suo 25º anniversario, Rotten Tomatoes ha domandato ai critici approvate del Tomatometer di scegliere i loro cinque film che meglio rappresentano gli ultimi 25 anni di cinema.
Basandosi su questi risultati è stata pubblicata una lista che raccoglie 25 titoli capaci più di altri di caratterizzare lo stato dell'industria e della cultura popolare, dai classici senza tempo sino alla maestria tecnica.
Tra questi ci sono iconici vincitori di premi internazionali come Parasite, Mad Max: Fury Road, Il Signore degli Anelli o La città incantata, ma anche successi di registi quali Barry Jenkins, Quentin Tarantino, Jordan Peele, i Wachowski e i fratelli Coen.

LEGGI ALTRO...

I film che un fotografo dovrebbe guardare

Multimedia   01.06.23  

Se sei un fotografo e sei alla ricerca di ispirazione, i film possono essere una fonte preziosa di spunti creativi.
Tatiana Hopper esamina il cinema di Akira Kurosawa per analizzare l'uso delle lenti, del contrasto, del chiaroscuro e della composizione al fine di migliorare il nostro occhio fotografico e ispirarci durante la realizzazione della nostra forma d'arte.

LEGGI ALTRO...

I film originali e di successo prodotti da A24

Multimedia   16.05.23  

Un video di Vox racconta la storia dell'ascesa di A24, una casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva indipendente passata da piccolo studio a potenza cinematografica capace di imporsi nel panorama di Hollywood e di vincere agli Oscar. Con all'attivo film del calibro di Ex Machina, The Witch, Everything Everywhere All at Once, Hereditary e The Whale.

Il successo di A24 è dovuto al suo approccio unico alla produzione cinematografica e alla sua promozione. A differenza di altre case di produzione più grandi, A24 si concentra su film indipendenti e di nicchia, che spesso vengono realizzati con budget limitati e senza (o poche) star di Hollywood. Questo permette ai registi di avere maggiore libertà creativa e di sperimentare nuove idee e stili, il che spesso porta a risultati sorprendenti e innovativi.
A24 ha dimostrato di avere una grande capacità di individuare nuovi talenti e di supportarli nella realizzazione dei loro progetti e nel promuoverli. Il suo successo è la dimostrazione che c'è ancora un mercato per questo genere di cinema.

LEGGI ALTRO...

Cineprese, specchi e riflessi sul grande schermo

Multimedia   14.05.23  

Il regista Paul E.T. spiega come i registi utilizzino e manipolino i riflessi sugli specchi per non rivelare le cineprese durante una scena.
L'uso di specchi e riflessi nei film può creare un'atmosfera surreale e misteriosa, ma può anche essere utilizzato per creare effetti speciali e visivi unici, attraverso l'uso di telecamere nascoste, l'angolazione della luce e la post-produzione.

Ne Il cigno nero, ad esempio, il riflesso di Natalie Portman nello specchio diventa un personaggio a sé stante che sembra quasi prendere vita propria.
In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, per girare la scena della lezione con il Molliccio sono state utilizzate due riprese e un green screen.
In Inception gli specchi creano un effetto labirintico e confuso che riflette la natura stessa del film.
Infine, in Triangle, gli specchi vengono utilizzati per creare un'atmosfera claustrofobica e angosciante, poiché la protagonista sembra rimanere intrappolata in una sorta di loop temporale.

L'uso e la manipolazione dei riflessi sugli specchi è un'arte che richiede grande maestria e creatività da parte dei registi per creare effetti sbalorditivi e trasmettere emozioni e sensazioni al pubblico, rendendo i loro film ancora più coinvolgenti ed emozionanti.

LEGGI ALTRO...

Torte al cinema

Multimedia   09.05.23  

Il cinema ha la capacità di raccontare storie coinvolgendo i nostri sensi in maniera unica. Tra i vari elementi che possono rendere un film indimenticabile, anche i dolci possono diventare parte integrante della narrazione.
Madzia Zalewa, di Little White Lies ha creato un supercut che raccoglie le torte più celebri mostrate nei film.
Questi dolci non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche per il palato. La forza delle immagini è infatti capace di stimolare anche il nostro subconscio a tal punto da farci venire l'acquolina in bocca.

LEGGI ALTRO...
‹ Post più recenti     Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...