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Armiamoci di sabot

Res publica   31.07.08  

Uno dei punti più controversi è la norma che consente di scaricare i testi da internet "per contenere il costo" dei libri scolastici. A parte che lo strumento on line, in quanto non filtrato, deve essere usato con precauzione dai più giovani, si crea una palese discriminazione, in quanto non tutte le famiglie posseggono un PC. Il costo per i genitori di dotarsi di un computer, di un abbonamento web, di una stampante e dei toner è senz'altro più elevato di quello dell'acquisto di un libro, uno strumento che gli studenti devono imparare ad usare e ad apprezzare, per la sua unicità.

L'affermazione è di Maria Pia Garavaglia, ministro ombra del PD.
Per smontare la tesi basterebbe ricordare alla Garavaglia che un e-book vive su di uno schermo e probabilmente a nessuno verrà mai in mente di stamparlo.
O che magari, di fatto, tutti i ragazzi possiedono almeno un device in grado di visualizzare un libro in formato elettronico.
O ancora che i punti controversi, dell'impostazione che l'attuale Governo vuole dare all'istruzione pubblica, sono ben altri e sotto gli occhi di tutti.

Un atteggiamento reazionario, conservatore, luddista. Tipico della destra peggiore.
Di sicuro incompatibile con chi mi dovrebbe rappresentare e con chi si è assunto l'impegno di costruire una grande forza socialdemocratica e riformista di stampo europeo.

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