tizianocavigliablog

Il profilo di Tim Cook

Geek   26.08.11  

Il suo carattere è riservato e non alza mai la voce. Questo non gli impedisce di essere piuttosto duro con i dipendenti. «L'ho visto fare a pezzi persone», racconta un manager che non vuole essere citato. «Ti fa le domande a cui sa che non sei in grado di rispondere, e va avanti così a lungo. Non è divertente». «Ti fa dieci domande», conferma Steve Doil, un impiegato che ha lavorato nel gruppo operativo di Cook. «Se rispondi bene, te ne fa altre dieci. Se fai questo per un anno, inizia a fartene nove. Rispondi sbagliato a una, e diventano 20 e poi 30».
E' uno stacanovista, fa una ragione d'orgoglio di essere il primo ad arrivare in ufficio e l'ultimo ad andarsene. Alla Ibm si è offerto di lavorare il giorno di Natale e quello di capodanno. Si nutre, raccontano i suoi collaboratori, di barrette energetiche. In ufficio pare abbia una foto di Bob Dylan e una di Bob Kennedy. Ma la sua vera passione sembra sia per il squadra di calcio degli Auburn Tigers, di cui conserva gadget e cimeli.

E' stato il deus ex machina di Steve Jobs sino a ieri.
Oggi Tim Cook è l'uomo giusto per guidare Apple potendo contare su professionisti e visionari del calibro di Jonathan Ive, Scott Forstall, Bob Mansfield, Philip Schiller e Jeff Williams.

LEGGI ALTRO...
Condividi il post di Tiziano Caviglia Blog su Facebook Condividi il post di Tiziano Caviglia Blog su Twitter Condividi il post di Tiziano Caviglia Blog su WhatsApp Condividi il post di Tiziano Caviglia Blog su Telegram Condividi il post di Tiziano Caviglia Blog via Email