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La tradizione secolare della Processione del Venerdì Santo di Savona

Wow   07.04.23  

La Processione del Venerdì Santo di Savona è considerata uno dei momenti più importanti e sentiti della Settimana Santa nella città ligure. Questo evento biennale di devozione religiosa e manifestazione culturale si tiene tradizionalmente negli anni pari e viene talvolta annullato in caso di pioggia per preservare lo stato di conservazione delle preziose casse lignee. In via del tutto eccezionale quest'anno la processione si svolgerà ugualmente per recuperare un'attesa che durava da sette anni, prolungata non solo dal maltempo, ma anche dalla pandemia di COVID-19.

La storia della processione risale al Medioevo, infatti già a partire dal XV secolo le cronache riportano come le confraternite celebrassero ognuna una propria processione pasquale per le vie cittadine. Le prime casse lignee portate a spalla iniziano a comparire nel XVII secolo e continueranno ad aumentare sino al XX secolo.
Oggi queste opere d'arte, alcune delle quali raggiungono i 18 quintali, sono 15 e vengono custodite e preservate gelosamente dalle confraternite savonesi.
Le ultime aggiunte risalgono al 1926: L'Annunciazione opera del Maragliano nel patrimonio della confraternita del Cristo Risorto e il Bacio di Giuda, commissionata a Giuseppe Runggaldier nel patrimonio della confraternita dei Santi Agostino e Monica.
Nel 1978 venne ricreata da Renata Cuneo la cassa Ecce homo, per sostituire la più antica opera settecentesca del Torre perduta durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale.

La Processione del Venerdì Santo di Savona si compone di 700 portatori e 56 comandanti per le 15 casse lignee, 30 cristanti per la Croce di Passione che apre la processione circondata da lampioni e torcioni, centinaia tra musicisti e coristi e viene chiusa dalla settecentesca Arca della Reliquia della Santa Croce, portata come la Croce di Passione dalla Confraternita cui spetta a turno l'onore di Priore Generale.
Le casse, il cui percorso viene scandito da rintocchi di martelletto che segnalano le tappe ai confratelli portatori, seguono quest'ordine: la Promessa del Redentore, L'Annunciazione, L'orazione nell'orto, Il bacio di Giuda, Gesù legato alla colonna, La Flagellazione, L'incoronazione di spine, l'Ecce Homo, Cristo cade sotto la croce, Cristo spirante, Cristo morto in croce, La deposizione dalla croce, La pietà, la Deposizione nel sepolcro, L'Addolorata.
Una curiosità. Nel 1830, in seguito all'invasione napoleonica, fu proibito l'uso del cappuccio sul capo. Da allora, e ancora oggi, i confratelli continuano a indossarlo piegato e appoggiato sulle spalle in segno degli originari significati di anonimato e umiltà.

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